Femtochimica
Salvatore Califano
Il termine femtochimica, derivato dalla fusione di femtosecondo (10−15 s) e chimica, è stato coniato, negli ultimi venti anni del XX sec., dal gruppo di ricerca diretto [...] dal premio Nobel Ahmed Zewail al Caltech (California institute of technology) di Pasadena. Con questo termine si designa quella branca della cinetica chimica che studia i processi elementari ultraveloci, ...
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Bagno
Anna Laura Palazzo
Il termine, derivato dal latino balneum, indica in generale l'immersione in un liquido, e in particolare l'immersione del corpo in acqua a scopo igienico, terapeutico o rituale. [...] Nelle culture dell'antichità e nelle culture tradizionali, il bagno ha significati salutistici, edonistici e catartici, prevalenti rispetto alle connotazioni igieniche che sono state maggiormente considerate ...
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Insonnia
Salvatore Mazza
Il termine insonnia (derivato dal latino insomnis, "inabile a dormire"), qualora venisse inteso nel significato letterale di mancanza di sonno, dovrebbe essere giudicato improprio, [...] a un evento stressante, anche non grave; successivamente il timore di non riuscire ad addormentarsi e l'ansia derivata da ciò creano un circolo vizioso che determina la cronicizzazione del disturbo. Tali soggetti, concentrati sul loro problema ...
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. È l'insieme delle cognizioni, e delle disposizioni così mentali come sociali, al cui acquisto è necessaria, quantunque non sufficiente, una vasta e varia lettura. Della scienza, che richiede anch'essa [...] una collezione di testi in senso lato filosofici), nel significato moderno di autoeducazione dell'uomo; ma è anche qualcosa di derivato, e quindi di diverso: vale a dire una certa media di gusti, di cognizioni, di credenze morali e religiose quale ...
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Alcol terziario, formula (CH3)2C(OH)CH2COCH3, derivato dalla condensazione (di tipo aldolico) di due molecole d’acetone effettuata in presenza di alcali. Liquido di odore gradevole, infiammabile, che bolle [...] a 169 °C, miscibile con acqua, alcol ecc.; usato come solvente di lacche, vernici, resine, nella preparazione di anticongelanti ecc ...
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trimellitico, acido Acido tricarbossilico, C6H3(COOH)3, derivato dal benzene; dei tre isomeri possibili l’acido t. è quello con i tre carbossili sostituiti agli atomi di carbonio in posizione 1, 2, 4; [...] cristalli solubili in dimetilformammide, etanolo, insolubili in cloroformio e benzene ...
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tiglico, acido Composto, CH3CH=C(CH3)COOH, derivato metilico dell’acido crotonico; acido insaturo monobasico, isomero dell’acido angelico. Nell’acido t. (più stabile) i due gruppi metilici si trovano dalla [...] stessa parte rispetto al doppio legame, nell’acido angelico da parti opposte. Cristalli incolori, poco solubili in acqua, presenti nell’olio di crotontiglio, di camomilla ecc ...
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In botanica, meristema (➔) dell’apice del caule, derivato dalle cellule iniziali. Le cellule del p. occupano la posizione distale e da principio sono uguali, poi mostrano qualche differenza nella grandezza, [...] allungamento, spessore delle pareti, in relazione ai diversi tessuti cui daranno origine. A questo stadio si ha il meristema apicale, dal quale si formeranno i tessuti permanenti ...
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Forma abbreviata per rotocalcografia, procedimento a stampa derivato dalla calcografia e ideato nel 1895, in cui la superficie stampante è costituita da un rullo in acciaio con strato superficiale in rame [...] su cui sono incise minuscole cavità di profondità variabile, così da imprimere sulla carta l'inchiostro con diverse tonalità. Per rapidità di stampa e costo elevato, la stampa in r. si è imposta per le ...
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Nome degli appartenenti a una gente romana, derivato dal sabino Clausus; accanto alla forma regolare Claudius è la variante Clodius adottata da alcuni personaggi alla fine della repubblica. Vi furono di [...] tale nome una famiglia patrizia e una plebea: alla prima appartennero fra gli altri i Pulcri, alla seconda i Marcelli. I C. si ritenevano di origine sabina e immigrati o al tempo di Romolo o all'inizio ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.