SERIMAN, Zaccaria
Gilberto Pizzamiglio
– Nacque a Venezia il 9 novembre 1709, primogenito di Diodato Sceriman, membro di una ricca e nobile famiglia di mercanti di origine armena trasferitasi dalla [...] e arti, dove s’era avviato il confronto tra le teorie cartesiane e la filosofia newtoniana.
Da queste frequentazioni derivarono i primi interessi filosofici di Seriman, rivolti sì agli autori antichi, ma sempre più orientati verso i moderni Leibniz ...
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BORELLI, Filippo
Luigi Firpo
Figlio di Miguel Alonso e di Laura Borrello, nacque in Castel Sant'Elmo a Napoli il 9 marzo del 1614.
Fratello minore del celebre Giovanni Alfonso, ebbe come lui stretti [...] di G. A. Borelli, in Giornale di scienze,lettere ed arti per la Sicilia, II (1824), 6, pp. 3-29. Mere derivazioni: A. Aprosio Ventimiglia, La biblioteca Aprosiana, Bologna 1675, p. XXXVII; G. Mira, Bibliografia siciliana, Palermo 1875, I, p. 122 ...
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CAVINA, Pietro Maria
Marco Palma
Nacque a Faenza con ogni probabilità nel 1637 dal notaio Sigismondo e da Elisabetta Donelli.
Esercitò la stessa professione del padre, che intraprese giovanissimo: i [...] città di Faenza, ma l'intera Romagna. Faventia sarebbe infatti sinonimo di Flaminia, il nome della regione a sua volta derivato non da quello della via consolare, ma da quello dei sacerdoti fiamini. Questa affermazione è a sua volta giustificata con ...
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BRAMBILLA, Francesco, il Giovane
Maria Clotilde Magni
Nulla si conosce della vita di questo fertilissimo scultore prima del dicembre 1572 quando l'Opera del duomo di Milano diede a lui (che non risulta [...] opere più importanti del B., perché lo rivelano anello di congiunzione fra modi ancora rinascimentali e un fare più libero e nuovo derivato, in gran parte, dal Tibaldi. Nello stesso anno in cui intensificò il suo serio impegno per gli stalli del coro ...
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FAVELLA, Giovan Geronimo
Franco Pignatti
Nacque a Napoli verso il 1580 da Nicola e Anna Vagliese.
Nel 1606 era padrone di una galera, ma non dovette avere fortuna perché due anni dopo la Regia Camera [...] di tradizione illustre o contengono dichiarazioni esplicitamente propagandistiche. Il materiale stesso che confluisce nell'opera, derivato dalla superficiale consultazione di opere storiografiche antiche e moderne e dalla cronaca di quegli anni ...
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FOSCARI, Federico
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 22 genn. 1568 da Alvise di Federico, del ramo "ducale" a S. Pantalon, e da Elisabetta Loredan.
Il padre, attraverso l'esercizio della mercatura [...] cariche troppo elevate.
Un ulteriore condizionamento, del tutto estraneo alle sue capacità intellettuali, potrebbe tuttavia essere derivato al F. da una complessione fisica che possiamo immaginare debole, stante la claudicazione e la prematura ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] scritta dal padre ma, per ribadire al solito le tesi paterne, afferma che il cognome Bordonius sarebbe un errore del tipografo derivato da Burden, la località friulana in cui la famiglia del D. era riparata fin da quando aveva lasciato Riva assediata ...
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LONGO, Alfonso
Carlo Capra
Nacque a Pescate, nelle vicinanze di Lecco, il 12 ott. 1738, dal marchese Antonio e da Caterina Ghislanzoni (fede di battesimo in Arch. di Stato di Milano, Autografi, 138, [...] la podestà di fare testamento; poiché non può esservi testamento dove non v'è proprietà, e 'l diritto di proprietà […] è derivato non già dalla legge naturale, ma sì bene dal gius delle genti. Direi che può sussistere una società civile senza diritto ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] , la critica musicale e drammatica, per la quale usa altri pseudonimi, "Calibano" e "Tom": quest'ultimo sarà quello più noto, derivato dal nome di un suo amatissimo cane.
Due fatti sono indicativi per capire il personaggio, da una parte l'ammirazione ...
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SCIALOJA, Antonio
Domenicantonio Fausto
– Nacque il 1° agosto 1817 a San Giovanni a Teduccio (all’epoca Comune autonomo) presso Napoli, da Aniello, ispettore di pubblica sicurezza, e da Raffaella Madia.
Fin [...] Industria e protezione, ossia intorno alle riforme di Robert Peel applicate alle condizioni dell’industria napolitana (Livorno 1846).
Un derivato delle sue lezioni a Torino fu Il trattato elementare di economia sociale, pubblicato nel 1848, in cui l ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.