EUSTACHIO (al secolo Tommaso di Baldassarre)
Luba Eleen
Nacque a Firenze nel 1473, da monna Apollonia e da Baldassarre di Tommaso di Gherardo, sarto, abitante vicino all'ospedale degli Innocenti con [...] a Firenze intorno al 1510, esposto a Londra nel 1908 al Burlington Fine Arts Club. Stilisticamente questo manoscritto derivava da quello di Monte di Giovanni e presentava molte somiglianze con le opere conosciute di Eustachio.
La Garzelli (1985 ...
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D'ANGELO
Francesca Campagna Cicala
Famiglia di argentieri messinesi, attivi dalla seconda metà del sec. XVII fino al XVIII.
Mario abitava nella via degli Orefici ed Argentieri, era amico di Pietro e [...] ; al di sopra si ergono due alzate sostenute da tritoni e ninfe. Il motivo ispiratore dell'opera è evidentemente derivato dalla fontana di Orione del Montorsoli a Messina, che l'argentiere tuttavia esalta negli aspetti di squisita eleganza formale ...
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CALORI (de Caloris, Calora), Giovanni
Juliana Hill Cotton
Nacque probabilmente a Modena intorno al 1430 dal "nobilis vir" Bartolomeo (già morto nel 1466); la sua era forse quella stessa antica famiglia [...] la quartana, la peste, il vaiolo e il morbillo. Nell'intenzione del C. il Compendium doveva essere per il Magnifico un Portatecum: derivato dalle massime dei medici più famosi, che spiegasse le cause, i sintomi delle febbri e i modi di evitarle e di ...
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GERINI, Francesco
Raffaella De Rosa
Poeta e scrittore, nacque a Firenze tra il 1455 e il 1456 da Giuliano, beccaio, e da una delle sue due mogli, non è accertato se dalla prima, di nome Nanna, o dalla [...] la propria opinione riguardo alle polemiche scoppiate alla vigilia della condanna e dopo di essa, a uno schema letterario derivato direttamente da Dante, popolarissimo proprio tra i savonaroliani.
Si ha notizia inoltre di un volume di Ricordanze (Un ...
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ALBONESI, Afranio degli
Luigi Ferdinando Tagliavini
Nato ad Albonese (Lomellina) nella seconda metà del sec. XV (circa 1460-1467), si trasferì ancor giovinetto alla corte di Ferrara e in questa città [...] phagotus o fagoto lo stesso Teseo Ambrogio è molto incerto; egli sembra propenso, tra le varie ipotesi, a pensare a un derivato da ϕάγω, in quanto lo strumento dell'A. avrebbe riunito in sé le voci di tutti gli strumenti musicali, divorandole, per ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] tra Stato e Chiesa, ma si preoccupava del successo politico che il fascismo ne conseguiva e del danno che da ciò derivava al cattolicesimo, domandandosi se da ciò "ne verrà una compromissione della Chiesa, come in Spagna con De Rivera, o peggio ...
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LOMBARDO, Pietro
Matteo Ceriana
Figlio di Martino da Carona, tagliapietra, come dichiarato da lui stesso in un atto notarile del 1479 (Cecchetti, p. 422), nacque probabilmente negli anni Trenta del [...] a un ampio successo - e una lunetta con figure rese attraverso un bassorilievo tenuissimo e prospetticamente sapiente, di derivazione donatelliana.
Forse già in quegli anni il L. si iscrisse alla fraglia padovana dei lapicidi, cui certamente nel ...
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GIUDICI, Francesco, detto il Franciabigio
Maria Elena Massimi
Nacque il 30 genn. 1484 nella parrocchia fiorentina di S. Maria in Verzaia - dove venne battezzato il 1° febbraio - dal tessitore di pannilini [...] al diminutivo "Francia" - non riscontrabile nei documenti e apparso per la prima volta nel testo dell'Anonimo Magliabechiano - sia derivato all'artista dal colore della veste degli affiliati al sodalizio (Sricchia Santoro, 1993, I, p. 26; Franklin, p ...
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LORENZO Veneziano
Giorgio Tagliaferro
Non si hanno notizie documentate che permettano di precisare con certezza l'identità di questo pittore, la cui firma appare su alcuni dipinti datati fra il 1356 [...] sono state rilevate tangenze con la produzione trevigiana di Tomaso Barisini da Modena; mentre il linearismo plastico sembra essere derivato da una conoscenza diretta dell'arte di Guariento di Arpo e dei contemporanei padovani. E, se si sono spesso ...
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GILARDI, Pietro
Andrea Spiriti
Figlio dell'orafo di Bruxelles Anatalo Girard, nacque a Milano il 17 ott. 1677, nella parrocchia di S. Michele al Gallo.
La localizzazione milanese è sintomatica, trattandosi [...] ., noto attraverso un'incisione, e il cui originale fu poi posseduto da Cesare Francesco, figlio del G., che aveva derivato il suo nome da quelli del protettore e del suo congiunto Francesco Ercole Visconti di Castelbarco (padrino della primogenita e ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.