SANSONE, Francesco
Giovanna Baldissin Molli
– Nacque a Brescia nel 1414 da Giovanni di Meo.
La letteratura francescana, che a partire da Luca Wadding (1933, pp. 142, 195), ha cercato di ricostruirne [...] ) e Gustavo Parisciani (Regesta Ordinis..., 1989, pp. XIV s.), così come la provenienza da Cene, in Val Seriana (Bergamo); il cognome derivato dalla familiarità con la famiglia dei Sansoni-Riario; l’assunzione del nome per l’elogio di Sisto IV (Tu es ...
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UNTI (degli Unti), Petruccio
Jean-Baptiste Delzant
Nacque in data imprecisata alla fine del Trecento, a Foligno, da Giacomo di Giovanni degli Unti e da Feliciana di Mariano Puccipti Machtioli de Gerardonibus.
Tanto [...] era zio di Giacomo, che da lui ereditò (con il fratello Ianniambrosius) beni vescovili (1413); da questa importante figura era derivato il nome assegnato al futuro cronista.
Verosimilmente, Petruccio si giovò a sua volta di queste concessioni di beni ...
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FELETTI (Felletti), Raimondo
Salvatore Vicario
Nacque a Comacchio (Ferrara) il 17 dic. 1851 da Ilario e da Luigia Guidi, e si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Bologna il 30 giugno 1878.
Nominato [...] delle più importanti manifestazioni della malattia, in coordinazione con i reperti di laboratorio; ne era derivato un corpo di dottrina accuratamente vagliato, logicamente strutturato, verificato dall'esperienza, le cui formulazioni diagnostiche ...
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BARTOLAIA, Ludovico
Enzo Noè Girardi
Di ragguardevole famiglia di Mrandola (Bortolaia, Bertolaia, Bertolai, Bortolai), che aveva dato magistrati, canonici, notai e un capitano militante al servizio [...] machina,nell'uso di personaggi parlanti un linguaggio gergale o furbesco. Prevale nel B. il gusto del magico, derivato dal mondo cavalleresco o dalla tradizione ermetica e neoplatonica, come si può vedere particolarmente nella Ninfa cacciatrice, una ...
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SACCHINI, Antonio Maria Gasparo Gioacchino
Lorenzo Mattei
– Nacque a Firenze il 14 giugno 1730 da Gaetano e da Maria Rosa Pratesi «coniugi del popolo di Santa Felicita», secondo il libro dei battezzati [...] l’intermezzo a cinque voci Il giocatore su libretto del notaio Pietro Trinchera (noto anche con il titolo Fra Donato derivato dal nome del protagonista), cantato dagli allievi in conservatorio e poi in palazzi nobiliari fuor di Napoli. Le carte dell ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] destinata alla chiesa di S. Lorenzo a Firenze, F. propose un proprio compendio di stili diversi. Alcuni elementi nordici, derivati dalle incisioni di Luca di Leida e di Albrecht Dürer (possedute in gran numero da F.), furono riproposti attraverso l ...
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BELLONI, Antonio
Carmine Jannaco
Figlio di Gio. Battista e di Marina Maggioni, nacque il 19 dic. 1868 a Padova, ove si i laureò in lettere nel 1891. Ordinario di materie letterarie dal 1892 nelginnasio [...] nel tempo stesso, e non senza una velata polemica contro i nuovi principi della critica estetica, il dovere scientifico, derivato dalla scuola del metodo storico, di "notomizzare il corpo imputridito" senza cedere al disprezzo imposto da un male ...
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LONGO, Giovanni Leonardo
Paolo Veneziani
Figlio di un Antonio, veneziano, nacque a Treviso verso la metà del XV secolo.
La sua attività si colloca all'interno dell'impetuoso sviluppo della tipografia [...] da un carattere impiegato a Venezia da Giovanni da Colonia e da Johann Manthen, e un gotico derivato da quello usato nella stessa Trento da Albrecht Kunne.
L'attività di tipografo del L. sembra concludersi con un'edizione degli Epigrammata aliaque ...
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GANGERI, Antonio
Gioacchino Barbera
Figlio di Giovanni e di Anna Bonsignore, nacque a Messina nel 1835. Frequentò la locale scuola di disegno della Regia Università dove fu allievo di Michele Panebianco. [...] donna in abiti romani, affiancata da un fanciullo, nell'atto di porgere l'obolo a un vecchio mendicante, derivato certamente da modelli teneraniani, viene riproposto dal G. nel Monumento funebre ad Antonio Catania, firmato e datato 1865 (Messina ...
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BAGNOLO, Giovanni Francesco Giuseppe
Luigi Moretti
Nacque a Torino il 4 ott. 1709, dal conte Iacopo Antonio e da Chiara Maria Perez. Si laureò in legge nel 1733, ma si dedicò dapprima alle matematiche, [...] lingua in cui erano scritte sarebbe stata il "terzo italico de' tempi di mezzo, cioè quel formato dell'italico secondario [derivato a sua volta dal pelasgico] coll'unione del greco ellenistico", ecc. Sorprendente ad esempio che il B. traducesse tote ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.