DONDO, Simone (fra' Simone da Carnoli)
Federica Lamera
Originario di Carnoli, un piccolo borgo presso Voltri (Genova), si hanno notizie della sua attività di pittore dal 1519 al 1560.
La vicenda biografica [...] di padre Dionisio (1647, c. 6).
Il dipinto - come aveva già scritto l'Alizeri (1874, p. 326) - è derivato dalla silografia di analogo soggetto del Dürer, appartenente alla serie di Maria, intagliata prima del 1505 (Collobi Ragghianti, 1986, pp. 79 ...
Leggi Tutto
EVANGELISTI
C. Bertelli
L'iconografia degli E. (Marco, Luca, Giovanni, Matteo) per la rappresentazione delle sembianze fisiche rientra nel tema generale del "ritratto di autore" (v. filosofi). Alcuni [...] paragonate a una "consegna del Vangelo" da parte di Gesù. Nel Libro di Lindisfarne, codice della Nortumbria del sec. VII derivato in parte da codici di Cassiodoro (Italia, VI sec.), Matteo è rappresentato insieme a una figura di barbato che reca un ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Simone
V. Ascani
Architetto e, forse, scultore attivo a Pisa nella seconda metà del Duecento. G. è ricordato una prima volta come magister murorum nel 1260 nell'ambito dell'Opera della cattedrale [...] in cotto, secondo una tecnica affermatasi solo nel primo Duecento in area pisana, su un basamento continuo - elemento derivato dall'ambito cistercense - preliminarmente attuato, a filari di pietre calcaree del monte Pisano, alla cui lavorazione le ...
Leggi Tutto
Cairo, Il
Margherita Zizi
La prima città del mondo arabo
Capitale dell'Egitto, Il Cairo (in arabo al-Qahira) con i suoi oltre 10 milioni di abitanti è la più grande metropoli del mondo arabo e la seconda [...] in un quartier generale stabile che si fuse con l'abitato. Sorse così la città che gli Arabi chiamarono al-Fustat, nome derivato dal latino fossatum, che significa appunto "luogo fortificato". Tra il 641 e il 969 al-Fustat fu la capitale dell'Egitto ...
Leggi Tutto
GUARDABASSI, Mariano
Maddalena Parise
Primogenito di Filippo e di Isabella Perucchini, nacque a Perugia il 25 marzo 1823. Compiuti gli studi primari presso il collegio Pio, fu destinato dal padre all'amministrazione [...] dell'Umbria contenuto in tre volumi manoscritti lasciati all'Accademia di belle arti di Perugia. Da questo materiale sarebbe derivato l'Indice-guida dei monumenti pagani e cristiani riguardanti l'istoria e l'arte esistenti nella provincia dell'Umbria ...
Leggi Tutto
FALI (Falli), Giuseppe
Enrico Maria Guzzo
Scarsamente documentato, questo pittore bresciano nacque probabilmente nel 1697 se è vero che morì nel 1772 a 75 anni come attesta Carboni (1776), il quale [...] o di G. A. Ceruti, nel panorama bresciano del maturo Settecento, solitamente dominato dal perentorio e composto classicismo derivato dalle scuole pittoriche di Bologna, Verona e Roma.
Al catalogo del F. vanno inoltre aggiunte (cfr. Anelli, 1984 ...
Leggi Tutto
BUCCI (Buzzi), Giulio
Ennio Golfieri
Nacque in Faenza, nella parrocchia di S. Emiliano, il 13 febbr. 1711 dal capitano Domenico e da Orsola Giordani. Appresi i primi rudimenti dal pittore greco Nicola [...] Romagna e di Bologna; e ciò che nelle sue opere può essere un riflesso di altre scuole, come la romana o la veneta, può derivare anche da studi e conoscenze fatte a Bologna o in Romagna. Di positivo si sa solo che lavorò anche a Forlì. In quelle che ...
Leggi Tutto
Vedi ANTONIO dell'anno: 1958 - 1994
ANTONIO (M. Antonius)
M. Borda
Triumviro figlio maggiore di M. Antonio Cretico, nato nell'82 circa a. C.
Educato in Grecia; dal 57 al 55 comandante di cavalleria in [...] . 9-11) nella quale egli è raffigurato in "nudità eroica", con egida, come Giove Egìoco, in uno schema evidentemente derivato da una statua-ritratto di Alessandro Magno. Ma i tratti del volto trovano puntuale confronto nei tipi monetali. È probabile ...
Leggi Tutto
TERINA (Τέρινα, Τέρεινα; Terīna)
Red.
N. F. Parise
Città della Magna Grecia fondata probabilmente dopo la distruzione di Sibari dai Crotoniati, quando costoro ebbero la supremazia nel territorio (Plin., [...] Il tipo di T. col particolare delle ali è certamente il frutto della prevalenza di culti locali, e non è derivato affatto dal sincretismo avvenuto fra il tipo della Nike àpteros della monetazione precedente dovuto all'influenza di Crotone e quello di ...
Leggi Tutto
Vedi MANCHING dell'anno: 1961 - 1995
MANCHING
W. Krämer
Sulla riva meridionale del Danubio (v. cartina, anche s. v. limes), vicino a Ingolstadt (Baviera Superiore), presso il villaggio di M., si trova [...] dell'oppidum di M. deve essere sorto nel tardo Impero il castello Vallatum citato dalla Notitia Dignitatum, nome forse derivato dal vallo dell'oppidum, mentre il nome celtico doveva esser già caduto in oblio.
Bibl.: K.-H. Wagner, Untersuchungen ...
Leggi Tutto
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.