BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] rari casi un soggetto è trattato più diffusamente: ad esempio la storia di Giona è trattata in tre episodi nei tipi derivati dalla pittura catacombale e in due in quelli autonomi. Eccezionali sono un sarcofago nel Museo Naz. Romano, in cui l'episodio ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce di luoghi di culto: tuttavia alcune [...] fine dell'età dei tiranni si sottrae tuttora alla critica storico-artistica, non essendo stato ancora chiarito quanto sia derivato alla nuova pianta da ciò che esisteva prima. Nella loro forma slanciata le colonne sono relativamente vicine a quelle ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Americhe
Christine Niederberger
Marco Curatola Petrocchi
I tipi di colture e i sistemi di produzione: america settentrionale e mesoamerica
di Christine [...] scavati direttamente nel terreno, oppure minore se ricavati su strutture murarie. In genere da ogni corso d'acqua erano derivati a una certa distanza l'uno dall'altro più canali, che finivano per correre paralleli lungo i fianchi delle montagne ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La ceramica
Laura Buccino
Fernando Gilotta
Filippo Giudice
Ettore M. De Juliis
Le importazioni vascolari e la nascita della produzione locale
di [...] di tre quarti e l’uso esteso dei bianchi e dei gialli aggiunti. I volti hanno spesso un aspetto sofferente, derivante dai contemporanei scultori di scuola scopadea; tuttavia è rilevabile nel suo stile una certa dose di manierismo e di artificiosità ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] si ritrova alla base, insieme con il concetto di modulo, dell'architettura cistercense. Un modulo minore infine, di 2,5 piedi, derivato dalla divisione successiva per quattro della misura di 40 piedi, dà la base su cui sono stati per es. disegnati i ...
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NORDICO-GERMANICA, Arte
H. Jankuhn
Il problema della delimitazione geografica e cronologica dell'antica arte g. è connesso strettamente al problema dell'origine ed alla prima espansione di questo gruppo [...] incise lungo i bordi dei fermagli e sulle borchie. Esse, insieme alla testa di un uccello rapace, un motivo probabilmente derivato dal contatto con i nomadi delle steppe della Russia meridionale (v. animalistico, stile), diedero l'avvio a quel tipo ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche
Sergio Rinaldi Tufi
Le province iberiche (hispania romana)
I Romani chiamavano Hispania la provincia iberica nel suo complesso, riconoscendo [...] , in cui spicca fra gli altri, con vari gradi di accuratezza, il motivo del disco a intaglio (“stella-ruota”) che sembra derivato dalla lavorazione del legno.
I mosaici riprendono, nel I e II sec. d.C., motivi provenienti dal centro dell’Impero: in ...
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Vedi PERGAMO dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
PERGAMO (Περγαμον, Pergamum)
L. Laurenzi
A. Bisi
Capitale del regno degli Attalidi nell'Asia Minore, uno dei maggiori centri culturali ed artistici dell'ellenismo.
Fino [...] ha formato il suo linguaggio ispirandosi alle sculture partenoniche e anzi, per le figure di Zeus e di Atena, ha derivato lo schema dal Posidone e dall'Atena del frontone occidentale del Partenone. L'ipotesi che egli fosse un ateniese è ammissibile ...
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GANDHĀRA, Arte del
H. Ingholt*
1. - Il termine "Gandhāra" si incontra la prima volta nel Rigveda - una raccolta di antichi inni indiani risalenti al II millennio a. C. - dove indica, del pari che nelle [...] tecnica per indicare le pieghe del panneggio? Certamente non dall'India. È probabile che gli scultori gandharici abbiano derivato questo rapido impiego dello scalpello dai loro colleghi sassanidi. Lo troviamo, difatti, nei piatti d'argento sassanidi ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo fenicio
Massimo Botto
Piero Bartoloni
La rete dei contatti e degli scambi
di Massimo Botto
I commerci hanno sempre rappresentato l'asse portante [...] dagli albori del IV millennio a.C., mostra la ormai matura elaborazione di un repertorio di forme ceramiche che, derivato dalle forme dei recipienti in pelle, risulta assai articolato e ben definito nelle singole funzioni. Purtroppo, a causa delle ...
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derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.