Sakai Shoichiro
Sakai 〈sakài〉 Shoichiro [STF] (n. in Giappone 1928, nat. SUA) Prof. di matematica nell'univ. della Pennsylvania, a Filadelfia (1969). ◆ [ANM] Caratterizzazione di S.: v. algebre di operatori: [...] I 98 a. ◆ [ANM] Teorema della derivazione di Kadison-S.: v. algebre di operatori: I 98 b. ◆ [ALG] Teorema di S.-Anderson-Bunce: v. algebre di operatori: I 95 d. ...
Leggi Tutto
zampogna Strumento musicale a fiato di origine e carattere pastorale, consistente in un otre di pelle pieno d’aria nel quale sono inserite alcune canne o pive di legno (e per questo ritenuto, nell’antichità [...] classica, una derivazione del flauto, o siringa, del dio Pan). Dal Medioevo all’età moderna si diversificò in vari tipi, tra cui la cornamusa (➔) scozzese e irlandese, a insufflazione indiretta, la musette (➔) francese e la piva (➔). ...
Leggi Tutto
È solfuro di rame: Cu2S con Cu = 79,87, S = 20,13; contiene quasi sempre piccole quantità di ferro che dimostrano la sua derivazione dalla erubescite (Cu3 Fe S3) e dalla calcopirite (Cu Fe S2), le quali [...] per fenomeno di ossidazione, essendo il ferro più facilmente ossidabile del rame, più facilmente si ossidano e abbandonano il minerale, e ossidato si ritrova, circondante, o compenetrante, la calcosina ...
Leggi Tutto
Poeta peruviano (Lima 1882 - ivi 1942). Pubblicò Simbólicas (1911), La Canción de las Figuras (1916), Poesías (1929), reagendo con la sua arte di tendenza simbolistica e modernista alla tradizione letteraria [...] dell'America Latina, modellata sulla retorica magniloquenza di derivazione ispanica. ...
Leggi Tutto
WILIGELMO
Pietro Toesca
Scultore. Operò nei primi decennî del sec. XII specialmente per il duomo di Modena. Non v'è ragione di crederlo venuto di Germania, benché nella sua arte si possano isolare elementi [...] di derivazione germanica, dagl'intagli in avorio e dalla plastica in bronzo. Più immediate sembrano le sue relazioni con la scultura aquitana (Tolosa, Moissac), non già con quella provenzale che a St.-Gilles si mostra in una fase stilistica ulteriore ...
Leggi Tutto
In embriologia, lo studio dell’origine degli organi e delle strutture dell’embrione rintracciati nei singoli blastomeri (genealogia cellulare). Consiste nel seguire, nel campo del microscopio, le successive [...] divisioni sull’uovo in toto e nel registrare la derivazione di ciascuna cellula dalle altre, riconoscendone perciò la discendenza. Le uova che particolarmente si prestano a tali scopi sono quelle di Policladi, Nemertini, Anellidi Policheti e di molti ...
Leggi Tutto
integrazione per sostituzione
integrazione per sostituzione metodo di integrazione impiegato per ridurre il calcolo di un integrale a espressioni più semplici (in genere, funzioni razionali) mediante [...] dunque di individuare nella funzione integranda un “nucleo” g(x), del quale appaia o possa essere fatta apparire, la derivata g′ (x), che consente la sostituzione. Se g′ (x) non compare, si può procedere ugualmente attraverso la funzione inversa ...
Leggi Tutto
GERMI, Pietro (App. III, 1, p. 743)
Gian Luigi Rondi
Regista e attore di cinema italiano, morto a Roma il 4 dicembre 1974. Concluso con Un maledetto imbroglio (1960) il periodo dei film drammatici, alcuni [...] di derivazione neorealistica (In nome della legge, 1949, e Il cammino della speranza, 1950), altri d'ispirazione neoromantica (Il ferroviere, 1956, e L'uomo di paglia, 1958), si colloca, con Divorzio all'italiana (1962), alle origini di quel filone ...
Leggi Tutto
. Nella mitologia germanica, secondo taluni, era originariamente una dea, moglie di Odino (forse ipostasi di Freya), che in seguito decadde a strega, spauracchio dei bimbi, affine alla Holda. Ma più probabilmente [...] essa è una derivazione posteriore della superstizione medievale, la cui origine è connessa con leggende popolari sull'Epifania. Questa si chiamò nell'alto tedesco giperahta naht "notte splendente", da cui perhtennaht e perhtentag, e quindi il senso ...
Leggi Tutto
mesotelio
Tessuto che riveste le cavità sierose (pleura, pericardio, peritoneo, ecc.) e che presenta alcuni caratteri in comune sia con i tessuti epiteliali, sia con gli endoteli. Il m. è infatti un [...] epitelio pavimentoso monostratificato, ma di derivazione mesenchimale. Le sue cellule sono poligonali, a superficie liscia, con espansioni citoplasmatiche che arrivano fino al tessuto connettivo. Il m. contribuisce alla formazione del liquido che sta ...
Leggi Tutto
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.