In matematica, operazione eseguita su una funzione di variabile reale o complessa per determinare l’area delimitata dalla funzione stessa e dall’intervallo su cui è definita. Il termine s’incontra per [...] una sola variabile, è l’insieme di tutte le funzioni primitive della f(x), cioè delle funzioni F(x), G(x), ... la cui derivata F′(x), G′(x), ... è f(x); si indica con
tali funzioni differiscono tra loro per una costante additiva arbitraria c; cioè ...
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Filosofo statunitense (Terre Haute, Indiana, 1929 - Berkeley, California, 2017). Interessato alla filosofia europea, in particolare alla tradizione fenomenologico-ermeneutica, di cui è uno dei più autorevoli [...] dell'intelligenza artificiale e della scienza cognitiva in genere. Secondo D., che in ciò riprende temi di derivazione wittgensteiniana, husserliana e heideggeriana, l'esperienza umana è costitutivamente radicata sia nella corporeità, sia in contesti ...
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Filosofo (m. Chartres 1155 circa), maestro a Chartres (1121) e forse a Parigi, cancelliere della scuola cattedrale a Chartres, autore di un commento alla Genesi "secundum physicam" (De sex dierum operibus), [...] l'influenza del Timeo di Platone, di Macrobio, di Boezio, elabora una dottrina teologica che risente di suggestioni di derivazione platonica e neopitagorica, considerando la creazione come un processo di generazione dei numeri a partire dall'unità, e ...
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Anatomia
Elemento istologico o piccola formazione. In particolare, terminazione sensitiva per la ricezione di stimoli tattili, termici e dolorifici: c. di Pacini, di Ruffini, di Golgi; c. del gusto o [...] o linfatici. Elementi corpuscolati (o morfologici o figurati) del sangue Sono le cellule e le formazioni di derivazione cellulare che ne sono caratteristiche (globuli bianchi, globuli rossi, piastrine).
Fisica
Ogni ente dotato di una sua ...
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Retore greco della Macedonia e scrittore di cose militari (sec. 2 d. C.); è giunta a noi, oltre a notizia di varie opere minori, una raccolta quasi intera di 900 stratagemmi in 8 libri (Στρατηγήματα), [...] ), che P. saccheggia talvolta senza discernimento. Per la parte romana vi è affinità con alcune vite di Plutarco, ma non derivazione. L'opera di P. ci fa conoscere fatti altrimenti ignoti. Ci è giunta anche un'epitome, con 354 stratagemmi, già ...
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Poeta spagnolo (Siviglia 1874 - Madrid 1947), fratello di Antonio. La sua poesia è completamente inserita nell'ambito modernista, a differenza di quella del fratello, a cui però si avvicina per la grazia [...] Ars moriendi (1922), Horas de oro (1938) al clima sensuale ed erotico che è caratteristico del movimento di derivazione simbolista, mentre l'evocazione di una realtà storica attraverso la contemplazione di quadri celebri costituisce il tema di Museo ...
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MOTORE (XXIII, p. 952)
Pericle FERRETTI
Giovanni DI VITO
Motori a combustione interna. - Raffreddamento dei motori a c. i. - Mentre nei motori a vapore si cerca (p. es. mediante circolazione di vapore [...] C:
due forze d'inerzia alternative eguali applicate in B ed in C:
Da tale complesso di forze possono derivare sollecitazioni dinamiche non trascurabili nel basamento della macchina e nelle strutture di sostegno ad esso collegate: la forza rotante Fir ...
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(XIII, p. 490; App. IV, I, p. 642)
Scienze dell'educazione. - Con questa denominazione si designano le discipline appartenenti a vari settori delle scienze filosofiche, storiche, antropologiche, sociologiche, [...] ricerche attinenti ai fatti educativi.
La locuzione sostituisce oggi sempre più spesso il termine ''pedagogia'', di derivazione classica, che ha avuto fortuna soprattutto negli ultimi due secoli, situandosi nell'ambito delle discipline filosofiche ...
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J Movimento religioso teistico dell'India moderna iniziato da Rām Mohan Ray (1772-1833) e affermatosi soprattutto nel Bengala: la data ufficiale della sua costituzione può fissarsi nel 1828, in Calcutta. [...] una religiosità teistica universale: il fondatore respingeva la credenza panindiana nella trasmigrazione e affermava un'etica di derivazione cristiana, sicché il movimento può apparire alle sue origini come in contrasto con il mondo ideale indiano ...
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RIVOIRA, Gian Teresio
Gustavo Giovannoni
Storico dell'architettura, nato in Manta (Saluzzo) il 22 settembre 1849, morto a Roma il 24 marzo 1919. Studiò l'architettura italiana e specialmente quella [...] medievale, i cui principali periodi ha illustrato nel suo maggior lavoro Le origini dell'architettura lombarda e delle sue derivazioni nei paesi d'oltre Alpe (voll. 2, Roma 1901 e 1907), riprendendo con maggiore ampiezza gli studî del Cordero e del ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.