BANBHORE (o Bhambore)
M. Taddei
Località del Sind (Pallistan occidentale) nota anche col nome di Sasuijo-takar, situata sulla sponda settentrionale del Gharo Creek, a circa 40 miglia da Karachi, sulla [...] ben depurato continua anche nel periodo islamico. È particolarmente interessante la classe di ceramica a matrice di derivazione sassanide. Questo periodo ha restituito anche avanzi architettonici importanti, fra cui un tempio scivaita di mattoni ...
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Scultore greco (n. Sicione 370 a. C.). Fu attivo nell'età di Alessandro Magno, che ritrasse in numerose opere. Fu principalmente un bronzista, ma non possediamo di lui alcun originale; il suo stile ci [...] di statue dei membri di una famiglia tessalica di Farsalo, dedicata tra il 338 e il 334 a. C., è ritenuta copia o derivazione di una simile bronzea, che ci è attestata da un'iscrizione firmata da L. a Farsalo; essa mostra uno stile meno maturo di ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (Κύπρος Cyprus)
P. Bocci
G. Garbini
G. C. Susini
È l'isola posta più a E tra quelle del Mediterraneo orientale e si può considerare, da un punto di vista [...] siriano.
In età ellenistico-romana troviamo molti tipi di tombe già in uso in età precedente ed alcuni nuovi tipi di derivazione esterna. Si possono riepilogare le varie classi. Le caverne tagliate nella roccia cui si accede per mezzo di un dròmos ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] Vict. and Alb. Mus.) in rame sbalzato e niellato con intarsi d'argento e ottone, la cui struttura appare chiaramente derivata dai vari precedenti locali del 12° secolo. Decorato con fasce di archi incrociati in cui si inscrivono motivi vegetali e da ...
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Vedi TARANTO dell'anno: 1966 - 1997
TARANTO (gr. Τάρας, lat. Tarentum)
N. Degrassi
Oggi capoluogo di provincia sul golfo omonimo del Mar Ionio; in antico, città tra le più importanti della Magna Grecia.
La [...] del IV sec., in concomitanza con i vasi àpuli dello stile piano, le tombe sono sempre più ricche di figurine fittili derivanti da un analogo repertorio, sia con figure del ciclo dionisiaco (Satiri, Menadi, ecc.) sia in genere, con figure del pantheon ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] quella del sepolcro o delle reliquie di un martire, conservate spesso sotto l'altare (Teasedale Smith, 1974), o che lo fanno derivare dagli arcosoli delle tombe romane, che costituirebbero i primi esempi di c. (Schmid, 1928, pp. 78-82). Un possibile ...
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Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] la scultura africana non è affatto naïve, è anzi un'arte molto, molto convenzionale; e la sua tradizione è una tradizione derivata dalla cultura araba. Gli Arabi crearono per i Negri sia la civiltà, sia la cultura; l'arte negra, per Matisse esotica ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] o a un muraglione sostruttivo, con un lato riparato e l'altro aperto con colonne sul g. verso S o O. Derivazione del portico era il portico coperto o cryptoporticus (v. criptoportico). Altro edificio frequente è l'hippodromus, nome dato in origine al ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] 1490, con l'Andata al Calvario sormontata dalla Deposizione (Panazza, 1963).
Il dipinto innesta sullo schema lombardo, di derivazione dalla quasi coeva Pietà di Berlino del Foppa (già in S. Pietro in Gessate), una esasperazione espressiva ed un ...
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NATURA MORTA
F. Eckstein
Questo termine fu usato, per un particolare genere di dipinti della pittura parietale romana, per primo da W. Helbig, che lo scelse a causa della grande affinità che questi [...] 112 e 115). Così fino ai tempi più recenti era un fatto assodato che le nature morte romane rappresentassero tardi derivati di composizioni ellenistiche di frutta e commestibili in genere e che non si potesse attribuire loro altro valore che il saper ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.