BUTINONE, Bernardino
Franco Mazzini
Figlio di Iacopo, nacque a Treviglio; ne è ignota la data di nascita, ormai però comunemente riconosciuta intorno al 1450. La prima notizia documentata è del 1484, [...] (racc. Borromeo, Isola Bella), sorprendente per il sovraccarico decorativo che tuttavia non sommerge una nitida composizione architettonica di derivazione evidente.
Ed ecco il trittico del Carmine ora a Brera, che è prima e unica opera datata del B ...
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PACI
Stefano Papetti
– Famiglia originaria di Porto di Fermo (odierna Porto San Giorgio), che gestì per tre generazioni la maggiore manifattura di maioliche attiva ad Ascoli Piceno.
I Paci riuscirono [...] chiesa dei Cappuccini di Ascoli; il bozzetto in terracotta, conservato presso la Pinacoteca civica della città, rivela la derivazione dalla Stele di Giovanni Volpato, realizzata da Antonio Canova nella basilica romana dei Ss. Apostoli. Al 1830 risale ...
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FLACCO (Fiacco), Orlando
Enrico Maria Guzzo
Nacque a Verona tra il 1527 e il 1531, figlio di Filippo (morto nel 1557) e allievo di Francesco Torbido (Vasari) o di Antonio Badile (Ridolfi), è segnato [...] , zio del collezionista (Marinelli, 1988, p. 324).
A questi esempi può forse essere avvicinato, quale replica o derivazione, anche qualche pezzo della serie di ritrattini di soggetto veronese conservati nel castello di Ambras (Franzoni, 1978), ad ...
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COTTA, Giovanni
Roberto Ricciardi
Nacque a Vangadizza, sobborgo rurale di Legnago (Verona), nel 1480 0 1482.
Verso la prima ipotesi fa propendere la testimonianza di Bernardo Silvano, amico e collaboratore [...] coscienza della poesia e dei suoi ministri ("est vati immortale, et non violabile pectus"), motivo sincero, pur se di derivazione properziana. Dopo la morte del Pontano il C. rimase a Napoli, come segretario, forse, e amministratore di Antonio ...
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CREMONA, Italo
Albino Galvano
Figlio di Antonio, medico, e di Marianna Pasciutti, nacque a Cozzo Lomellina (Pavia) il 3 apr. 1905; trasferitasi la famiglia a Torino nel 1911, vi compì gli studi classici [...] appare improprio perché, se il gusto di una definizione minuziosa degli oggetti - in antitesi alle correnti di derivazione impressionistica - e la capacità di trarre dagli oggetti e dagli ambienti rappresentati suggestioni di quasi onirica magia ...
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GERINI, Gerino (Gerinoda Pistoia)
Alessandro Serafini
Nacque a Pistoia dal legnaiolo Antonio e fu battezzato nella chiesa di S. Paolo il 25 genn. 1480 (Bacci, p. 168 n. 1).
Sulla personalità artistica [...] nota dissonante della predella col Cristo in pietà e gli apostoli, dove l'uso dello sfumato e del modellato, derivati da Andrea del Sarto, non riescono a cancellare certe anomalie, evidenti soprattutto nei tratti fisionomici dei santi, che rivelano ...
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PARIATI, Pietro Giovanni
Nicola Catelli
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 26 marzo 1665 da Giovan Battista e da Lucrezia Carretti (morta nel 1698). Il padre, di origine francese, citato nei documenti [...] in scena dalla compagnia dell’amico Luigi Riccoboni, e rielaborato come dramma per musica nel 1717 a Vienna) e Sesostri (derivato dal dramma omonimo e rappresentata nel 1713-14 dalle compagnie del Riccoboni e di Bonaventura Navesi).
Dal 1708 al 1710 ...
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GRAZIOLI, Pietro (Pietro da Salò)
Lorenzo Finocchi Ghersi
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, figlio di Lorenzo, attivo a Venezia a partire dal quarto decennio del XVI secolo. Originario [...] sulla terra e sui mari. L'opera del G., in particolare per l'equilibrato classicismo di base, dimostra una netta derivazione dai bronzi sansoviniani della loggetta di S. Marco. Con l'occasione di tale impresa, il G. dovette stabilire un fruttuoso ...
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COLA di Petrucciolo (Petruccioli)
Serena Padovani
La personalità di C. era del tutto sconosciuta quando G. Rosini (1841) riferiva la firma "Cola de Urbevetere" letta su un quadretto di una collezione [...] monumentalità, verso soluzioni più preziose dove il gusto per la decorazione minuta, che ha fatto pensare a una derivazione senese, si unisce ad un linearismo sciolto ma sempre controllato che offre larghe superfici al colore. Così nelle piccole ...
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FERRUCCI, Andrea
Sandro Bellesi
Figlio primogenito dello scalpellino Michelangelo di Bastiano, nacque a Fiesole (Firenze) il 1ºsett. 1559 e dopo due giorni fu battezzato nella cattedrale di S. Romolo [...] della scultura fiorentina dell'inizio del Seicento (Bellesi, 1989). Sebbene ancora formulata su modelli di derivazione tardomanierista, sembra anticipare, nella resa personalizzata dei putti e nell'utilizzazione di varie qualità marmoree, alcune ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.