GENTILE, Valentino (Giovanni Valentino)
Stefano Calonaci
È incerta la data di nascita del 1520, indicata da Del Re senza supporti documentari (e comunque le fonti sulla vita del G. sono scarsissime e [...] al Padre ("Dio per se stesso") rispetto al Figlio, e l'assoluto rifiuto dei termini di essenza, persona e ipostasi (di derivazione neoplatonica) su cui si basava la confessione calvinista (Arezio, pp. 28 s.), ma che, secondo il G., non si ritrovavano ...
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FORGES DAVANZATI, Roberto
Silvana Casmirri
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1880 da Domenico, la cui famiglia apparteneva da secoli al patriziato pugliese, e da Virginia Folinea. Ultimo di otto figli, di [...] , variamente integrato per l'occasione con motivi nostalgici del colonialismo crispino e con elementi retorici di derivazione dannunziana e pascoliana, ma collegò l'impresa coloniale alla necessità ineludibile di affrontare in una prospettiva ...
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CLOVIO, Giorgio Giulio
Kruno Prijatelj
Nacque nel 1498 nel villaggio di Grižane (vicino Crikvenica, litorale croato a sud est di Fiume); non è sicura la forma originale del suo nome, del quale è peraltro [...] di S. Teodoro. Il foglio è ornato da una ricchissima decorazione nella quale si incontrano elementi veneti di derivazione mantegnesca e belliniana e romani di origine raffaellesca ed è pervaso da un vivace senso coloristico molto pronunciato. L ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Vito Volterra
Angelo Guerraggio
Fino agli anni Settanta del secolo scorso, le tracce di Vito Volterra nel mondo matematico italiano sono rimaste piuttosto deboli. La maturazione di una diversa sensibilità [...] presente – si ritrova nel garbato scambio polemico con Maurice-René Fréchet (1878-1973), a proposito della nozione di derivata di un funzionale e della generalità che una tale definizione deve garantire. Al matematico francese che criticava la scarsa ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] quali si nota la persistente fortuna in ambito messinese, anche in età barocca, del linguaggio tardomanieristico di derivazione montorsoliana e calamecchiana.
Dell'attività di argentiere di Placido restano pochissime notizie, che oggi è impossibile ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] le rime del primo) e la lunga sirma indivisa secondo lo schema "AbbA / BaaB / bccDedeffgG". Molte le rime ricche, notevole la rima derivativa del v. 59 "porto" legata a "sporto" del v. 62 ed a "diporto" del v. 65 e quella equivoca "sete" ai vv ...
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GHERARDI, Antonio
Ivana Corsetti
Nacque a Rieti il 20 sett. 1638 da Stefano Tatoti, calzolaio, e Giulia Poggi (Sacchetti Sassetti, p. 27 n. 13); ma dal 1660 adottò, per ragioni che restano sconosciute, [...] che si intrecciano sulla volta a vela; due palme sostengono l'arco d'ingresso sulle quali sono figure di putti di derivazione borrominiana.
A partire dal 1677 il G. tornò a lavorare in S. Maria in Trivio per occuparsi della ristrutturazione della ...
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FERRAIOLI (Ferrajoli), Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 15 dic. 1846 da Giuseppe (fu creato marchese di Fflacciano), e da Francesca dei marchesi Elisei Scaccia Campana. Oltre a due [...] alla fine di marzo, il F. sosteneva che le dottrine politiche presenti nell'Italia contemporanea, tutte di derivazione francese e diffuse da letterati, erano state connotate da fortissime caratterizzazioni ideologiche che le rendevano troppo astratte ...
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LEONARDI, Leoncillo
Maura Picciau
Nacque a Spoleto il 18 nov. 1915 da Fernando, professore di disegno e poeta dialettale, e da Giuseppina Magni, ultimo di tre figli, dopo Chiara e Lionello.
Il nonno [...] una cesura con il proprio passato.
La produzione del decennio 1946-56 si caratterizza per il gusto neocubista di derivazione picassiana, con plastiche in cui gli aggetti e le rientranze sono sottolineati da smalti in toni a netto contrasto, volti ...
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DE CRISTOFORIS, Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 20 ott. 1824, primogenito di nove figli, da Giovan Battista e da Giovanna Adelaide Rota.
Il padre, figura di spicco nell'ambiente culturale [...] in ciò risiedeva anche una delle cause del suo avvicinamento al Piemonte) subito dopo gli insuccessi del '48. Ne era derivato un saggio che, arricchito dalle esperienze di studio e insegnamento in Francia ed in Inghilterra, avrebbe visto la luce come ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.