FACCIOLI (Fazioli), Giovanni
Lucia Simonetto
Figlio di Bartolomeo e Caterina Zanoni, nacque, secondo il Moschini (1806: su indicazione del Sasso), il 12 ott. 1729 a Verona nella parrocchia di S. Stefano. [...] ) e l'Angelo che appare a s. Pietro (firmata e datata 1781), lavori nei quali si stemperano alcune crudezze di derivazione cignaroliana. Dello stesso periodo è, con tutta probabilità, anche l'Incredulità di s. Tommaso, già creduta la Conversione di s ...
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SALOMONE (Salomon, Σαλομῶν, Σολομῶν)
S. Manganaro
Figura di re giusto, di savio e di mago, formatasi sulla base di alcuni passi del Libro dei Re (I Re, v, 12) per un processo oscuro, maturato in epoca [...] . la figurazione di S. cavaliere, con nimbo, che uccide con una lancia (spesso a croce nella estremità superiore) una diavolessa: derivazione dal motivo del dio tracio cavaliere e parallelo all'altro di S. Giorgio e di S. Sisinnio (quest'ultimo anche ...
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CIAFFERI, Pietro
Marco Chiarini
Nulla si sa della vita di questo pittore, disegnatore e incisore, attivo nella prima metà del sec. XVII; né si hanno notizie della famiglia. Certo non fu figlio di Agostino [...] questi quattro quadri si può aggiungere la tela appartenente alla Galleria di palazzo Pitti, siglata dal C., fedele derivazione dall'inchione rappresentante Cristo mostrato al popolo di Jacques Callot: un'ulteriore indicazione del tipo di formazione ...
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ANDREA di Guido da Fiesole
Augusta Bubani
Confuso talvolta con Andrea di Piero Ferrucci da Fiesole e, fino al 1398, con Andrea di Guido da Firenze di cui lo Gnudi, togliendo dal catalogo di A. molte [...] del secolo, e quella di Carlo, Roberto e Riccardo Saliceto (1403, Museo civico), la più notevole opera a Bologna di diretta derivazione masegnesca. Lo Gnudi, confrontando la tomba di A. con le tre precedenti, nota che A., pur prendendo di peso motivi ...
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IWAN-I KARKHAH
G. Ambrosetti
IWĀN-I KARKHAH. − Nome attuale di un centro di fondazione sassanide; il nome antico è forse Kark.
Dopo la distruzione punitiva di Shapūr II su Susa, questi fondò una residenza-fortezza [...] fino alla valle del Rodano, nel Saint-Philibert di Tournus (fine XI-inizî XII), a sostegno della tesi di una derivazione orientale dell'architettura gotica. Ma intanto questo tipo di vòlta ha precedenti parthici a Hatra, nel Kuh-i Kwagia, (O ...
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Vedi POMPEI dell'anno: 1965 - 1973 - 1996
POMPEI (Pompeii, Πομπηία, Πομπηίοι)
A. Maiuri
Sommario: Generalità. A) Topografia generale. - B) Cenno storico: 1. Gli avvenimenti storici. 2. Il terremoto. [...] καὶ οὗτοι δ᾿ ἐξέπεσον ἐκ τῶν τόπων. Fondata verso l'VIII sec. a. C. da popolazioni osche della valle del Sarno, dovette derivare il suo nome più dalla lingua osca che greca (dal numerale pompe, Mau) e dal nome di una gens Pompeia o dall'agglomerato ...
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Vedi CINESE, Arte dell'anno: 1959 - 1994
CINESE, Arte
P. Corradini
V. Elisséeff
Red.
P. Corradini
V. Elisséeff
M. P. David
A. Salmony
M. P. David
A. Salmony
G. Barluzzi
G. Scaglia
1. Cronologia [...] stati classificati in cinque gruppi fondamentali e in 19 tipi, secondo la forma; per tre di questi gruppi si ha la chiara derivazione da forme di recipienti in legno o anche in terracotta.
Fra i pezzi più antichi (fine del II millennio a. C.) sono ...
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BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] (Baer, 1983, pp. 64-65, fig. 46), dotate di corpo parallelepipedo poggiante su quattro piedi triangolari ricavati dalla base. Una derivazione da modelli in vetro già appare nella c.d. brocca di Marwān II (Cairo, Mus. of Islamic Art) e sembra ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] l'immagine di un paesaggio con figure à la Francesco Zuccarelli, seguendo la prassi cui si è già fatto cenno, forse derivata dalla conoscenza di stampe o tele seicentesche olandesi e fiamminghe, queste ultime presenti a Venezia, tra le altre, nella ...
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CIVITALI, Matteo
Stella Rudolph
Figlio di Giovanni, connestabile nell'esercito di Paolo Guinigi nel 1430, nacque a Lucca il 5 giugno 1436. Fu l'artista più importante del Quattrocento lucchese ed è [...] .
Si tratta della prima opera documentata dello scultore e presenta gli elementi di stile e di gusto, di derivazione fiorentina, che caratterizzeranno la fitta produzione della sua maturità. La nicchia centinata e controfondata con pannelli di marmo ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.