ERMAFRODITO (῾Ερμαϕρόδιτος, Hermaphroditus)
L. Laurenzi
Macrobio (Sat., iii, 8) e Servio (ad. Aen., ii, 632) ricordano che esisteva a Cipro la statua di una divinità chiamata Aphroditos, rappresentata [...] metà del II sec. a. C. Una statua di E. certo famosa (le repliche sono numerose) e probabilmente di derivazione alessandrina (da Alessandria proviene un bronzetto della Collezione Blanchet) è quella che lo presenta in posizione tortile (a passo di ...
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PIRRONE, Giuseppe Fortunato
Francesco Santaniello
PIRRONE, Giuseppe Fortunato. – Nacque il 5 novembre 1898 a Borgetto (Palermo) da Elvira Emilia Resso e da Pietro, bracciante agricolo.
Nel 1902, anno [...] plastiche di Pirrone si indirizzarono soprattutto verso la medaglistica, nella quale adottò moduli e stilemi di chiara derivazione classico-rinascimentale. Come medaglista fu invitato alla XXVII Biennale di Venezia del 1954.
Nel 1955 gli fu ...
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LAGUARDIA
R. Sánchez Ameijeiras
(Lagoarda, Lagoardia nei docc. medievali)
Cittadina della Spagna, situata a S della prov. di Àlava, nella comunità autonoma dei Paesi Baschi, L. costituisce il principale [...] a un impianto compositivo arcaizzante, caratterizzato da una forte strombatura degli archivolti, si contrappone uno stile di derivazione borgognona, sulla base degli stretti legami intercorrenti con le esperienze di poco anteriori del chiostro della ...
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MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] o gotici con pochi cambiamenti tra i secc. 12°-14°, sono in genere accompagnate da campanili a pianta quadrata, derivati in qualche caso dai minareti islamici, che si collocano in posizione variabile rispetto alla chiesa stessa. Si devono inoltre ...
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ARSAGO SEPRIO
P. Strada
Piccolo centro collinare in prov. di Varese, a S del lago Maggiore e a km. 2,5 ca. a E di Somma Lombardo. Il nome Arsago, citato in un atto del 976 (Rota, 1931) come Arciaco [...] di pennacchi a gradini, il tamburo a sedici lati su cui gravita la cupola, di base quasi circolare. Di derivazione ambrosiana sia per la planimetria sia per la soluzione dell'alzato e confrontabile con i tre battisteri paleocristiani milanesi (Roveda ...
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TAPPETO (τάπης e δάπις, tapetum)
Red.
Per l'antichità il termine t. va inteso in un senso più esteso dell'attuale, perché indica le stoffe in genere, che largamente si impiegavano per l'arredamento della [...] al I e IIl sec. d. C. I mosaici a ciottoli, del IV sec. a. C., da Olinto, potrebbero indicare una derivazione da motivi esistenti anche su t. (v. mosaico, tav. a colori). Lo stesso concetto ellenistico di imitare in mosaico pitture famose, che ...
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Vedi TIRINTO dell'anno: 1966 - 1997
TIRINTO (Τίρυνς, Tiryns)
F. Matz
Centro miceneo dell'Argolide. Tra le rocche micenee, T. è quella meglio conservata. I ruderi sono situati su di uno sperone roccioso [...] più recenti appartengono all'ultima costruzione (Tiryns, i, tavv. 8 ss.). Molti dei motivi figurativi sono di derivazione continentale: questo vale in particolare per le rappresentazioni di guerrieri e carri e di cacce. Caratteristica dello stile è ...
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BRASINI, Armando
RRaffo Pani
Figlio di Augusto e Rosa Piersigilli, nacque a Roma il 21 sett. 1879. Di modesta famiglia, non poté compiere studi regolari, limitandosi a frequentare saltuariamente l'Accademia [...] . Del B. è anche il complesso e bizzarro convento del Buon Pastore presso il forte Bravetta a Roma, in parte di derivazione borrominiana. Il ponte, monumentale e ridondante di decorazioni, sul Tevere all'inizio delle vie Flaminia e Cassia, era stato ...
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LUCCHESI, Matteo
Elio Franzin
Nacque a Venezia nel 1705 da Valentino, che era stato capitano della milizia interna cittadina. Dal dicembre 1724 al 1729 il L. frequentò i corsi "artisti" dell'Università [...] Matteo Lucchesi". Negli elementi posti in opera il L. delineò una elaborazione di sapore neoclassico; di derivazione palladiana è anche l'articolazione della struttura interna e l'accentuazione delle membrature architettoniche in corrispondenza all ...
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GASPAREda Pesaro
Carlo La Bella
Sono ignoti la data e il luogo di nascita di questo pittore e miniatore, il cui nome compare per la prima volta in un atto notarile redatto a Palermo il 13 nov. 1413. [...] sua bottega in virtù delle rilevabili influenze della pittura catalana legate a motivi tardogotici, già ritenuti di derivazione marchigiana ma più verosimilmente desunti dal contesto locale (Di Marzo; Venturi; Van Marle; Longhi; Bottari; Andaloro ...
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derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
derivazione2
derivazióne2 s. f. [dal fr. dérivation; v. derivare2]. – Deviazione del proietto di un’arma rigata dal piano di tiro, dovuta al moto di rotazione impresso al proietto dalla rigatura dell’arma.