Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] che precedono l'esperienza sensibile, non ne dipendono e anzi la fondano. Tale è per es. l'idea di perfezione in R. Descartes (idea che l'uomo, in quanto essere finito e imperfetto, non potrebbe formulare né a partire da sé, né a partire dalle ...
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oggetto
Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato. In questo senso, la [...] alla nostra conoscenza (ne sarebbe prova, per es., l’involontarietà delle sensazioni), onde nascerà, a partire da Descartes, il problema del raccordo di questo o., avvertito come esterno e indipendente, con la rappresentazione (problema del rapporto ...
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. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] fu preparato dagli studî che si svilupparono, nel sec. XVII, intorno ai problemi della tangente a una curva (Fermat, Descartes, Torricelli, Roberval, Barrow), della velocità di un punto mobile (Torricelli, Roberval), e dei massimi e minimi delle ...
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SARTRE, Jean-Paul
Vittorio STELLA
Filosofo, narratore, drammaturgo, nato a Parigi il 20 giugno 1905. Laureato in filosofia, fu professore di storia e filosofia al liceo di Le Havre, dal 1931 insegnò [...] ; L'Existentialisme est un humanisme, 1946, conferenza a difesa di sé contro le stroncature cattoliche e marxiste e il Descartes, 1947. Al problema razziale si volge con passione storica nelle Réflexions sur la questionjuive, 1947 (trad. ital.: Ebrei ...
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Nacque a Delft il 29 gennaio 1584, sei mesi prima che suo padre, Guglielmo il Taciturno, fosse assassinato. Sua madre, Luisa de Coligny, era figlia del famoso capo degli ugonotti e quarta moglie del Taciturno. [...] ancora ai suoi primordî, la più sfarzosa d'Europa. Arti e scienze erano in auge: vivevano Rembrandt e Ruysdael, Hooft e Vondel, Descartes e Huygens.
F. E. morì il 14 marzo 1647 e fu sepolto nella tomba di Delft, accanto a suo padre e suo fratello ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] genio o mente, come soleva dire lo stesso Ferrari. Attenendosi a questi presupposti confuta i sistemi metafisici di René Descartes, Gottfried Wilhelm von Leibniz e le dottrine kantiane ricorrendo allo scetticismo di David Hume e all’esperienza, unica ...
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Salute
Howard S. Friedman
Giorgio Santacroce
Il termine salute (dal latino salus, "salvezza, incolumità, integrità", affine a salvus, "salvo") in medicina indica lo stato di benessere individuale, [...] concezioni contengono probabilmente alcune verità, anche se le idee in esse espresse sono troppo vaghe. Nel 17° secolo R. Descartes sosteneva che la mente degli esseri umani appartiene al dominio spirituale, mentre il loro corpo fa parte del mondo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scienziato e filosofo, Leibniz ha esercitato (e continua a esercitare) un’influenza [...] entra in contatto con alcuni dei principali protagonisti del rinnovamento scientifico e filosofico promosso da Galileo e Descartes. Incontra Christiaan Huygens, che lo inizia a uno studio sistematico della matematica.
Nonostante la morte improvvisa ...
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SEVERINO, Marco Aurelio. –
Oreste Trabucco
Nacque a Tarsia, presso Cosenza, il 2 novembre 1580 dal giurisperito Giovan Giacomo e da Beatrice Oranges.
Precocemente orfano di padre, furono la madre e [...] moto di cultura capace d’investire la concezione della letteratura, che a Napoli s’era svolto dalla ricezione di Telesio a quella di Descartes (Rime di m. Gio. della Casa sposte per M. Aurelio Severino secondo l’idee d’Hermogene, con la giunta delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età moderna i fondamenti metafisici della nozione tradizionale di verità entrano [...] il proprio esclusivo fondamento: “le cose che noi concepiamo in modo del tutto chiaro e distinto sono tutte vere” (René Descartes, Discours de la méthode, 1637).
Questa nozione di verità conquista il rango di “principio primo” e di “fondamento” della ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
enciclopedia
enciclopedìa s. f. [dal lat. rinascimentale encyclopaedia, corrispondente a un gr. *ἐγκυκλοπαιδεία, formatosi nella tradizione manoscritta di autori latini (Quintiliano, Plinio) da ἐγκύκλιος παιδεία, che nel greco ellenistico...