Vedi SEGESTA dell'anno: 1966 - 1997
SEGESTA (῎Εγεστα, Αἴγεστα, Σέγεστα, Sĕgesta)
V. Tusa
A. Gallina
Era la più importante città degli Elimi le cui rovine si trovano sul Monte Barbaro a circa 4 km a [...] anche nelle più antiche (prima metà del V sec. a. C.) è usata sempre la forma ΣΕ???SIM-44???ΕΣΤΑ con desinenze che fanno pensare ad un particolare idioma degli Elimi. S. ebbe sempre una parte preminente negli avvenimenti storici della Sicilia antica ...
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BATTISTELLA, Simeone (Simone)
Remigio Marini
Nato a Rovigno intorno al 1740, è definito da P. Stancovich "architetto distinto", cioè "celebre" , "illustre", secondo il vocabolario consueto del cronista. [...] ossatura rinascimentale d'un Sansovino, d'un Palladio, d'uno Scamozzi, e appena sommossa da arricciature struttive e da desinenze ornamentali: la linea insomma d'un Baldassare Longhena, che per oltre un secolo resterà normativa a Venezia e perciò ...
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Il condizionale è uno dei modi del verbo (➔ modi del verbo; ➔ coniugazione verbale). Spesso considerato in relazione con il congiuntivo dalla grammaticografia italiana ed europea (Sgroi 2004), può essere [...] . -*ao (per es.: amare-*ao > amer-ò).
Riguardo alla struttura formale, le forme del condizionale presente hanno le stesse desinenze (-rei, -resti, -rebbe, -remmo, -reste, -rebbero) per le tre coniugazioni (-a-re, -e-re, -i-re), mentre la vocale ...
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rimario
Enzo Esposito
L'uso del r., vale a dire del dizionario di parole che rimano insieme, s'inizia, in Italia, nel Cinquecento, quando si fa viva l'esigenza dell'avvaloramento e della verifica della [...] ne' suoi versi integri coi numeri segnati in ciascuno Terzetto, Napoli 1602) e di Giovanni Miniati (Rimario di tutte le desinenze della Commedia del divin poeta D.A. Fiorentino, Firenze 1604); di altri due, inediti, dello stesso secolo dà notizia il ...
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TERZA CONIUGAZIONE
La terza coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -ire.
Appartengono a questo gruppo molti verbi della IV coniugazione latina, e anche molti della II e della [...] , agire, costruire, ferire, finire, fornire, impedire, preferire, rapire, tradire, inseriscono l’➔interfisso -isc- tra la ➔radice e la ➔desinenza della 1a, 2a e 3a persone singolari e della 3a persona plurale del presente indicativo e congiuntivo
io ...
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Linguista statunitense, nato a St. Paul (Minnesota) il 9 agosto 1929. Ha studiato alle università del Minnesota e del Michigan, dove ha conseguito il PhD nel 1961. Docente prima alla Ohio State University [...] in rapporto le funzioni sintattiche, come soggetto e oggetto (che possono essere manifestate dall'ordine delle parole, dalle desinenze casuali, come nominativo, accusativo, dativo, ecc., o da sintagmi preposizionali), con un numero molto limitato di ...
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NOME (fr. nom; sp. nombre; ted. Name; ingl. noun)
Giacomo DEVOTO
Giancarlo FRE'
Nicola Turchi
Categoria di parole che indicano una cosa o una qualità; una delle due categorie di parole fornite di semantema [...] L'unità o la pluralità del soggetto che ama è indicata nel primo caso per mezzo di un'opposizione di desinenze -o -iamo, nel secondo con la contrapposizione di aggettivi possessivi.
Non solo con diversi attributi formali risalta l'individualità della ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] sulle parti nominali del discorso: nomi, aggettivi, pronomi e articoli. In questo senso, costituiscono un sistema di casi le desinenze nominali del latino, del greco antico o del tedesco: i concetti figlio (in funzione di soggetto), di-figlio (in ...
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Quinta lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Trae origine dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta risale a un prototipo fenicio usato dai Fenici propriamente con il valore di h.
In fonetica, [...] non poche incertezze di pronuncia. Regole generali di pronuncia si possono dare solo in riferimento a determinati suffissi o desinenze e valgono quindi per limitate serie di vocaboli. L’apparente disordine nella distribuzione delle é e delle è nelle ...
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Il nesso ‹-gn-› è il digramma utilizzato per la resa grafica della nasale palatale [ɲ], suono di formazione neolatina (cognato, agnello, dignità, usignolo, ognuno, ecc.), che in posizione intervocalica [...] disegnare, spegnere) per coerenza con gli altri verbi, cioè per mantenere il valore almeno grafico della ‹i› nelle desinenze -iamo e -iate (foneticamente, invece, [i] viene assimilata da [ɲː]): abbiamo pertanto disegniamo [diseˈɲːamo] e disegniate ...
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desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...