Poeta inglese (1370 circa - 1450 circa); poco si conosce della sua vita. Con J. Lydgate, J. Gower e altri fa parte del gruppo dei poeti contemporanei di G. Chaucer, a quest'ultimo molto inferiori. L'evoluzione [...] della lingua verso la forma analitica moderna, con la caduta di alcune desinenze, può solo in parte spiegare la versificazione scadente di O. come degli altri. La sua opera è interessante soprattutto per le confessioni autobiografiche (La male règle; ...
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Grammatico indiano (sec. 4º a. C., al più tardi), nativo dell'India nord-occidentale, il più antico grammatico di cui ci sia pervenuta l'opera. La sua grammatica sanscrita (Aṣṭādhyāyī "Gli otto capitoli"), [...] stile conciso, rappresenta un notevole approfondimento della dottrina grammaticale precedente; l'analisi delle parole, dagli elementi componenti (radici, suffissi, desinenze) ai procedimenti formativi, è stata di modello per la glottologia moderna. ...
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BATTISTELLA, Simeone (Simone)
Remigio Marini
Nato a Rovigno intorno al 1740, è definito da P. Stancovich "architetto distinto", cioè "celebre" , "illustre", secondo il vocabolario consueto del cronista. [...] ossatura rinascimentale d'un Sansovino, d'un Palladio, d'uno Scamozzi, e appena sommossa da arricciature struttive e da desinenze ornamentali: la linea insomma d'un Baldassare Longhena, che per oltre un secolo resterà normativa a Venezia e perciò ...
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BEMBO, Benedetto
Franco Mazzini
Figlio di Giovanni, capostipite di una famiglia cremonese di pittori, nacque intorno al 1420-25, forse a Brescia, fratello minore di Bonifacio. Non abbiamo notizie biografiche [...] Pellegrini e sono anteriori al 1463, anno in cui sono cantati dal poeta Gerardo Rustici. Ancor più delle aspre 'desinenze plastiche del polittico' peraltro mescolate a modi tardogotici, l'invenzione e la partitura delle figurazioni della sala d'oro ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] gli volesse (II, 5 11), ecc. (Stussi 1995: 206).
Ciò spiega anche l’alternanza di forme alternative: per es., tra le desinenze concorrenti dell’imperfetto diceva-aveva-vedeva e vincea-prendea (I, 1 11-12; Manni 2003: 277); anche Stussi nota che in ...
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Andrea da Bologna
D. Benati
Pittore di cui si hanno notizie dal 1369 al 1377. Mai documentato in patria e noto attraverso opere conservate nelle Marche, egli potrebbe forse identificarsi, secondo quanto [...] della sua fisionomia stilistica si basa sulle opere marchigiane, certificate dalla firma. Qui appaiono, accanto a desinenze veneteggianti e 'adriatiche', caratteri bolognesi, di stretta dipendenza da Vitale da Bologna, che inducono a ipotizzarne ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] , riscontrate coi migliori originali e ricorrette, ibid. 1617; Osservationi intorno alle rime del Bembo e del Casa con la tavola delle desinenze delle rime e con la varietà dei testi nelle rime del Bembo, ibid. 1618. Al B. si deve inoltre la prima ...
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LIBURNIO, Niccolò
Simona Mammana
Nacque in Friuli negli anni Settanta del XV secolo, se si considera come punto di riferimento il 1502, anno della sua prima opera a stampa (Opere gentile et amorose…, [...] - Uboldi, p. 43). Vi sono riportati rimario e fraseologia di Dante e Petrarca secondo le desinenze e, nella sezione relativa alle desinenze sdrucciole (cc. 47-54), non riferite ai due poeti trecenteschi, emergono elementi innovativi nel superamento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Peano
Clara Silvia Roero
Negli ultimi decenni dell’Ottocento e nei primi del Novecento le ricerche matematiche, logiche e linguistiche di Giuseppe Peano ebbero una straordinaria eco internazionale. [...] un’idea di Gottfried Wilhelm von Leibniz, Peano scelse il latino sine flexione, che privava la lingua classica delle desinenze e delle coniugazioni. Eletto nel dicembre del 1908 presidente dell’Academia pro interlingua, mantenne la carica fino alla ...
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desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...