In linguistica, ulteriore determinazione morfologica ottenuta mediante l’uso di più morfemi della stessa classe funzionale: cumulo di desinenze, coesistenza di desinenza e preposizione, preposizioni derivate [...] ecc. Raramente si parla di r. nel caso di cumulo di più morfemi di differente classe funzionale.
In sede di lessicologia, s’intende per r. la modificazione semantica di un vocabolo operata mediante un ...
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In linguistica, elemento formativo che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica. I m. possono essere isolati, come le [...] lat. didicĕram «avevo imparato», alla radice dic- si uniscono i morfemi di- prefisso, -era- infisso temporale, -m desinenza di prima pers. sing.).
Nella terminologia della linguistica statunitense morpheme è qualunque segmento di enunciato dotato di ...
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substandard In linguistica, si dice di ciò che non è conforme alla lingua standard, che contravviene alla norma assunta come modello in una comunità linguistica: tratti s. sono rappresentati per es. da [...] pronunce marcatamente regionali, da semplificazioni e ristrutturazioni nella morfosintassi (estensioni analogiche di desinenze nominali e di articoli: nessuni amici, il aeroplano, un sbaglio; ci generalizzato come pronome obliquo di terza persona in ...
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In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della lingua mediante la creazione di elementi lessicali che vogliono suggerire acusticamente, con l’imitazione fonetica, l’oggetto o l’azione [...] la locuzione formate in seguito a tale procedimento subiscono talvolta un completo adattamento grammaticale, con l’aggiunta di desinenze e suffissi che le rendono elementi stabili del lessico della lingua (così bisbigliare, chioccolare, tintinnio ecc ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] variazione delle forme delle unità. È per un controsenso che a volte si attribuisce a ‛forme' il senso di desinenze casuali o verbali.
Prima di trattare delle variazioni della forma dei significanti dei monemi, giova presentare i monemi stessi; ciò ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] non aspirate all’interno di parola (sanscr. madhyas «mediano», lat. medius); c) nella morfologia, la formazione di nuove desinenze nella flessione nominale, e nella flessione verbale la formazione dell’imperfetto con l’infisso -ba-, la fusione in un ...
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L’isocolo o parisosi è una figura retorica che consiste nell’allineamento coordinato di due o più membri (periodo, frase o segmento di frase), ciascuno strutturato al proprio interno con il medesimo ordine [...] funzione sintattica, si risolve nella figura dell’omeottoto, cioè in una ripetizione non solo fonica ma anche morfologica (desinenze, suffissi):
(3) Huic socios vestros criminanti et ad bellum vos cohortanti «a lui che incrimina i vostri alleati ...
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toponomastica Studio fondamentalmente linguistico dei toponimi o nomi di luogo, sotto l’aspetto dell’origine, della formazione, della distribuzione, del significato ecc. Nella t. si possono distinguere [...] ritrovano questi motivi anche in denominazioni più recenti come Sabaudia, Littoria, Pontinia, Guidonia. Quanto alla formazione, si hanno desinenze di accusativo plurale in Pisa da Pisas (lat. Pisae plur.), Iglesias; di locativo in Assisi, Brindisi da ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] e della sintassi, è comune il sistema di flessione dei nomi, pronomi e verbi basato sull’aggiunta di suffissi e desinenze alla radice della parola, che può presentarsi in gradi apofonici diversi. La flessione dei nomi e pronomi (o declinazione ...
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desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...