Poeta inglese (1370 circa - 1450 circa); poco si conosce della sua vita. Con J. Lydgate, J. Gower e altri fa parte del gruppo dei poeti contemporanei di G. Chaucer, a quest'ultimo molto inferiori. L'evoluzione [...] della lingua verso la forma analitica moderna, con la caduta di alcune desinenze, può solo in parte spiegare la versificazione scadente di O. come degli altri. La sua opera è interessante soprattutto per le confessioni autobiografiche (La male règle; ...
Leggi Tutto
Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] non aspirate all’interno di parola (sanscr. madhyas «mediano», lat. medius); c) nella morfologia, la formazione di nuove desinenze nella flessione nominale, e nella flessione verbale la formazione dell’imperfetto con l’infisso -ba-, la fusione in un ...
Leggi Tutto
La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] gli volesse (II, 5 11), ecc. (Stussi 1995: 206).
Ciò spiega anche l’alternanza di forme alternative: per es., tra le desinenze concorrenti dell’imperfetto diceva-aveva-vedeva e vincea-prendea (I, 1 11-12; Manni 2003: 277); anche Stussi nota che in ...
Leggi Tutto
L’isocolo o parisosi è una figura retorica che consiste nell’allineamento coordinato di due o più membri (periodo, frase o segmento di frase), ciascuno strutturato al proprio interno con il medesimo ordine [...] funzione sintattica, si risolve nella figura dell’omeottoto, cioè in una ripetizione non solo fonica ma anche morfologica (desinenze, suffissi):
(3) Huic socios vestros criminanti et ad bellum vos cohortanti «a lui che incrimina i vostri alleati ...
Leggi Tutto
Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] , riscontrate coi migliori originali e ricorrette, ibid. 1617; Osservationi intorno alle rime del Bembo e del Casa con la tavola delle desinenze delle rime e con la varietà dei testi nelle rime del Bembo, ibid. 1618. Al B. si deve inoltre la prima ...
Leggi Tutto
Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] dalla vocale tonica inclusa. I rimari moderni ignorano le forme flesse e si limitano a fornire un elenco delle desinenze delle parti variabili del discorso.
Il dizionario inverso (o dizionario retrogrado o indice inverso), assieme al rimario e al ...
Leggi Tutto
LIBURNIO, Niccolò
Simona Mammana
Nacque in Friuli negli anni Settanta del XV secolo, se si considera come punto di riferimento il 1502, anno della sua prima opera a stampa (Opere gentile et amorose…, [...] - Uboldi, p. 43). Vi sono riportati rimario e fraseologia di Dante e Petrarca secondo le desinenze e, nella sezione relativa alle desinenze sdrucciole (cc. 47-54), non riferite ai due poeti trecenteschi, emergono elementi innovativi nel superamento ...
Leggi Tutto
CATANI, Tommaso
Simonetta Barbini
*
Nato a Firenze il 7 dic. 1858 da Germano e da Maria Francia, dopo aver studiato presso gli scolopi nel collegio La Grande Magnolia della città natale, a 17 anni [...] , l'uso di avere come ausiliare anche se riflessivo; abbondanti gli esempi di enclisi pronominale; indifferente l'uso delle desinenze in "iere" e "iero".
Erano forme che il C. aveva assorbito dai suoi maestri, molti dei quali accademici della ...
Leggi Tutto
DELLO da Signa
Giovannella Desideri
Nacque probabilmente nella prima metà del sec. XIII.
Della vita di D. (forse un ipocoristico) poco o nulla si conosce. L'anno della sua nascita è ignoto, così come [...] "di quelli scherzi, che il Redi appella puerili, cioè di inserir gli acrostici ne' componimenti, e di ricolmarli di desinenze simili, l'obbligazione delle quali cose, gli faceva riuscire, anzi guazzabugli di parole, che regolari poemi" (ibid.).
Il ...
Leggi Tutto
desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...