VENETI (lat. Veneti; gr. Οὐένετοι, ‛Ενετοί, 'Ενετοί)
Giacomo DEVOTO
Francesco RIBEZZO
Il nome di Veneti indica le popolazioni indoeuropee diverse dalle italiche e dalle celtiche, stabilite nella pianura [...] vhremaístnaí zoto Rehtiaí "Fugia Fremaistna dedit Rectiae (deae); cfr. Pa. 307, Co. 32 a verkonzarna nerikaí n. Inoltre il veneto possiede una desinenza di accusativo sg. in -an per i temi in -ā ed in -on per i temi in -o. I temi in -u presentano ...
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Il friulano ha un ruolo peculiare tra le varietà dialettali dell’Italia. Si tratta di un idioma romanzo, che ha caratteri comuni con gli altri dialetti settentrionali, ma anche fenomeni originali che gli [...] ŋk] «bianco», [floːr] «fiore», [klaːf] «chiave», [ˈploe] «pioggia», ecc.;
(c) la conservazione di -s (desinenza latina) come morfema di plurale e come desinenza di seconda persona sing. e pl. nelle forme verbali: per es. [floːrs] < flōres, [ˈcazis ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] di parola, sia nella flessione verbale che nella formazione del plurale di sostantivi ed aggettivi. È il caso di s nelle desinenze verbali della seconda persona sia singolare che plurale: [ˈʧantes] «tu canti», [ʧanˈtades] «voi cantate»; s è anche la ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] che dal 1520 è sostituito nelle lettere da medesimo, sparisce nel trattato tra la seconda e terza redazione. Le desinenze non toscane sapeti («sapete»), guastiati («guastiate»), sono sostituite dalle forme in e nelle lettere e nell’opera maggiore tra ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] prima persona plurale del presente indicativo in -emo e della terza plurale in -eno, messe «mise», andete «andò», la desinenza della terza persona plurale dei perfetti in -oro e quella della prima persona singolare del congiuntivo imperfetto in -e ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] lingue o parole abbastanza omogenee, l’adattamento si limita agli indispensabili aggiustamenti fonetici e all’aggiunta di desinenze o suffissi propri della lingua ricevente; altrimenti si può andare incontro a un periodo anche lungo di oscillazione ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] : BerkSeligson 1986) le uniche restrizioni paiono essere legate all'inseparabilità dei cosiddetti morfemi legati (per es. le desinenze).
Nel panorama delle situazioni di contatto linguistico (Mackey 1976) un posto a parte è riservato alle varietà ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] ) in francese, inglese e tedesco hanno conservato ‹ph› e ‹th› (fr. philosophie, théorie). Lo stesso vale per le desinenze, per es. lat. -ismus (absolutismus), che in italiano ha dato -ismo (assolutismo), in francese -isme (absolutisme), in inglese ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] per gli / le dico; ➔ clitici; ➔ semplificazione; ➔ lingue romanze e italiano); la generalizzazione analogica per regolarizzazione di desinenze nominali (mia moglia per mia moglie, caporalo per caporale); la formazione analitica, e analogica, di gradi ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] gli invecchiamenti, *i rimbambimenti), sono per lo più deverbali o deaggettivali (➔ deverbali, nomi; ➔ deaggettivali, nomi) e hanno desinenze costituite da suffissi tipici (-mento, -zione, ecc.). È interessante notare che l’italiano, in tutti i casi ...
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desinente
deṡinènte part. pres. [dal lat. desĭnens -entis, part. pres. di desinĕre «terminare»]. – Che termina in un dato modo o in qualche cosa: corpo d. in una breve coda. Per lo più riferito a parola, che ha una determinata desinenza o...
desinenza
deṡinènza s. f. [dal lat. mediev. desinentia, der. del lat. desinĕre «terminare»]. – In linguistica, terminazione che aggiungendosi a un tema verbale indica la persona, la diatesi e talora anche il tempo (d. verbale), e aggiungendosi...