URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] da un bisogno di comprensione storica profondo e trepido, dettato non già da un desiderio di vendetta, bensì 1974, è strutturato come un western), la storia (Raba ljubvi, Schiava d'amore, 1976, è un omaggio all'epoca del muto), la letteratura (Neskol ...
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LABIRINTO
F. Colalucci
Il concetto di l. giunse alla cultura medievale attraverso due differenti generi di fonti letterarie dell'Antichità: da una parte il mito del l. costruito da Dedalo per il re [...] Boccaccio nel Corbaccio materializzò le insidie del falso amore in un 'laberinto d'amore' oscuro e abitato da fiere, mentre Francesco alcun seguito dopo il 4° secolo.L'archetipo minoico, detto appunto cretese, ha forma circolare o quadrata ed è ...
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Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si [...] del rinnovamento religioso e l’amore del sontuoso e del fantastico H. Memlinc, di origine tedesca, attivo a Bruges; D. Bouts, nativo forse di Haarlem e operoso a J. Patinier, il vallone J. Gossaert detto Mabuse, che visita l’Italia e fonda la ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] tratturi da pastori, conficcare cunei e chiodi in tronchi d'albero (lo fa Giuseppe Penone) intendendo di richiamare con tali interventi - di "arte povera" o "concettuale", quale è detta - l'amore per la natura agreste e la memoria di un'esistenza ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] posto anche sul suo amore per la povertà, evidente 'albero della palma', così detto per la forma della volta 973; B. Montagnes, L'attitude des Prechêurs à l'égard des oeuvres d'art, in La naissance et l'essor du gothique méridional au XIIIe siècle ...
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PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] con annessa torre campanaria. Il piccolo edificio, detto anche cappella dell'Arena e noto per Padova, a cura di C. Semenzato, Vicenza 1984; F. Flores d'Arcais, La presenza di Giotto al Santo, ivi, pp. 3-13 carrarese, un nuovo amore per la cronaca e ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] unico complesso, una chiesa-martyrium, la c.d. tribuna di s. Primiano - ciò che di Mario Salmi, I, Roma 1961, pp. 87-94; A. Amore, s.v. Brizio, in Bibl.SS, III, 1962, coll. 540 il 1370 e il 1404, quando a detta di Sansi (1879) affrescò le pareti del ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] sterline, delle quali circa 3 milioni per le collezioni d'arte e gallerie di stato, 1 milione e mezzo infatti non hanno ereditato l'amore per il materiale e per l'esponente più in vista del movimento detto dei "Lallans", poeti scozzesi che adottano ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] del bīt ḫilāni, di cui si è detto sopra, e quelle sacre che, come documenta del bitume, che richiama la più recente Casa D di Khafagia e può essere parte di un complesso atmosferiche, e a Shaushga dea dell'amore. I due luoghi di culto, quasi ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...