Sommo musicista tedesco, nato ad Eisenach il 21 marzo 1685 (31 marzo secondo il calendario gregoriano), morto a Lipsia il 28 luglio 1750. Ottavo e ultimo figlio di Giovanni Ambrogio Bach, da Erfurt, e [...] della Passione secondo S. Matteo. Le parole supreme sono già dette. Da allora egli non si ripete, perché la sua scorza teutonica conserva qualche rigidità. Allora - nelle rare espressioni d'amore (si rammentino i duetti delle cantate Nur Jedem das ...
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I. Vita e opere. - Da Giovanni Bruno, gentiluomo soldato, e da Flaulisa Savolino nacque in Nola, sull'inizio del 1548, Filippo, che poi prese il nome di Giordano quando a Napoli - ove nel 1562 passò a [...] governar sé e altri" (Infin., 295). Ma d'altra parte B. ha coscienza della profonda religiosità della sua filosofia, in quanto ricerca dell'eterna infinita verità: amor dei intellectualis, come aveva detto Leone e dirà Spinoza. E così il rapporto ...
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È la dea greca dell'amore, nel significato più largo della parola; poiché essa impersona l'attrazione delle singole parti dell'universo l'una verso l'altra, per conservare e per procreare; simboleggia [...] di Citera come la dispensatrice delle grazie femminili e delle gioie d'amore. E della bellezza Afrodite ha tutti i doni, e ad e del delfino. Il tipo dell'Afrodite in piedi, come si è detto, di derivazione più o meno diretta dalla Cnidia, non è il solo ...
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PASCAL, Blaise
Giovanni Vacca
Nato a Clermont (poi Clermont-Ferrand) il 19 giugno 1623, morto a Parigi il 19 agosto 1662. La famiglia Pascal, nobilitata già da parecchie generazioni, aveva dato alla [...] ultimi anni la sua attività di scrittore era, come abbiamo già detto, tutt'altro che compiuta: un cumulo di pezzi di carta con Port Royal, che è un'intensa e splendida meditazione d'amore sulla passione di Gesù Cristo nell'orto di Getsemani. ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] bocca. I tre letti, andando da destra a sinistra, eran detti lectus summus, medius, imus e, analogamente, il luogo occupato (Cic., Catilinaria, II, 5, 10); il triclinio assiste a scene d'amored'ogni genere e in ogni tempo (Platone, Symp., 217 b; Petr ...
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Il grande musicista tedesco nacque a Bonn il 15 o 16 dicembre 1770. D'origine fiamminga, la famiglia B. era di condizione modesta. A miglior grado sociale era pervenuta con l'avo Ludwig, stabilitosi a [...] C'è, prima, un'oasi di tenerezza, una pagina d'amore: la sonata Al chiaro di luna, il grido dell'anima Lipsia 1902 e 1906. Tra i lavori biografici più o meno completi, dettati da amici personali di Beethoven si possono vedere: Schindler Biogr. von L ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...]
È stato detto bene recentemente (U. Wilamowitz, Hellenistische Dichtung, I, p. 232): "non è giusta la questione come si pone, di dove venga l'elegia romana; bisogna porla personalmente, come gli elegiaci romani sono venuti alla loro poesia d'amore e ...
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(fr. ballade; sp. balada; ted. Ballade; ingl. ballad).
La ballata antica. - In Italia. - La ballata è un componimento poetico d'origine popolare, collegato con il canto e la danza (detto anche canzone [...] un solo settenario. Qualche esempio raro ci offre la ballata detta stravagante, in cui il ritornello è di cinque versi
Dalla bocca ritmica, essa si prestò squisitamente ad accogliere i sospiri d'amore dei poeti del dolce stil novo; e la ballatetta ...
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- Le origini della poesia cavalleresca ci portano a quel tipo di poesia che, nata in Francia nel periodo della seconda rinascenza medievale, dopo il risorgimento carolino, si diffuse oltre le Alpi e i [...] e in adunanze aristocratiche, che furono scambiate per veri e proprî tribunali, mentre erano corti letterarie d'amore.
Detti brevemente quali siano stati i motivi peculiari di questa poesia, trattato rapidamente il problema delle sue origini ...
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PETRONIO
Vincenzo Ussani
. Autore di un racconto, o, se vogliamo adoperare parola moderna, romanzo latino, che nei manoscritti porta il titolo di Satirae o di Satiricon ed è attribuito a un Petronio [...] posta in Efeso e il povero marito vi è detto inumato Graeco more, e d'altra parte in Pergamo è posta la scena dell' , giunti a noi, che sono romanzi d'amore, mentre in P. non si potrebbe davvero dire che l'amor pathicus di Encolpio e di Gitone sia ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...