GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] giacché nel Paradiso degli Alberti (ambientato nel 1389) il G. è detto ancora imberbe ("non ancora frondute le guance": II, 71): il a stampa in C. Mazzotta, Il polimetro tardo-trecentesco "Il giuoco d'amore" di G. G. da Prato, in Studi e problemi di ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] del Danese, edita nel 1521, Galeotto Del Carretto nel Tempio d'Amore, in una rassegna di poeti del tempo, e così Antonio a Livorno le cit. Rime edite ed inedite di A. C. detto il Pistoia, comprendenti 118 sonetti tra editi ed inediti, del C. e ...
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Claudio Angelini
New York
The city that never sleeps
La ville lumière del nostro tempo
di 29 aprile
Dopo circa tre anni di chiusura per lavori di ristrutturazione riapre a Manhattan la Pierpont Morgan [...] l’ordine di alzare le mani. E ho scritto e detto che quegli splendidi college dove ragazzi e ragazze studiano in totale altri luoghi underground abbiamo fatto conoscere le lettere d’amore di Gabriele D’Annunzio a Eleonora Duse. Sempre tutto esaurito ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I metodi numerici
Peter Schreiber
I metodi numerici
Il XVII sec. è stato in generale un 'secolo geometrico'. A parte alcune considerazioni di carattere puramente numerico, [...] Rolle (1652-1719). Rolle considerava la successione (da lui detta "cascade") delle derivate di un polinomio f, determinate in sa se queste codificano numeri, formule o poesie d'amore). Una presentazione della storia degli aspetti pratici della ...
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COLONNA, Lorenzo Onofrio
Gino Benzoni
Primo degli otto figli - due maschi e sei femmine - di Marcantonio di Filippo e di Isabella figlia ed unica erede dì Lorenzo Gioeni e Cardona, discendente degli [...] vicenda dei Colonna - e le riaffiora vivido alla memoria quanto le ha detto, nel viaggio da Parigi a Milano, del C. lo stesso zio. a proprio agio: per il C. egli compone l'Accademia d'amore, azione scenica destinata al carnevale del 1665; e due sue ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] aveva intenzione di cominciare a farmi pagare [...] lui me l’ha detto
io non ho mai parlato di soldi
l’ha sempre tirato Jacopo da Lentini, Uno disio d’amore sovente)
(74) Vostro amor è che mi tene in desio
(Pier delle Vigne, Amor in cui desio ed è ...
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Statistica e demografia
Antonio Golini
Alcuni addebiti sul piano storico sono stati mossi alla statistica e ai suoi orientamenti a cavallo dell’unificazione. Questi orientamenti ricalcavano la concezione [...] per singolo comune, per il fatto che, come è stato detto, all’epoca dell’unificazione la situazione catastale era molto diversa, il frutto di una scelta responsabile, molto spesso di un atto d’amore. E così le nascite che nel lungo periodo, dal 1869 ...
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FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] alla lettura e recita di preghiere.
Ma l'oratorio propriamente detto restò quello del pomeriggio, a un'ora che variava secondo . Ma F. si definiva anche un "infermo d'amore". Tale infermità era innanzitutto fisica. Aveva violentissime palpitazioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura della Grecia
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella tradizione occidentale la civiltà [...] cui si è vittime è giusto e ci rende migliori. Sia detto per inciso, ma quante religioni – specie se messe di fronte alle – lettori sensibili, a cui si possono comunicare ricordi o pensieri d’amore. Tutto ciò è molto bello e, anzi, senza la categoria ...
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CORNAZZANO (Cornazano), Antonio
Paola Farenga
Nacque a Piacenza verso il 1430, probabilmente da Bonifacio.
L'opera del C. è molto povera di riferimenti autobiografici che permettano non solo di ricostruirne [...] indizi: il primo di questi è un epigramma che egli dettò perché fungesse da colophon all'edizione di Eusebio stampata da Nicolas servitore: qui il "tempo già perso" in pene d'amore della prima redazione diviene quello dedicato al servizio di signori ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...