Maselli, Francesco (detto Citto)
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 9 dicembre 1930. Formatosi nel periodo del Neorealismo, M. ha successivamente avviato una personale ricerca [...] sul tema dell'ambiguità e l'attitudine allo scavo psicologico (Gli sbandati, 1955; Il sospetto di Francesco Maselli, 1975; Storia d'amore, 1986, per il quale ha ottenuto ex aequo il Gran premio speciale della giuria alla Mostra del cinema di Venezia ...
Leggi Tutto
Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] per Lubitsch interpretarono anche One hour with you (1932; Un'ora d'amore) e il più famoso The merry widow (1934; La vedova Merola, che non ha nulla della leggerezza del m. propriamente detto, ma il cui ritmo è pure scandito dalle canzoni. Caso ...
Leggi Tutto
Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] è immerso il set cinematografico di Raba ljubvi (1975; Schiava d'amore) di Nikita S. Michalkov. Qui il set è una più amati dell'intera storia del cinema. Del secondo è stato detto: "nella Recita Anghelopulos è andato vicinissimo a cogliere il centro, ...
Leggi Tutto
Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] a guardare, e la seconda è una soggettiva propriamente detta con cui lo spettatore vede l'oggetto guardato dal settecentesco, fra personaggi-manichini, cercando le tracce di una storia d'amore che forse non è mai avvenuta. Truffaut nel suo Jules ...
Leggi Tutto
Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] reale.
Non è dunque per caso che questo cinema sia stato detto moderno, dal momento che proprio in questo suo dubitare radicalmente re, 1967, e ai materiali 'di realtà' lavorati in Comizi d'amore, 1965, o in Appunti per un film sull'India, 1969). E ...
Leggi Tutto
Testimonianze - Federico Fellini
Jacqueline Risset
Federico Fellini
"Appena ti fabbrichi un pensiero, rìdici sopra": queste parole di Laozi, che Federico Fellini citava volentieri, e non soltanto a [...] le occhiate nei cortili e nelle scale, le storie d'amore totale e di dolore totale. Descrivere questi esseri depositari .
Il sogno, l'attuale, il politico
Il sogno può essere detto la cifra della creazione per Fellini. Non che in lui fosse secondaria ...
Leggi Tutto
Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] caduti con Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972), Film d'amore e d'anarchia: ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori trattare satiricamente. Già nel 1974, alla c. all'i. si era detto in certo modo addio con un film di Scola, C'eravamo tanto ...
Leggi Tutto
GALLONE, Carmelo (detto Carmine)
Emanuele Del Monaco
Nacque a Taggia (Imperia) il 10 sett. 1885 da Pasquale e Rosa Langery. Nel 1911 si recò a Roma per partecipare al concorso drammatico nazionale bandito [...] - G. Legouvé, e La signorina madre di famiglia (1925). Sempre nel 1925 il G. girò La cavalcata ardente, una storia d'amore sullo sfondo dell'impresa garibaldina del 1860; interpretato dalla moglie, da E. Ghione e C. Galvani, e presentato talvolta con ...
Leggi Tutto
Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] Sennett il personaggio da lui creato come "un vagabondo, un gentiluomo, un sognatore, un poeta, un solitario in cerca d'affetto d'amore e di avventure, capace anche di raccogliere le cicche delle sigarette dal marciapiede, di rubare le caramelle a un ...
Leggi Tutto
Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] che affiancava quello, prevalentemente italiano, del filmopera propriamente detto. Film come E lucean le stelle (1935) e si apre il filone, e quindi di L'elisir d'amore (1947) e di Pagliacci ‒ Amore tragico (1948), e F. Cerchio, autore di Cenerentola ...
Leggi Tutto
detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
dettare
(ant. dittare) v. tr. [lat. dĭctare, intens. di dicĕre «dire», part. pass. dictus] (io détto, ecc.). – 1. Pronunciare lentamente affinché qualcun altro scriva: d. il tema; d. una poesia; d. una lettera alla segretaria, ecc.; fig.,...