Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena nel ventennio fascista
Guido Neppi Modona
Il dibattito culturale negli anni Venti
Una ricognizione sulla pena nell’ambito della sezione dedicata alle trasformazioni del Novecento tra le due [...] pena; che si esplica per via della prevenzione generale o sociale dei reati [...], per via della prevenzione speciale o individuale sistema di prevenzione-repressione delle varie forme di devianza non è affidato solo alla giustizia penale ordinaria. ...
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Sacrificio
Enrico Comba
Il sacrificio consiste in un atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un'entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, [...] uomini e divinità, in cui l'essere sovrumano viene integrato nelle relazioni sociali mediante l'offerta e il dono; dall'altro, la relazione che divino, fra greci e barbari, fra normalità e devianza. Entro i confini della città greca, il sacrificio ...
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GERARDO da Borgo San Donnino
Raniero Orioli
Originario di Borgo San Donnino (l'attuale Fidenza presso Parma), non è nota la sua data di nascita.
Le principali notizie su di lui, antecedenti al 1254, [...] affermato, se non concluso, un processo di integrazione nel tessuto sociale a tutti i livelli da parte dei due nuovi ordini, la degli ordini mendicanti nella loro totalità sulla base della devianza di un solo soggetto.
Un disegno, questo dei maestri ...
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psicopatologia
Luigi Scoppola
Nel corso del Novecento diversi sono stati gli approcci con cui è stata affrontata la sofferenza mentale. A partire dal vertice fenomenologico di Karl T. Jaspers, la psicopatologia [...] rappresentano più, in tale contesto psicodinamico, norma e devianza, ma esprimono due diversi modi di fare esperienza degli altri a causa di una storia personale eredofamiliare e sociale che, per sua natura, è strettamente soggettiva. Esiste infatti ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] deviante: deviante dalla norma comune, sociale e religiosa. E la devianza, percepita come somiglianza corrotta, è superpotenza è attribuita agli ebrei come causa che spiega il male sociale e storico.
4. Sullo sfondo scientistico dell’epoca in cui ...
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terrorismo
s. m. – Il 21° sec. si è aperto con gli attentati dell’11 settembre 2001 e la guerra contro il t. lanciata dall’allora presidente statunitense George W. Bush, e i conseguenti attacchi militari [...] Per quanto riguarda le precondizioni sociali, crisi di sviluppo connesse a problemi interni o internazionali, disoccupazione, urbanizzazione accelerata, povertà estrema sono state spesso citate come cause di devianza individuale o collettiva. Fra le ...
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MORELLI, Carlo
Chiara Lucrezio Monticelli
MORELLI, Carlo. – Nacque a Campiglia Marittima (Livorno) il 6 dicembre 1816 da Antonio, medico condotto, e da Elena Frosini.
Svolti gli studi di medicina presso [...] la distinzione tra delinquenza comune e altre forme di devianza. Attraverso la disamina di casi concreti, stabilì un nei confronti del rapporto tra disagio psichico e contesti sociali, Morelli continuò a coltivare gli studi igienici legati in ...
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Psycho
Peter von Bagh
(USA 1959, 1960, Psyco, bianco e nero, 110m); regia: Alfred Hitchcock; produzione: Alfred Hitchcock per Paramount/Shamley; soggetto: dall'omonimo romanzo di Robert Bloch; sceneggiatura: [...] e la visione del film si fa di conseguenza più sociale, più duramente concreta. Psycho svela il caos appena sotto sono il primo anello della catena di disagio e di devianza che condurrà al disastro. Costato ottocentomila dollari, girato con una ...
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The Night of the Hunter
Mario Sesti
(USA 1954, 1955, La morte corre sul fiume, bianco e nero, 93m); regia: Charles Laughton; produzione: Paul Gregory Productions; soggetto: dall'omonimo romanzo di Davis [...] il mondo da idillio fluviale di Mark Twain e la devianza cupa e distruttiva del fanatismo religioso, con una capacità di
Gli orchi delle favole e l'ambientazione da realismo sociale sono investiti in profondità di una plasticità visionaria e ...
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Disadattamento
Piero Bertolini
Letizia Caronia
Il termine disadattamento indica una particolare categoria di comportamenti devianti, cioè non conformi ai modelli culturali vigenti all'interno di un [...] devianza), per quanto entro la soglia dell'accettabilità legale. Il disadattamento è una realtà socialmente -nel-mondo', i significati che egli attribuisce alle condizioni sociali, familiari, biologiche che lo caratterizzano e la visione del ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
criminogeno
criminògeno agg. [comp. di crimine e -geno; propr., «che genera il crimine»]. – Nel linguaggio sociologico, termine con cui si intende ricondurre fenomeni di patologia sociale (quali l’aumento della delinquenza, o più semplicemente...