Controllo sociale
Erwin K. Scheuch
L'origine e i primi impieghi del concetto
Quello di 'controllo sociale' è stato uno dei concetti principali per la prima sociologia americana, e in assoluto il più [...] tematizzato solo in relazione ai fenomeni di devianzasociale, ma il concetto di devianza comprende per lui qualsiasi variazione del comportamento rispetto agli standard sociali. Controllo sociale e devianza sono quindi in Parsons concetti della ...
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Economia
Pier Luigi Sacco
di Pier Luigi Sacco
Economia
sommario: 1. La teoria neoclassica a un bivio. 2. L'economia comportamentale (behavioral economics). 3. La socio-economia. □ Bibliografia.
1. La [...] (v. Becker, Altruism, egoism ..., 1976), dalla religione (v. Iannaccone, 1992) alla creatività (v. Adler, 1985), alla devianzasociale (v. Ehrlich, 1996), per limitarci solo a qualche esempio - per il quale una lucida e rigorosa applicazione della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama della società europea della seconda metà dell’Ottocento si affermano movimenti [...] servirsi di istituzioni pubbliche come il contratto, ma anche assoggettarsi ad esse.
La società, realtà contingente. La devianzasociale
Il grande interesse di Durkheim per le istituzioni ispira la sua consapevolezza del pericolo che rappresenta per ...
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RANZO, Mercurino
Paolo Rosso
RANZO, Mercurino. – Nacque a Vercelli nei primissimi anni del Quattrocento da Roglerio, appartenente al collegio dei notai di Vercelli, e dalla novarese Franceschina Caccia; [...] parte derivano forse dalla formazione culturale e professionale dell’autore, che poté attingere all’area della conflittualità e della devianzasociale, in cui si trovò a operare come iudex, il patrimonio di elementi comici e, in modo meno rilevante ...
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Witkin, Joel-Peter
Massimo Arioli
Fotografo statunitense, nato a Brooklyn (New York) il 13 settembre 1939. Dopo gli studi di scultura alla Cooper Union School di New York ha conseguito (1976) il Master [...] in grado di generare nello spettatore.
Tema privilegiato da W. è sia la devianza naturale - le deformità fisiche, congenite o acquisite - sia la devianzasociale - quella delle immagini che hanno per tema la necrofilia o le pratiche sadomasochistiche ...
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socializzazione
Lucio Pagnoncelli
Imparare a convivere con gli altri
La socializzazione è il processo attraverso cui si apprendono le norme, gli obblighi, i valori, i modelli di comportamento imposti [...] , e in ogni società si hanno casi di individui più o meno devianti (devianzasociale) rispetto al sistema delle regole e dei valori condivisi.
Per difendersi dalle devianze ogni società, in ogni epoca, ha avuto sistemi di sanzioni, che nelle società ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] oggetto di valutazione morale o religiosa, come avveniva nella tragedia classica o nel romanzo gotico, ma diventa devianzasociale, violazione delle norme comuni nel conseguimento di uno scopo o di un valore universalmente riconosciuto (ad esempio ...
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Scienza greco-romana. Galeno
Mario Vegetti
Galeno
L'eccezione Galeno
Galeno rappresenta senza dubbio, e per molti motivi, un caso eccezionale nel panorama intellettuale e scientifico del II sec. d.C.; [...] contrapponeva con orgoglio il valore intellettuale e l'utilità sociale di professioni come quella dei medici, alla quale erano provvidenza all'opera nella Natura. Poiché malvagità e devianzasociale dipendevano da malattie cerebrali, il medico, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] in evidenza che il manicomio, come altre istituzioni, assolveva alla funzione politica di controllo delle forme di devianzasociale e di contestazione del potere (siamo appunto negli anni della contestazione studentesca e delle lotte sindacali più ...
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MEDEA, Eugenio
Giuseppe Armocida
– Nacque a Varese il 4 ott. 1873 da Tranquillo e Bice De Vincenti, sorella dello psichiatra Angelo e figlia di una sorella di Serafino Biffi, altro illustre psichiatra [...] e dispensari extraospedalieri, ritenuti indispensabili strumenti per la profilassi dei disturbi mentali e dei comportamenti di devianzasociale. Già titolare di un corso di clinica delle malattie nervose presso gli Istituti clinici di perfezionamento ...
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devianza
devïanza s. f. [der. di deviare]. – 1. Termine usato per indicare quei comportamenti che si allontanano da una norma o da un sistema di regole; in partic., in sociologia, la non conformità agli standard normativi del gruppo o sottogruppo...
criminogeno
criminògeno agg. [comp. di crimine e -geno; propr., «che genera il crimine»]. – Nel linguaggio sociologico, termine con cui si intende ricondurre fenomeni di patologia sociale (quali l’aumento della delinquenza, o più semplicemente...