BUONVISI, Giovanni (Giovanni da Lucca), beato
Ugolino Nicolini
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XIV e l'inizio del XV da Neri e fu fratello di Lorenzo. Gli interessi dell'azienda commerciale della [...] mentale, la sfiducia nella scienza e una generale tendenza pratica e antispeculativa, avvicinano questi Detti al contenuto della "Devotiomoderna". Parlando dell'amore di Dio, dice: "Chi ama Dio, sempre Dio opera in isso et quello che veramente ...
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SILVESTRO da Rossano
Giorgio Caravale
SILVESTRO da Rossano (al secolo Nicola di Adamo). – Nicola, figlio di Adamo di Franco e di Margherita Greca, nacque a Rossano Calabro (Cosenza) nel 1528.
Nel 1547 [...] spunti di meditazione per ciascun giorno della settimana, con un orientamento affettivo e una evidente influenza della devotiomoderna. L’autore analizza le «ragioni che ci inducono all’oratione [...] frequente sollecita et fervente», e riflette ...
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ANDROZI (Androzio), Fulvio
Alberto Merola
Nacque nel 1523 a Montecchio, l'odierna Treia, in provincia di Macerata. Studiò probabilmente a Camerino e conseguì il titolo di dottore in utroque iure. Vicario [...] sociali. Importante, nell'ambito della letteratura ascetica del tempo, è l'inserimento compiuto dall'A. dei motivi della devotiomoderna nella pratica devozionale della Compagnia di Gesù. Ed infatti i nomi più citati dall'A. sono Tommaso da Kempis ...
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GABRIELE da Perugia
Dario Busolini
Nacque a Perugia nella seconda metà del sec. XV, figlio di un non meglio definito Sante.
Francescano osservante, G. non è però citato in alcun repertorio del suo Ordine [...] tradizione francescana e dall'altro, come è stato messo in luce dalla Perini, della metodologia meditatoria della "devotiomoderna". Gli ideali del francescanesimo e gli autori francescani restano comunque gli ispiratori del lavoro di G. e anche ...
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FONTANA, Bartolomeo
Lucia Antonelli
Nacque a Venezia intorno al 1510 da Luigi, commerciante. Gran parte delle notizie sulla sua vita ci sono giunte grazie a un fascicolo conservato nell'archivio del [...] ; G. Alberici, Catalogo breve de gl'illustri et famosi scrittori venetiani, Bologna 1605, p. 14; M. Petrocchi, Una "devotio" moderna nel '400 italiano?..., Firenze 1961, pp. 81-100; P. Caucci von Saucken, Il cammino italiano a Compostella, Perugia ...
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Una delle tradizionali cinque parti del mondo. Appartiene al continente antico, è congiunta all'Eurasia mediante l'istmo di Suez, oggi attraversato artificialmente dal canale omonimo, ed è considerata [...] per l'oasi di Sīwa e di Gialo penetrò, primo europeo nei tempi moderni, nel Fezzān, quindi a traverso il Sahara per l'oasi di Bilma al , e più prossima a Cartagine, che, nonostante la devotio di Scipione, aveva cominciato a risorgere, prima per breve ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] riscontra negli scrittori classici e cristiani antichi (anche nell'ebraico moderno si usa per lo più il solo aggettivo); soltanto in forze armate era pur sempre costituito dalle milizie delle tribù, devote ai loro anziani più che al re e sempre pronte ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] in base al testo evangelico: Matteo, 5, 36-37), che distinguerebbe la devotio dei religiosi dalla religiosità del volgo dei laici. Ne viene corroborata la considerazione moderna della virtù come merito personale, e non fondato sullo stato sociale e ...
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SACRIFIZIO (da sacra facere "compiere l'azione sacra"; ted. Opfer)
Ambrogio BALLINI
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella sua più comprensiva accezione il sacrifizio è quell'atto religioso mediante [...] vero rito.
Già numerose allusioni della Bibbia, e modernamente i ritrovamenti degli scavi archeologici, hanno dimostrato che presso considerare come sacrifizio espiatorio e anche nei riti della devotio e della primavera sacra si deve vedere un avanzo ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] e XVI, in Id., Credenze, ideologie, libertinismi tra medioevo e età moderna, Bologna 1978, pp. 75-118.
34. Marin Sanudo, Le vite è nota a pochi soltanto, a coloro che testimoniano la devota e profonda adorazione dell'unico Dio. Ma la giustizia è ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...