Presso i Romani si diceva d. (devotio) l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per stornare un pericolo dalla comunità. Tipica è la devotio di Publio Decio Mure. Nell’età imperiale fu frequente la devotio pro salute principis, offerta agli dei della propria vita in cambio di quella dell’imperatore. Fu diffusa anche la devotio individuale, la pratica cioè di esercitare vendetta ...
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devozionismo
s. m. Ostentazione di devozione religiosa.
• Al termine della funzione, Franco Pizzolato, ha letto, a nome della comunità parrocchiale, una lettera intensa e vibrante [...] Poi, con pudore [...] , tra i due estremi ‒ essere un pulpito o un juke box ‒ lo vede scegliere né l’uno né l’altro, né devozionismo né commerciale puro. Lo sforzo, anzi la vera e propria fatica, è mantenere la propria identità dialogando alla pari con tutti. (Umberto ...
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bhaktì Nell’induismo, pratica religiosa fondamentale («devozione, amor di dio») che assicura la salvezza; ha le sue radici nella concentrazione mistica propria dell’ascetismo, ma è esente da ogni ardua [...] di un dio personale, cui ogni creatura può rivolgersi con amore. Nata e sviluppatasi soprattutto nell’ambito della devozione visnuitica, è praticata anche in altre correnti religiose induistiche, incentrate su una figura divina ben personalizzata. ...
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Titolo («Bibbia dei poveri») di un libro di devozione, che raccoglie immagini della vita di Gesù in relazione con quelle dell’Antico Testamento. Alle figure sono uniti versetti della Bibbia e qualche commento [...] in latino e in volgare. Numero e disposizione delle figure variano secondo i manoscritti, probabilmente derivati da un originale perduto opera di un benedettino bavarese del sec. 13°. Nella prima metà ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] . Barra, 2 voll., Pompei 2001: I, p. 159.
29 «Il Rosario e la nuova Pompei», 1915, 6, pp. 286-287.
30 A. Scottà, La devozione alla Madonna, cit., pp.155-187.
31 R. Morozzo della Rocca, La fede e la guerra, Roma 1980, p. 203.
32 Ibidem.
33 Così scrive ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nascita e sviluppo delle nuove forme di devozione
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La genesi delle immagini devozionali [...] la santa. L’effigie di Agnese presso la sua tomba in un assetto liturgico ne certifica la speciale dignità e sollecita la devozione dei fedeli. Quando sulla tomba di sant’Agnese viene eretta una vera e propria basilica, su patrocinio di papa Onorio I ...
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devotamente (divotamente)
Fernando Salsano
Come in talune accezioni dell'aggettivo ‛ devoto ', della devozione esprime particolarmente l'umiltà, in Pg VIII 13 ‛ Te lucis ante ' sì devotamente / le uscìo [...] di bocca, e più in Pd XXII 121 A voi divotamente ora sospira / l'anima mia ...
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Religione dei Giapponesi, che la chiamano shintō («la via degli dei») come opposta a butsudü («la via del Buddha»). È un animismo o politeismo naturale, cui in un momento successivo, sotto l’influsso del [...] divinità del sovrano. Secondo stime ufficiali, i fedeli dello s. sono circa 120 milioni, ma si deve tener presente che, per la sua stessa natura, la devozione allo s. non esclude l’appartenenza ad altre religioni come il buddhismo o il cristianesimo. ...
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fanatismo
Stefano De Luca
Esaltazione cieca e pericolosa
Per fanatismo si intende la devozione incondizionata a una qualsiasi idea o concezione. Il fanatico è una sorta di 'esaltato', completamente [...] ufficiale, e allontanarsi dalle sue verità significava compiere un reato, per il quale si veniva perseguiti. Il fanatismo ‒ come devozione cieca a un insieme di idee, che implica l'uso della violenza per la loro affermazione ‒ era stato insomma sino ...
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Figlio di Gerone II di Siracusa, da questo associato al trono; noto per la sua devozione al padre, col tempo si sarebbe allontanato, secondo Livio, dalla politica filoromana di quello; morì prima del padre, [...] nel 216-215 a. C., più che cinquantenne ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...