SEGNERI, Paolo
Marco Leone
– Primogenito di diciotto figli, nacque a Nettuno (Roma) il 21 marzo 1624, da Francesco, discendente da una famiglia aristocratica di Firenze, e da Vittoria Bianchi, originaria [...] di Roma.
Cresciuto in un ambiente di fervida devozione, entrò il 1° dicembre 1637 nel noviziato della Compagnia di Gesù a S. Andrea del Quirinale, in Roma, dove trascorse un biennio sotto la guida di padre Giampaolo Oliva, futuro generale dell’Ordine ...
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BORGIA, Luigi Oreste
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 28 marzo 1840, da Paolo, negoziante, e Giovanna Fangelli. Fin da bambino dimostrò una spiccata vocazione religiosa, cosicché, nel dicembre 1855, [...] entrò nel seminario romano. Attraverso crescenti prove di devozione, in particolare verso il culto mariano, e severe pratiche di penitenza nella vita di seminario, pervenne nel 1863 all'ordinazione sacerdotale, celebrando il 5 aprile, giorno di ...
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Nacque a Digione il 30 giugno 1396, da Giovanni Senzapaura e da Margherita di Baviera. Intelligente, colto, laborioso, dotato di un senso politico molto fine, amava il fasto e la sua devozione non lo salvava [...] dagli eccessi della tavola e della carne. Durante la vita di suo padre, quando egli aveva il titolo di conte di Charolais, aveva governato la Fiandra e l'Artois. Sposato nel 1409 a Michela di Francia, ...
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Poeta turco (presso Baghdād 1495 - Baghdād 1556), è considerato il maggiore autore classico ottomano, pur essendo legato alla letteratura turca azerī. Nato in Iraq, vide la conquista di Baghdād da parte [...] di Sulaimān il Magnifico (1534) e a questo sultano offrì la sua devozione pur avendo, in gioventù, espresso fedeltà allo scià alide Ismā‛īl, il grande rivale degli Ottomani. Passò tutta la vita nel territorio di Baghdād e lì morì di peste, senza mai ...
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CALEPIO (Caleppio), Pietro
Carlo Capra
Discendente dell'antica famiglia comitale, nacque a Bergamo nel 1762. Nulla sappiamo dei suoi studi ("uomo più zelante che dotto" lo chiamerà il Valeriani), né [...] della sua formazione in un ambiente provinciale la cui tradizionale devozione al governo veneto cominciava ad essere incrinata dal malcontento per le difficoltà, economiche e gli eccessivi gravami fiscali e, negli strati superiori della società, ...
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Oggetto inanimato al quale viene attribuito un potere magico o spirituale. Il vocabolo, adottato nel 16° sec. dai navigatori portoghesi (feitiço) per designare gli idoli e gli amuleti che comparivano nelle [...] pratiche cultuali di popoli indigeni africani, fu esteso successivamente alle reliquie sacre della devozione popolare e, più in generale, a qualsiasi oggetto ritenuto immagine, ricettacolo di una forza invisibile sovrumana.
Nella psicanalisi è ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] e distinto, ed avrà poi sviluppi ulteriori a mano a mano che si svolgerà in forme sempre più varie la devozione fondamentale, che è quella verso Gesù Cristo (v.).
Dal principio del sec. IV nuove circostanze contribuiscono a intensificare e ampliare ...
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Pittore veneziano. Nacque nel 1549, morì intorno al 1603 (non nel 1605, come vuole il Ridolfi). Giunse all'arte, per consiglio del Vittoria, dopo aver fatto il notaio, e vi si distinse, fra i manieristi, [...] per una certa devozione a Tiziano. È certo erroneo che sia stato discepolo del Malombra, di cui fu solo compagno. Nel 1597 è inscritto nei libri della Fraglia dei pittori, dove figura sino al 1600; ma nel 1579 lasciò la patria per seguire Rodolfo II ...
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Le scuole
Patricia Fortini Brown
Le "scuole"
Nella relazione inviata nel 1497 al duca di Milano sulle istituzioni caritative, l'ambasciatore milanese Battista Sfondrato dichiarava che le Scuole grandi [...] campane dei campanili per tre o quattro ore dopo la morte per peste di un confratello non doveva più suscitare nei vivi la devozione di un tempo, visto che il consiglio dei dieci ne limitò la durata a un massimo di mezz'ora adducendo a motivo il ...
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PIO da Pietrelcina, santo
Sergio Luzzatto
PIO da Pietrelcina (Francesco Forgione), santo. – Nacque a Pietrelcina, in provincia di Benevento, il 25 maggio 1887, quarto di otto figli. Il padre Grazio [...] la stragrande moltitudine» (Malatesta, 2002, pp. 50 s.).
Trent’anni più tardi − alla svolta del terzo millennio − sia la devozione personale di papa Giovanni Paolo II per il frate cappuccino, sia l’inclusiva politica della santità perseguita dal papa ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...