CAPERANO, Alessandro
Claudio Mutini
Nacque tra il 1480 e il 1490 a Faenza, figlio di Melchiorre notaio e di certa Cassandra, che risulta ancora in vita nel 1512. Imparentato con la famiglia Sassatelli [...] proprio passato gli accenti più veementi del pentimento e del rifugio nella fede. Sotto questo aspetto le rime di devozione non costituiscono un risvolto letterario dell'ultima parte di questo canzoniere, ma sono in qualche modo implicite in tutta ...
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VICENTE, Gil
Mario Pelaez
Poeta e drammaturgo portoghese, vissuto fra il secolo XV e il XVI: della sua vita si sa assai poco, ché di personaggi con tal nome, contemporanei al poeta, se ne conoscono [...] da cui pare che Lope de Vega traesse ispirazione per il suo Viaje del alma. Insieme con questi drammi di "devozione" come sono classificati nella prima edizione, il V. ne componeva altri detti commedie, tragicommedie e farse, sebbene in genere, come ...
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Gli Actus Silvestri tra Oriente e Occidente
Storia e diffusione di una leggenda costantiniana
Tessa Canella
Con il titolo di Actus Silvestri è stata tramandata nei più antichi manoscritti una delle [...] un’identità ‘debole’ a un testo presunto originario, e di un’identità ‘forte’ a ciascuna riscrittura» (ivi, p. 808).
20 «La devozione verso Dio, adorato e venerato dall’uomo con l’anima e con sentimento sincero, deve essere spontanea. Anche in questo ...
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GARGALLO, Tommaso, marchese di Castel Lentini
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Siracusa il 25 sett. 1760 da Filippo, barone del Priolo e dal 1794 marchese di Castel Lentini, e da Isabella Montalto. Affidato [...] agli ambienti di corte il G., che nel 1788 aveva sposato una patrizia monegasca, Lucia Grimaldi; col tempo la devozione alla dinastia sarebbe rimasta, mentre si sarebbe attenuata fin quasi a sparire l'adesione alla politica siciliana dei Borboni, dal ...
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AQUINO, Carlo d'
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Napoli nel 1654 da Bartolomeo , principe di Caramanico, e da Barbara Stampa, milanese, dei marchesi di Soncino. A quindici anni vestì l'abito della Compagnia [...] di questa produzione retorico-umanistica di stampo nettamente gesuitico, va ricondotta anche, per essere spiegata e ridimensionata, la devozione del padre d'A. verso Dante. Fin dal primo accostamento alle versioni latine di Dante, che egli attuò ...
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ENRICO da Prato (Hylas o Ila Enrico)
Raffaella Zaccaria
Nacque a Prato probabilmente agli inizi del sec. XV. Scarsissime sono le notizie riguardanti la sua giovinezza e formazione culturale che, peraltro, [...] cause accidentali, ma anche che, legato al marchese di Ferrara da una profonda riconoscenza e da sentimenti di grande devozione, avesse deciso di vendicarne lui stesso l'uccisione, ripagando Filippo Maria della stessa moneta. La richiesta di aiuto di ...
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DEL PECORA, Iacopo (Iacopo da Montepulciano)
Liana Cellerino
Nato forse tra il 1340 e il 1350 da Bertoldo Novello, apparteneva alla nobile e potente famiglia dei Del Pecora di Montepulciano, detta anche [...] fama di fuore": così Stefano Finiguerri detto lo Za, in un luogo della sua Buca. Nel 1399, infatti, il D. aderì con devozione al moto spirituale dei bianchi, e compose in tale occasione le sei laude che si conoscono di lui. Fu questo il momento del ...
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epigramma
Emanuele Lelli
Pochi versi per fulminare il lettore
Iscrizione originariamente destinata alle lapidi, l'epigramma diventa nell'antica Grecia un vero e proprio genere letterario in cui si cimentano [...] sullo stesso tema trattato da altri.
I contenuti privilegiati sono l'amore e la riflessione sulla morte, la devozione religiosa e la descrizione della natura. Non mancano, però, altri motivi legati ancora a una funzione pratica dell'epigramma ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] formalismi rituali, altrettanto decisa quanto quella che pronuncerà Lutero: folle è chi crede che certi segni esteriori di devozione siano sufficienti a conquistare il Paradiso, o che basti gettare una monetina in un piatto per purificarsi di tutti ...
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Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] , metteva in atto un processo di industrializzazione. L’arte era considerata un ornamento, piuttosto che l’espressione della devozione civile e religiosa dei cittadini, e l’artista acquistò una autonomia di invenzione mai raggiunta prima. L’opera d ...
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devozione
devozióne (o divozióne) s. f. [dal lat. devotio -onis, propr. «voto, sacrificio», der. di devovere, part. pass. devotus: v. devoto]. – 1. Nell’antica Roma, l’offerta agli dei di persone o cose determinate, come vittime, per allontanare...
devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: tutta quella sponda Coprìr le invitte...