PALLADIO, Blosio
Stefano Benedetti
PALLADIO, Blosio. – Nacque probabilmente a Roma da famiglia originaria di Collevecchio, in Sabina, in una data imprecisata anteriore al 1476.
Fonte unica per le scarne [...] . di Collevecchio in Sabina nella Roma tra Giulio II e Giulio III, a cura di E. Bentivoglio, Collevecchio in Sabina 1990; M. Dewar, B. P. and the Silvae of Statius, in Res Publica Literarum, XIII (1990), pp. 59-64; Id., Encomium of Agostino Chigi and ...
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Chimica quantistica
Frank Jensen
La materia è costituita da nuclei atomici e da elettroni che interagendo formano gli atomi e le molecole, i quali a loro volta danno origine alla materia inorganica, [...] di risultati sperimentali. I più noti sono stati sviluppati da un gruppo di ricerca che fa capo a Michael J.S. Dewar e sono conosciuti con gli acronimi MNDO, AM1 e PM3.
Gerarchia dei modelli teorici
È possibile illustrare gli aspetti peculiari della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Apparati sperimentali
Per F. Dahl
Apparati sperimentali
I più importanti 'apparati sperimentali' sviluppati nel periodo 1920-1945 sono stati gli [...] criogenica dotati di apparecchi per la liquefazione dell'azoto, dell'idrogeno e dell'elio e di speciali contenitori (vasi Dewar) a Toronto, Berlino, Breslavia, Kharkov, Oxford e Berkeley. Questi nuovi laboratori permisero la scoperta di molti altri ...
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Vedi VILLA dell'anno: 1966 - 1973
VILLA (v. vol. vii, p. 1166-1172)
D. Scagliarini
E. Salza Prina Ricotti
Red.
D. Scagliarini
E. Salza Prina Ricotti
Nell'ambito delle ricerche recenti, i risultati [...] , Einöd-Saar 1968; H. Wrede, Die spätantike Hermengalerie von Welschbilling, Berlino 1972. - Gran Bretagna: H. S. L. Dewar, Geological siting of some Durotrigian and Roman-British Farms, Proceeding of the Dorset Natural History and Archaeol. Society ...
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MAGNETISMO
Giovanni GIORGI
Mario TENANI
Eugenio MODENA
Emilio SERVADIO
. Con la denominazione di magnetici si denota un gruppo di fenomeni che ora si sa essere tutt'uno con fenomeni elettrici [...] 1851), di A. von Ettingshausen (1882), di A. Rowland, dei fratelli J. ed E. Hopkinson, di J. A. Ewing, di J. Dewar e altri. In vista di ciò che interessa la fisica pura, una serie completa d'investigazioni, a temperature variabili fra 25° e 1360°, fu ...
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Chimica computazionale
Sergio Carrà
sommario: 1. Introduzione. 2. Presupposti teorici. 3. Stati e orbitali atomici. 4. Spin-orbitali, antisimmetria e legame chimico. 5. Il modello di Hartree-Fock del [...] di alcune sue versioni approssimate, dovute in gran parte agli sforzi di Pople, Robert Parr, Michael S. Dewar e dei loro collaboratori. Una tecnica comunemente utilizzata consiste nell'ignorare gli elettroni interni degli atomi tenendo conto ...
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Fotochimica
KKurt Schaffner e Paul Margaretha
di Kurt Schaffner e Paul Margaretha
Fotochimica
Sommario: 1. Introduzione. 2. La fotochimica nel XIX secolo. 3. Il XX secolo: sviluppo, conquiste e future [...] ottica, completa il dispositivo.
L'irraggiamento a basse temperature richiede l'uso di celle munite di un sistema a vaso di Dewar per l'isolamento termico. A seconda della temperatura a cui si lavora e delle altre condizioni, il disegno di tale cella ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica in mostra
Robert G.W. Anderson
La chimica in mostra
Nel corso dell'Ottocento, la chimica divenne molto più accessibile al vasto pubblico di quanto non lo fosse stata [...] , John A. R. Newlands, John Percy, Lyon Playfair, James S. Muspratt, Edward Frankland, Henry E. Armstrong, William Crookes, James Dewar, William Odling, William H. Perkin, William Ramsay, Henry E. Roscoe e Thomas E. Thorpe. Il secondo elenco, invece ...
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MOTORE (XXIII, p. 952; App. II, 11, p. 358; III, 11, p. 164)
Mario Medici
Mario Medici
Carmelo Caputo - Massimo Feola
Mario Carafa
Sono stati raccolti sotto questo esponente anche gli aggiornamenti [...] e pertanto tutto il sistema rotorico è tenuto a bassissima temperatura e isolato termicamente da un gigantesco dewar.
Per impedire che il campo magnetico generato dall'avvolgimento in corrente alternata statorico possa influenzare le proprietà ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] e da un'ancora poco conosciuta componente diffusa tra le galassie. L'ISO è pertanto racchiuso in un grande contenitore dewar riempito di 2300 litri di He superfluido che raffredda telescopio e strumentazione a circa 2 K. Si prevedeva che questa ...
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dewar
〈di̯ùuë〉 s. ingl. [dal nome del fisico e chimico scozz. J. Dewar (1842-1923)], usato in ital. al masch. – In fisica, nome dato a recipienti, detti anche vasi di D., di varie forme e dimensioni, atti a creare con buona approssimazione...
thermos
thèrmos 〈tèrmos〉 s. m. [dal gr. ϑερμός «caldo», in origine nome brevettato ingl. (1907)]. – Recipiente termoisolante (nell’uso ital. anche tèrmos e raram. tèrmo), di caratteristiche analoghe ai vasi di Dewar (v. dewar), costituito...