Conformità o equivalenza tra più parti, termini, elementi.
Biologia
Concetto che esprime il rapporto fra organi o strutture morfologiche propri di categorie tassonomiche diverse (fig. 1), ma aventi la [...] sviluppato con H. Cartan, S. Eilenberg, J. Léray, G. Hochschild, J.-L. Koszul e altri, anche come disciplina autonoma. Fu lo studio di certi spazi topologici (W. Hurewicz, 1935) a porre la questione di esprimere la dipendenza dei loro gruppi d’o. dal ...
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Astronomia
La sequenza principale è la fascia o regione in cui, nel diagramma di Hertzsprung-Russell, che lega il tipo spettrale alla luminosità di un astro, viene a essere compresa la maggior parte delle [...] sviluppata da A. Maxam e W. Gilbert, utilizza specifiche reazioni chimiche per creare gruppi di frammenti di dimensioni crescenti, che terminano con uno specifico nucleotide all’estremità 3′: adenina (A), citosina (C), guanina (G), timina (T) e sono ...
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(IX, p. 666; App. II, i, p. 550; V, i, p. 546)
La fine del 20° sec. registra un netto progresso nella conoscenza dei meccanismi molecolari alla base delle più diverse funzioni delle cellule. La ricerca [...] . non ha portato al raggiungimento di dimensioni adeguate, il ciclo può fermarsi in G₁; se il materiale genetico è stato 1994³ (trad. it. Bologna 1984, 1995³).
D.M. Glover, C. Gonzalez, J.W. Raff, Il centrosoma, in Le Scienze, 1993, 300, pp. 38-44.
A. ...
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VITAMINE (XXXV, p. 462; App. II, 11, p. 1116)
Noris SILIPRANDI
Generalità. - Le più recenti conoscenze sulle v. ne hanno reso la definizione più concisa e significativa: "catalizzatori esogeni necessarî [...] di questi acidi di prevenire il deposito di colesterina nelle arterie. Pur sussistendo tale incertezza, essi vengono usati nella terapia, o meglio nella profilassi, dell'arteriosclerosi.
Bibl.: W ; G. Quagliariello, Chimica biologica, Milano 1959; G. ...
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RIPRODUZIONE
Giovanni Chieffi
(XXIX, p. 398; App. III, II, p. 614; IV, III, p. 223)
Negli anni Settanta le conquiste della genetica avevano polarizzato l'attenzione soprattutto sugli aspetti molecolari [...] .W. Schwabe, Physiology of development and reproduction, in Plant physiology, a cura di F.C. Steward, 6A, New York 1971, p. 233; R.J. Reiter, in Endocrinology, 92 (1973), p. 423; G.A. Lincoln, R.V. Short, in Rec. Progr. Horm. res., 36 (1980), p. 2; S ...
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Uomo
Alberto Piazza
(XXXIV, p. 748; App. V, v, p. 661; v. anche paleoantropologia, XXVI, p. 1; App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720)
L'evoluzione umana
Il fattore che ha maggiormente [...] Oriente di resti fossili di uomini anatomicamente moderni datati a più di 90.000 evolution, in Population, 1980, 4, pp. 1-13.
W. Bray, Early agriculture in the Americas, in The Cambridge 331, pp. 614-16.
R.G. Klein, The human career: human ...
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(App. II, I, p. 407; IV, I, p. 281)
Nell'ultimo decennio, si sono andate precisando sempre meglio le caratteristiche della b., come disciplina scientifica che, da un lato, si distingue per problemi e per [...] dovremmo esaminare l'evoluzione fisica alla g-esima generazione di un numero N di popolazioni, discendenti tutte da capostipiti struttura e funzionalità molecolare di singoli organismi (v. biologia molecolare, in questa App.).
Bibl.: W. Hoppe e altri, ...
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. La c. è una branca della genetica, che mette in relazione i dati citologici, ricavati dall'osservazione diretta dei cromosomi, con i dati genetici, ottenuti dallo studio della manifestazione e trasmissione [...] enzimatica). La successione delle bande (G, E o R, secondo il tipo di trattamento) è anche in questo and Chromosomes, New York 1970; F. W. Stahl, Il meccanismo dell'eredità, Bologna 1972; C. P. Swanson, T. Merz, W. J. Young, Citogenetica, ivi 1973; ...
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Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] qualche anno fa (1995) la pubblicazione di un lavoro, nel quale W. Gehring e collaboratori riuscivano a fare produrre dell'ovocita, dove stimola l'attivazione di una proteina G, la quale provoca una cascata di eventi che culminano con l'attivazione ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] e 10 volte inferiore che in Francia. Il numero di casi di variante MCJ nel Regno Unito ha avuto un picco nel 2003, 100, 10, pp. 6093-97.
G. Zanusso, S. Ferrari, F. Cardone et 5, pp. 594-98.
A.H. Peden, M.W. Head, D.L. Ritchie et al., Preclinical vCJD ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...