L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] di apocope vocalica, invece, la caduta della vocale o della sillaba finale di parola avviene o per troncamento in diacronia (producendo forme ossitone come libertà, città e virtù derivate dalle forme parossitone libertade, cittade e virtude) o per ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] Glottologico Italiano» 91, pp. 67-105.
Simone, Raffaele (2008), Coefficienti verbali nei nomi, in Categorie del verbo. Diacronia, teoria, tipologia. Atti del XXXI convegno della Società Italiana di Glottologia (Pisa, 26-28 ottobre 2006), a cura di ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] siano state costantemente impiegate, con intento descrittivo, nell’interpretazione e nello studio di fenomeni linguistici, in diacronia come in sincronia, o in campo dialettologico. La trascrizione fonetica si è presto rivelata indispensabile anche ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di un lessema (➔ formazione delle parole; ➔ morfologia).
I suffissi sono il tipo di affisso più usato nelle lingue. La lingua italiana utilizza i suffissi sia per formare parole nuove (suffissi derivazionali) ...
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I nomi deaggettivali, cioè derivati da aggettivi, sono anche detti nomi di qualità (per es., grandezza, verità, allegria). Essi non si differenziano nel significato dagli aggettivi da cui derivano, se [...] formare nomi a partire da aggettivi terminanti con elementi formativi di origine greca (analogia, antropofagia, autonomia, diacronia, dicromia, idrofobia, monocefalia, omografia; ➔ elementi formativi).
Abbiamo anche termini in -za derivati da parole ...
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L’assimilazione è il fenomeno per il quale un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) assume in tutto o in parte i tratti di un altro suono vicino (o di altri suoni vicini). Si tratta, quindi, della [...] stabilire percettivamente dove finisca un suono e dove cominci l’altro.
L’assimilazione, oggetto di studio della linguistica diacronica sin dai suoi esordi, è stata vista soprattutto come uno dei meccanismi attivi nel mutamento fonetico e fonologico ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] eco / ecco, cade / cadde, ecc.).
Ampio è tuttavia il ventaglio di diversificazione geolinguistica che coinvolge questi suoni. In diacronia, le occlusive sorde latine intervocaliche si sono sonorizzate in una vasta area del territorio italiano il cui ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] divenne in un primo momento *guagīna e in seguito, per effetto di sincope di [g], in italiano guaina.
Nei verbi, in diacronia, si è conosciuta una oscillazione: ad es. oggi è di uso più corrente la forma morirò rispetto a quella sincopata morrò ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] identica alla adposizione (o alla marca di caso) con valore comitativo (cioè di compagnia). Inoltre, in diacronia, il passaggio dal valore comitativo a quello di pura congiunzione costituisce un percorso di ➔ grammaticalizzazione ampiamente attestato ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] viene annullata: [voˈljaːmo] per vogliamo e voliamo e [liˈtaːlja] per l’Italia e li taglia.
In diacronia, la rappresentazione grafica di [ʎ] presenta numerosi allografi. La forma più antica, di derivazione latina, sembra essere ‹li›: voliamo, filio ...
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diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...