Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] eco / ecco, cade / cadde, ecc.).
Ampio è tuttavia il ventaglio di diversificazione geolinguistica che coinvolge questi suoni. In diacronia, le occlusive sorde latine intervocaliche si sono sonorizzate in una vasta area del territorio italiano il cui ...
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Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, oppure specificano l’ambito o il grado in cui una determinata proprietà si applica:
(1) ha confessato spontaneamente
(2) parlar chiaro [o bene o male]
(3) un libro particolarmente bello
(4) politicamente ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] divenne in un primo momento *guagīna e in seguito, per effetto di sincope di [g], in italiano guaina.
Nei verbi, in diacronia, si è conosciuta una oscillazione: ad es. oggi è di uso più corrente la forma morirò rispetto a quella sincopata morrò ...
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Linguista (Ginevra 1857 - Vufflens 1913). Nipote di Nicolas-Théodore, pronipote di Horace-Benedict, in un ambiente di fine e antica cultura S. sviluppò un'intelligenza precoce, spesso applicata a fatti [...] tre grandi compiti della linguistica: 1. fare la storia interna ed esterna e la descrizione, sincronica, ma anche diacronica, sociologica e storico-culturale, del maggior numero possibile di lingue; 2. cercare le forze universali che operano in ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] solo in riferimento alla semantica dei linguisti) la materia della disciplina è data soprattutto dai fenomeni di natura evolutiva, diacronica. Tra logici e filosofi, l'accezione b) si è venuta in parte dilatando ad abbracciare in generale tutti i ...
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Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] necessario attribuire maggiore o minore importanza a un certo fenomeno. Il problema viene spesso risolto in prospettiva diacronica: quanto più un’isoglossa pare antica e radicata, tanto più essa dovrebbe costituire un confine linguistico oggettivo ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] e) aggettivo, ellittico e sostantivato (bresciano «tipo di pane», savoiardo, caprese, lambrusco, certosino, clementino; in diacronia si procede dall’espressione melanzana alla parmigiana alla forma ellittica parmigiana);
(f) nome o aggettivo semplice ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] identica alla adposizione (o alla marca di caso) con valore comitativo (cioè di compagnia). Inoltre, in diacronia, il passaggio dal valore comitativo a quello di pura congiunzione costituisce un percorso di ➔ grammaticalizzazione ampiamente attestato ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] viene annullata: [voˈljaːmo] per vogliamo e voliamo e [liˈtaːlja] per l’Italia e li taglia.
In diacronia, la rappresentazione grafica di [ʎ] presenta numerosi allografi. La forma più antica, di derivazione latina, sembra essere ‹li›: voliamo, filio ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] l’italiano standard non dispone di forme grammaticalizzate (è il caso, ad es., dell’uso regionale di già).
In diacronia (cfr. Marazzini 1992), forme di italiano scritto modellate dal sostrato dialettale piemontese si riscontrano già nel XV secolo ...
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diacronia
diacronìa s. f. [comp. di dia- «attraverso» e gr. χρόνος «tempo», coniato sul modello di sincronia]. – Termine introdotto nella linguistica dal glottologo svizzero F. de Saussure (1857-1913), in contrapp. a sincronia, per indicare...
diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, grammaticale, lessicale, il complesso...