Economista italiano (Torino 1906 - Milano 1974); prof. (dal 1939) nelle univ. di Palermo, Ferrara, Parma, Pavia e Milano (dal 1964); socio naz. dei Lincei (1965). Opere principali: Questioni monetarie [...] economico (1958; 2a ed., 2 voll., 1966-72); III, La funzione del consumo (1958; 2a ed. 1970); IV, Diagnosi, previsioni, politiche congiunturali in Italia (2 voll., 1960-61); V, La programmazione globale in Italia (1962); La programmazione economica ...
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MICOSI (dal gr. μύκης "fungo")
Giuseppe BOLOGNESI
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Mario TRUFFI
Nome dato da R. Virchow (1856) a un importante gruppo di affezioni prodotte da funghi (esclusi i batterî). Questi vegetali inferiori, [...] quali riguardano cioè casi nei quali o non si ebbe alcun reperto di funghi, ma i cui caratteri clinici facevano porre diagnosi assai probabile di granulomi di origine micotica, o, se un reperto micetico diedero a osservare, non fu per altro raggiunta ...
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Medico inglese, nato a Long-Benton, presso Newcastle-on-Tyne nel 1793, morto a Brighton nel 1860. Divenne professore di materia medica a Londra nel 1827: fu successivamente professore di medicina pratica [...] in cui i sintomi non hanno tempo di svilupparsi, si passa a forme protratte, che durano mesi ed anni. La morte è fatale ed avviene in coma e delirio. La diagnosi è aiutata particolarmente dalla melanodermia. La cura opoterapica è scarsa di risultati. ...
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TROISIER, Charles-Èmile
Agostino Palmerini
Istopatologo e clinico, nato a Savigny nel 1844, morto nel 1919. Studiò a Parigi dove nel 1869 fu interno, nel 1879 medico degli ospedali e nel 1880 agrégé.
I [...] A questo sintoma, specialmente prima dell'era radiologica della semeiotica gastrica, s'era dato molta importanza per la diagnosi di cancro dello stomaco. In realtà è un reperto relativamente raro; perché si manifesti è necessario che l'infiltrazione ...
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sanitometro
Strumento di valutazione utilizzato per differenziare il livello di partecipazione del cittadino al pagamento delle prestazioni sanitarie, introdotto con il d. legisl. 124/1998. Esso distingue [...] (art.1, 5° co) escluse dalla partecipazione al costo (medicina di base, assistenza ospedaliera, programmi di diagnosi precoce e prevenzione, tutela della maternità, prevenzione AIDS, promozione donazione organi, sangue e tessuti, tutela dei soggetti ...
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ulcera In patologia umana e in veterinaria, soluzione di continuo, di forma rotondeggiante od ovalare, dei tegumenti e dei tessuti di rivestimento delle cavità interne, che interessa anche il tessuto connettivo [...] che per il diverso momento di insorgenza del dolore, per la sede epigastrica della dolorabilità alla palpazione. La diagnosi differenziale delle due localizzazioni ulcerose non è possibile con certezza se non con l’esame esofagogastroduodenoscopico e ...
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Malattia ereditaria, che colpisce quasi esclusivamente gli individui di sesso maschile della specie umana, ai quali viene trasmessa dalle femmine, che possono essere portatrici della malattia, senza essere [...] i 30 o 40 anni. Il tempo di emorragia, la retrazione del coagulo e il numero delle piastrine sono normali. La diagnosi differenziale dell’ e. A ( e. classica), che è dovuta alla carenza del fattore VIII della coagulazione, consente di distinguerla da ...
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LIMAN, Karl
Giangiacomo Perrando
Medico legale, nato il 16 febbraio 1818 a Berlino, ivi morto il 22 novembre 1891. Studiò a Bonn, Heidelberg, Halle, Berlino, dove si laureò nel 1842; nel 1862 ottenne [...] 82) lo rifece, aggiornandolo con modernità d'intenti. Importanti, inoltre, sono i suoi studî sulle alienazioni mentali e sulla diagnosi del sangue. Organizzò l'insegnamento oggettivo e sperimentale nell'Istituto medico legale della Charité a Berlino. ...
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otoemissione
Suono emesso dalla coclea in presenza di stimolazione sonora esterna. Ha intensità bassa ( 0,6÷5 kHz) e rilevabile con speciali apparecchiature. Generate dall’attività contrattile delle [...] e non è necessariamente espressione di una danno irreversibile. Nell’adulto le o. sono utilizzate nella diagnosi degli acufeni o di disturbi del labirinto senza apparente perdita uditiva, consentendo di individuare precocemente eventuali alterazioni ...
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campylobatteriosi
Malattia batterica gastrointestinale causata da Campylobacter. È una delle infezioni gastrointestinali più diffuse a livello mondiale e in alcune aree geografiche è stata dimostrata [...] ). Dal momento che non sono note le caratteristiche cliniche specifiche, la c. è difficile da distinguere da altre malattie gastrointestinali. Una diagnosi definitiva si effettua attraverso l’analisi microbiologica di campioni clinici delle feci. ...
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diagnosi
dïàgnoṡi s. f. [dal gr. διάγνωσις, dal tema di διαγιγνώσκω «riconoscere attraverso»]. – 1. In medicina, giudizio clinico che consiste nel riconoscere una condizione morbosa in base all’esame clinico del malato, e alle ricerche di...
diagnostico
diagnòstico agg. e s. m. [dal gr. διαγνωστικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Della diagnosi, relativo alla diagnosi: esame d.; ricerche, indagini, prove d.; prodotto, preparato d. (o assol. diagnostico s. m.), ogni composto chimico, ed...