La regionalità nella lessicografia italiana
Carla Marello
Salvatore Claudio Sgroi
Cenni storici
Dall’Ottocento in poi il dizionario monolingue della lingua nazionale in Europa ha rivestito, almeno [...] ’attestazione di una voce dialettale che è all’origine della voce regionale italiana. Si aggiunga che a volte il passaggio da dialetto a varietà regionale d’italiano comporta cambiamenti di senso, quindi anche se è la stessa parola dal punto di vista ...
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Linguista italiano (Bozzolo 1845 - ivi 1882), prof. nell'Ist. di studî sup. di Firenze. Al Saggio sulla storia della lingua e dei dialetti d'Italia (1872) e alle Osservazioni sul vocalismo italiano (1875) [...] seguirono le due opere principali: Studi di etimologia italiana e romanza (1878) e Le origini della lingua poetica italiana (1880) ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] considerano invece a sé stante quest’ultimo gruppo (Grassi, Sobrero & Telmon 2003: 70). L’area mediana comprende i dialetti delle Marche centrali e meridionali (con esclusione della Valle del Tronto), dell’Umbria centro-orientale, del Lazio a est ...
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Termine usato dalla critica letteraria per indicare un tipo di scrittura che ricorre liberamente a realtà linguistiche periferiche e irregolari, attingendo ai dialetti, alle lingue straniere, ai gerghi, [...] ai diversi linguaggi tecnici e settoriali, non riprodotti mimeticamente, ma ricreati dagli scrittori con invenzioni personali; presente con intensità diversa in quasi tutti i momenti della letteratura ...
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Scrittore finlandese (Hattula 1787 - Viipuri 1855). Girò, come altri patrioti, per le campagne, dando lezioni private, e imparò così a conoscere i dialetti e i costumi del popolo. Pubblicò canti patriottici, [...] libri per bambini, poesie umoristiche, raccolte di proverbî; propugnò l'uso del finlandese come lingua ufficiale e introdusse riforme ortografiche. La sua opera, che appare oggi modesta e sorpassata, ebbe ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] con cui si indica l’aggiunta di una vocale o di una sillaba in fine di parola: aman(t) > amano, sī(c) > dialetti centro-meridionali sine «sì».
Rientrano nei fenomeni generali anche la metatesi, con cui si intende il cambio di posto subito da un ...
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Italia mediana è l’appellativo, suggerito da Bruno Migliorini negli anni Cinquanta (Migliorini 1963: 177; e cfr. Pellegrini 1977: 30-31), per il territorio che comprende tutta l’area orientale e centro-meridionale [...] di Guascogna e il re di Cipro. Novella di Giovanni Boccaccio (Dec. I, 9) tradotta nei parlari del Lazio (1930), in I dialetti di Roma e del Lazio. Studi e documenti pubblicati in memoria di Ernesto Monaci sotto il patrocinio del comune di Roma, Roma ...
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Erudito (Magna Soprana, Capo Corso, 1835 - Laerru, Sassari, 1902); scrisse di letteratura, politica, diritto; ma l'opera più nota è il Vocabolario dei dialetti, geografia e costumi della Corsica (post., [...] 1915) ...
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Bizantinista tedesco (Berlino 1869 - Lipsia 1935). Allievo di K. Krumbacher, fu prof. all'università di Lipsia dal 1922 al 1935. Si occupò di dialetti neogreci e di tradizioni culturali e popolari dell'Asia [...] Minore e della penisola balcanica. Opere principali: Geschichte der byzantinischen und neugriechischen Literatur, 1909; Das Griechentum Kleinasiens, 1917; Neugriechische Lyriker, 1927 ...
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Linguista italiano (Trento 1882 - Empoli 1977); prof. di glottologia (1925-32) all'università di Firenze. Ha dedicato numerosi saggi allo studio di diversi dialetti italiani, del latino volgare, dell'etrusco, [...] dell'ellenismo nell'Italia meridionale, del sostrato mediterraneo, raccolti nel volume Sostrati e parastrati nell'Italia antica (1959). È autore di una Fonetica generale (1938) e di numerosi studî che ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...