Slavista (Ragusa, Dalmazia, 1860 - Firenze 1942); prof. di filologia slava nell'univ. di Vienna (1904-19), si trasferì a Zagabria, quindi (1928) a Firenze. Oltre a descrizioni dei principali dialetti croati [...] Mundarten, 1900), fornì contributi su varî aspetti (numismatica, teatro, ecc.) della storia ragusea. Studiò anche il dialetto delle colonie croate del Molise (Die serbokroatischen Kolonien Süditaliens, 1911). Importanti le sue edizioni critiche di ...
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(o pehlevi) La fase media dello sviluppo storico del gruppo linguistico iranico e la letteratura, religiosa e profana, redatta in tale lingua e scrittura. Il p., costituito da 2 dialetti principali il [...] pahlavīk (dell’Iran nord-occidentale, conosciuto anche come partico o arsacidico) e il pārsī´k (dell’Iran sud-occidentale, conosciuto anche come sasanidico o medio-persiano), registra l’adozione dell’alfabeto ...
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Regione dell’Italia settentrionale (23.864 km2 con 10.027.602 ab. nel 2020, ripartiti in 1516 Comuni; densità 420 ab./km2), compresa tra il crinale delle Alpi Centrali, il medio corso del Po, il Ticino, [...] in quella orientale la scomparsa di n finale o preconsonantica (pa «pane», dèt «dente»). Tra le peculiarità di singoli dialetti, caratteristico è nel milanese, già nella fase antica, lo spostamento di a a o davanti a l preconsonantica (ólter «altro ...
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Linguista ungherese (Szarvas 1872 - Budapest 1963), prof. (1921) di filologia slava nell'univ. di Budapest. Studiò i rapporti tra il lessico ungherese e quello delle circostanti lingue slave e dei dialetti [...] tedeschi. Cercò anche di dimostrare che la pianura danubiana ungherese al tempo dell'occupazione dei Magiari non era abitata da popolazioni slave ...
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Gruppo linguistico neolatino. Comprende tre varietà dislocate nello spazio: il l. occidentale, parlato nel cantone svizzero dei Grigioni (nelle varietà di romancio ed engadinese); il l. centrale (o dolomitico), [...] basava la sua ipotesi fossero dovute piuttosto a risultati autonomi di aree unite solo dalla comune caratteristica di isolamento e di conservazione rispetto ai dialetti dell’Italia settentrionale, o, in parte, a contatti seriori tra i tre gruppi. ...
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Sociolinguistica dell'italiano contemporaneo
Mari D'Agostino
In questo saggio si guarda all’Italia prendendo in esame il rapporto fra i parlanti, le comunità concrete in cui essi vivono, con particolare [...] costituito dall’arabo al-fusha (di cui si ha spesso una mera competenza passiva e che funziona da lingua alta) e dal dialetto tunisino (con il ruolo di lingua bassa) come idiomi di partenza.
Per quanto riguarda la lingua d’arrivo siamo in presenza di ...
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Corrente della linguistica, chiamata anche geografia linguistica o linguistica areale, caratterizzata dall’interesse per la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici comuni alle diverse varietà [...] , consentiva di formulare alcuni principi linguistici nuovi e rivoluzionari: non esistono confini territoriali precisi tra dialetto e dialetto, ma solo aree singole di diffusione di ogni fenomeno (➔ isoglossa) che, dove coincidono, rivelano l ...
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Popolazione della Nigeria sud-orientale, stanziata sulle sponde del basso fiume Cross fino alle rive del Golfo di Guinea. Gli I. sono un agglomerato di numerose società indipendenti tra loro, parlanti [...] dialetti semibantu simili, di cui il più importante e meglio noto è l’Efik. La società è organizzata in gruppi di discendenza patrilineare. ...
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Slavista (Štip, Macedonia, 1863 - Sofia 1937). Prof. di filologia slava nell'univ. di Sofia dal 1892, presidente dell'Accademia bulgara delle scienze e dell'Istituto scientifico macedone. Ha compiuto studî [...] sui dialetti di Bulgaria, su problemi di etnografia balcanica, di storia e letteratura bulgara, ecc. Ha pubblicato importanti documenti storici bulgari e macedoni. ...
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La lingua dei Cumani è, al pari del turco delle iscrizioni runiche dell'Orkhon e dell'Uigurico una delle parlate, ora estinte, della sezione delle lingue turche meridionali (dialetti j, v. turche, lingue). [...] G. Németh, è strettamente affine a quella del pecenego; queste due lingue avrebbero maggiore somiglianza e rapporto coi dialetti turchi del Volga, piuttosto che con l'osmanli. Ci è dato conoscere una parte del tesoro lessicale cumano attraverso ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...