Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] ’uso insistito (e ormai percepito come ridondante) di pronomi soggetto un residuo del vecchio stile. In questo quadro di tensione dialettica tra il vecchio e il nuovo stile della prosa entra in scena Manzoni. Con la revisione linguistica dei Promessi ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] Milano e nei sonetti romaneschi di Belli, ma entrano nei dizionari italiani soltanto alla fine del secolo.
Oggi i ➔ dialettismi si identificano con voci da tempo entrate nell’italiano, di cui hanno assunto perfettamente la forma: tuttavia, accanto a ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] di tensione reputate piuttosto
inusuali per l’italo-romanzo che distingue ab origine e tuttora in molte varietà, a partire dai dialetti toscani, vocali medie tese e non tese (/e/ ≠ /ɛ/, /o/ ≠ /ɔ/), ma non presenta la stessa opposizione per le vocali ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] dell’Île-de-France con Ugo Capeto, la cui dinastia svolse un’energica azione di accentramento. Dal 15° sec. il dialetto di Parigi divenne la sola lingua letteraria e sostituì quasi del tutto il latino negli atti pubblici; diffondendosi si era via ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] ).
Per l'arte e l'architettura fiamminghe ➔ fiamminga, arte.
Lingua
La lingua f. è costituita da un gruppo di dialetti parlati nelle Fiandre, appartenenti al francone occidentale. Per la vicinanza e soprattutto per i periodi di unione politica con i ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] voci mutuate dai popoli coi quali gli Zingari vennero in contatto. Gli elementi iranici e greci che si trovano in tutti i dialetti zingari d'Europa documentano un passaggio e una sosta più o meno lunga nell'Iran e nelle regioni dell'Impero bizantino ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] Cesare Cortese si colloca in parte dopo la data della sua presunta morte (Fulco 1997: 844-850): per l’autore dunque il dialetto non è più lingua di altri, ma può diventare lingua di un altro sé stesso. Il plurilinguismo permane invece nella commedia ...
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Studioso di tradizioni popolari e dialettologo (Capodistria 1878 - Torino 1969). Laureato a Vienna (1900) in filologia romanza, completò gli studî a Firenze. Dal 1939 condirettore dell'Archivio glottologico [...] italiano; dal 1941 prof. nell'univ. di Torino. Studiò i dialetti veneti e i problemi della geografia linguistica, e applicò allo studio delle tradizioni popolari i metodi della linguistica spaziale. Raccolse in volume alcuni Saggi e scritti minori di ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] criminale, visto che si parla della mafia russa o della mafia cinese, ma che pure resta legata alla Sicilia). Altri dialettismi, pur essendo entrati nella lingua, almeno per frequenza d’uso caratterizzano ancora un’area specifica (è il caso di molti ...
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Nella mitologia germanica sono esseri demoniaci, di natura più spesso benigna, di sesso maschile oppure femminile, dotati di caratteri soprannaturali, analoghi, per certi rispetti, a figure della mitologia classica, per esempio alle ninfe. Originariamente genî dell'aria (silfi e silfidi) essi invasero in seguito tutta la natura, onde vi furono elfi dei boschi e degli alberi, della casa, dell'acqua ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...