MILETIČ, Ljubomir
Slavista bulgaro, nato a Štip (Macedonia) nel 1863. Professore ordinario di filologia slava all'università di Sofia dal 1892. Presidente dell'Accademia bulgara delle scienze e dell'Istituto [...] scientifico macedone.
Autore di importanti studî sulla storia della lingua e sui dialetti di Bulgaria, su problemi di etnografia balcanica, di cultura e storia letteraria bulgara, di storia delle lingue slave, ecc. Pubblicò anche importanti documenti ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] telefonare (la telefono «le telefono»). Rientrano in un italiano basso (e forse solo di Napoli e dintorni) sequenze calcate sul dialetto come la voglio bene «le voglio bene» (anche con oggetto non pronominale come voglio bene la famiglia mia), non lo ...
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Glottologo e bizantinista, nato a Berlino il 18 dicembre 1869, morto a Lipsia il 16 luglio 1935. Laureatosi a Monaco con K. Krumbacher (1898), perfezionò con viaggi in Grecia e in Asia Minore la sua conoscenza [...] della lingua e dei dialetti greci; si occupò di tradizioni culturali e popolari dell'Asia Minore e della penisola balcanica. Libero docente dal 1909, fu professore a Lipsia dal 1922 al 1935.
Opere principali: Sprache und Volksüberlieferungen der ...
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MADRASAH
Ernst KUHNEL
. Parola araba (al plurale madāris) che vale "luogo di studio, d'istruzione", e designa nei paesi musulmani varî tipi di scuole, di solito superiori almeno alle elementari. In [...] senso tecnico particolare mádrasah (pronunziata medresé in turco, médersa nei dialetti arabi dell'Algeria, della Tunisia e della Tripolitania), è un istituto d'istruzione media e superiore per le scienze giuridico-religiose musulmane, collocato ...
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SHILḤAH (tashilḥāit, ecc.)
Francesco BEGUINOT
Nome di origine araba del linguaggio berbero degli Shelūḥ, che nel Marocco di sud-ovest costituisce un gruppo dialettale con proprie caratteristiche e una [...] propria area di diffusione. La voce shélḥa è usata dagl'indigeni anche per designare altri dialetti (Gerba, Tamezratt, Augila, ecc.); probabilmente fu in origine applicato dagli Arabi conquistatori al linguaggio berbero in generale, e poi è stato ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] e nel padovano si avrà [aˈnɛːi], [ˈsteːa], [ˈsaːe] e [kanˈdeːa].
Un allofono di [l], peculiare di alcuni dialetti è [ɫ] velarizzata (➔ allofoni). La velarizzazione è data da un diaframma secondario (il postdorso della lingua si solleva verso il velo ...
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banū Plurale arabo di ibn «figlio», adoperato in unione a un altro nome, di capostipite, di stirpe o famiglia, per indicare membri e discendenti di essa. Accanto alla forma b. si trovano talvolta usate [...] banī o benī, che rappresentano il caso obliquo, di uso prevalente nei dialetti. ...
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Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] parlante medio capisce, per es., gli italiani regionali (➔ italiano regionale) diversi dal suo e forse forme italianizzate di dialetto, ma non necessariamente ne ha una competenza attiva.
Datano dai primi anni Sessanta le proposte di descrizione del ...
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I gerghi di mestiere o di categoria condividono, storicamente, con quelli della malavita un nucleo lessicale comune (➔ gergo) cui va aggiunto, come specificità, un lessico tecnico proprio delle diverse [...] attività lavorative, spesso desunto dai dialetti e non sempre distinguibile dal patrimonio lessicale di questi.
La prima differenziazione tra gergo dei mestieri e gergo della malavita risale a Bernardino Biondelli, che, negli Studii sulle lingue ...
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Gorra, Egidio
Cesare Federico Goffis
, Letterato e filologo (Fontanellato 1861-Pavia 1918), docente di storia comparata delle letterature neolatine nell'università di Pavia, ivi e poi a Torino rettore. [...] Studiò la leggenda troiana in Italia, il Fiore; si dedicò alla morfologia, ai dialetti italiani, alla derivazione del volgare dal latino parlato, alle origini della lingua e letteratura spagnola, al Roman de la Rose. Fu a lungo direttore del " ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...