Valloni Popolazione della metà sud-orientale del Belgio, di lingua francese. I V. costituiscono uno dei due elementi etnici, linguistici, culturali e politici del Belgio, di contro ai Fiamminghi (➔ Belgio). [...] piccardi e a sud con il lorenese, con cui ha in comune alcuni tratti fonetici. Si distingue all’interno dei dialetti francesi per spiccati caratteri di conservatività. Il lessico è caratterizzato da una grande quantità di elementi germanici.
Comunità ...
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Scrittore (Colledara 1855 - Firenze 1910). Insegnante di liceo (dal 1893 a Firenze), si occupò di critica letteraria (soprattutto Dante) e artistica; lasciò, in Colledara (1907), un'affettuosa e vivace [...] descrizione di luoghi e figure a lui cari. Scrisse utili libretti intesi a correggere errori di lingua frequenti in alcune regioni per effetto dei relativi dialetti (Abruzzesismi, 1884; Sardismi, 1887; Calabresismi, 1891). ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] lessico, che si arricchì di numerosi prestiti. A partire dal 10° sec. ebbe inizio la separazione nei quattro dialetti nord- e sud-danubiani: il dacoromeno, continuazione del latino parlato nella Dacia romana e diventato lingua nazionale della Romania ...
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Commediografo e attore comico (Venezia 1510 circa - ivi 1571). Alcune commedie (la Rodiana, rappr. 1540; il Travaglia, rappr. 1546) s'attengono alla tradizio ne classicheggiante; altre (la Spagnola, rappr. [...] vivace colorito realistico. In esse, come nelle 4 Egloghe pastorali (1553), adoperò, insieme con la lingua letteraria, varî dialetti e linguaggi anche gergali. Una figura di vecchio, che compare in tutte le commedie, ha innegabili somiglianze con la ...
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MICENEO
Anna Morpurgo Davies
. Linguistica. - S'indica convenzionalmente con il nome di m. la lingua degli antichi testi greci scritti nel 2° millennio a. C. in un sillabario chiamato, anch'esso convenzionalmente, [...] una scrittura sillabica (anch'essa di origine cretese) fu fatto nel 1° millennio a. C. a Cipro dove venne usata per il dialetto epicorico fino all'epoca ellenistica. La Lineare B procede da sinistra a destra e per lo più le parole sono divise da una ...
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GOURBI
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo divenuto corrente nella letteratura coloniale francese riguardante l'Algeria e il Marocco, per designare la capanna indigena di frasche oppure avente le mura [...] o pietre e il tetto di paglia o di frasche. È l'arabo dialettale gurbī (cioè qurbī), al plur. grābà, a cui nei dialetti dell'Arabia meridionale corrisponde kurbī, al plur. karābī (C. de Landberg, La langue arabe, Leida 1905, p. 61), voce di origine ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] «il fuoco» e [uˈfuekə] «il focolare»; [rəˈvelə] «il velame» contro [uˈvelə] «il velo» (Merlo 1917a: 91). Nel dialetto di Trebisacce (Cosenza) il plurale è segnalato solo dalla vocale tonica interna che ha subito un processo di ➔ metafonia: /neˈpote ...
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(russo Lezginy) Gruppo di popolazioni di lingua caucasica del Daghestan, suddiviso in numerose frazioni (Dargua, Didoi Lachi, Curini ecc.). Molto sensibili sono gli influssi tatari e persiani nell’abbigliamento, [...] nella struttura sociale, nel diritto e nella religione, con la generale diffusione dell’islamismo. Estremamente frammentari i dialetti: come lingue generali di comunicazione sono usati l’avaro nelle valli più occidentali, il tataro nelle zone verso ...
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. Le regioni dell'Africa del nord, che si estendono dai confini occidentali dell'Egitto fino all'Atlantico, sono state in epoca storica teatro di conquiste e di immigrazioni, di imprese commerciali e di [...] questa vasta fascia costiera, che va dalla Cirenaica al Marocco, vi è la zona del Gran Deserto, ove si trovano altri dialetti berberi, cioè lo zenāga (\arabo\) ed il tārghī (\arabo\) Il primo è parlato da popolazioni della riva destra del Senegal e ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] con quelli conservativi di c + i, e, che accomunano il ladino all’italiano e al rumeno e lo distinguono invece dai dialetti veneti e trentini circostanti:
(3) cĕlu(m) > gardenese [ˈʧiəl], it. cielo
cīlia > badiotto [ʧɐja], it. ciglia
Per ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...