Martinelli, Vincenzo
Aurelia Accame Bobbio
Scrittore (Montecatini 1702 - Firenze 1785). Nella Istoria critica della vita civile (1ª ediz. Londra 1752), disegnando una breve storia della letteratura [...] . Risente ancora del Gravina, senza nominarlo, dove paragona D. a Omero per aver egli usato parole di tutti i dialetti; e nota altresì la mirabile varietà dello stile con tonalità diverse nelle tre cantiche. Conclude con una punta polemica contro ...
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Filologo serbo-lusaziano (Grosshänchen, Sassonia, 1854 - Bautzen 1932). Studiò filologia classica e slava a Lipsia e Jena, poi si dedicò allo studio della lingua e del folclore della Lusazia. Tra le sue [...] della lingua basso-lusaziana (Słownik dolnoserbskeje rĕcy a jeje narĕcow "Dizionario della lingua serbo-lusaziana inferiore e dei suoi dialetti", 1921-28). M. fu anche un attivo difensore e divulgatore della lingua e della cultura del suo popolo. ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] del 137 d. C., che fissa tasse di commercio).
Iscrizioni nord-arabiche (v. arabi: Lingua). - I più antichi monumenti dei dialetti dell'arabo settentrionale (tra cui sorse la lingua letteraria araba usata nella poesia antica, nel Corano e in tutte le ...
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. Sesta lettera dell'alfabeto latino, nel quale era chiamata ef, e di tutti gli alfabeti da esso derivati. Sembra che questo segno sia stato un'innovazione dei Greci, i quali, avendo adoperato il wau fenicio [...] (come dimostrò, con argomenti desunti dalla loro metrica, per il primo R. Bentley) e conservatosi fino ai tempi storici in varî dialetti. Secondo questa ipotesi, il segno F sarebbe derivato da quello dell'E, a cui venne tolto un tratto orizzontale, e ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] italiani (Serianni 1998: 55). Al maschile singolare e con l’articolo determinativo gli etnici possono designare la lingua o il dialetto corrispondente: il francese (l’articolo può mancare se l’etnico è introdotto da verbi come parlare, scrivere o se ...
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camo
Enrico Malato
Latinismo, dal linguaggio biblico ed ecclesiastico (da camus, " museruola ": cfr. Ps. 31, 9 " in camo et freno ", citato in Mn III XV 9), che doveva essere comune al tempo di D. anche [...] Crestomazia 514), e il verbo ‛ incamare ' in Iacopone e in antichi rimatori volgari (cfr. Parodi, Lingua 272), oggi vivo in alcuni dialetti. Il sostantivo è usato una sola volta, in Pg XIV 143 Quel fu 'duro camo / che dovria l'uom tener dentro a sua ...
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Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà [...] (dal 3° sec.) della grafia greca nei testi copti ha messo in evidenza una differenziazione dell’egiziano in dialetti non documentati in precedenza: geograficamente da N a S, boheirico, fayyumico, ossirichita, licopolitano, akhmimico, saidico (lingua ...
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(o Tai) Popolazioni dell’Indocina, immigrate dalla Cina meridionale al principio dell’era volgare. I gruppi principali sono gli Shan del Myanmar, i Siamesi, i Lao della Thailandia e gli Ahom dell’Assam. [...] o siamese, il lao della Thailandia, e il lü e il khün degli Stati di là dal Saluen. Tra tutti i dialetti t. l’ahom presenta un carattere spiccatamente arcaico e pare rispecchiare la lingua anticamente importata nell’Assam dai primi immigrati thai. ...
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FÖRSTER, Wendelin
Mario Pelaez
Filologo, nato a Wildschütz (Boemia) il 10 febbraio 1844, morto a Bonn il 18 maggio 1915. Studiò all'università di Vienna, nel 1874 conseguì il dottorato in filologia [...] morte.
Pur volgendo lo sguardo a tutto il campo romanzo - ricordiamo che il F. si è più volte occupato anche di dialetti valdesi (Über die Sprache der Waldenser, 1888), piemontesi, veneti, sardi (contribuì con un notevole studio, in Memorie della R ...
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LIDZBARSKI, Mark
Giorgio Levi Della Vida
Semitista, nato a Plock (a quel tempo sotto la Russia) il 7 gennaio 1868, morto a Gottinga il 13 novembre 1928. Dopo una giovinezza travagliata, in cui si compì [...] semitica (Hand. d. nordsem. Epigraphik, Weimar 1898; Ephem. f. sem. Epigr., I-III, Giessen 1903-1915, ecc.) e dei dialetti aramaici: catalogo dei manoscritti neo-aramaici di Berlino (1896) e soprattutto edizioni e traduzioni di scritti dei Mandei; la ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...