Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] Sellier, 2 voll., vol. 1° (Tra Rinascimento e strutture attuali), pp. 259-272.
Giannelli, Luciano (2000), Toscana, in Profilo dei dialetti italiani, a cura di M. Cortelazzo, [poi] di A. Zamboni, Pisa, Pacini, 23 voll., vol. 9º (1ª ed. 1976).
Lausberg ...
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L’➔articolo determinativo davanti al cognome (➔ cognomi) è diffuso al nord della Penisola (dove l’articolo è usuale anche con il nome proprio: il Giovanni; il femminile ha invece estensione areale molto [...] e epiteti): Signor, Ragionier, Dottor, ecc. È invece poco diffuso nel Centro-Sud o nelle isole, salvo il Salento, nei cui dialetti l’articolo determinativo sta davanti sia al cognome che al nome: lu Carlu, la Luisa.
L’articolo al plurale si adopera ...
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Linguista italiano (n. Cuneo 1972). Conseguito un dottorato di ricerca a Royal Holloway, università di Londra, ha insegnato nelle università di Birmingham, Granada, Londra e Torino, è professore di Storia [...] Lessico e alterità. La formulazione del diverso (2000), Parole contro. La rappresentazione del diverso nella lingua italiana e nei dialetti (2004), Razzisti a parole (per tacer dei fatti) (2011), Brevi lezioni sul linguaggio (2019), #Odio. Manuale di ...
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biologia Nella classificazione zoologica e botanica, nome con cui vengono indicati nell’uso comune animali o piante, in contrapposizione al nome scientifico con cui sono designati nella classificazione [...] es., Beta vulgaris, la barbabietola da orto). linguistica Latino v. Particolare varietà della lingua latina (➔ latino), contrapposta al latino letterario e detta anche latino popolare o preromanzo, che è alla base delle lingue e dei dialetti romanzi. ...
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Figlio di Valentino, attore e capocomico, e di Adelaide Pasquali, percorse tutti i ruoli nella compagnia paterna, ma poté solo nel 1860 con lo Sterni, e poi dal 1861 al 1866 con l'Alberti ai Fiorentini [...] ", fino al grottesco e al buffonesco, e comico di rara compostezza, di nobile dignità di stile: parlava tutti i dialetti, e anche il francese; ma ebbe sempre un'invincibile avversione per i versi. Tradusse moltissime commedie francesi.
Bibl.: L ...
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QUANTITÀ
Giacomo DEVOTO
. Fonetica. - Durata di un suono, in particolar modo delle vocali, inquadrabile in un sistema di almeno due grandezze diverse e quindi suscettibile di dare origine al ritmo (v.).
Qualunque [...] al di là di questi esempî singoli. Le vocali poi hanno infinite possibilità di durata, e l'italiano e i dialetti italiani ne dànno molti esempî: essi non sono però raggruppati in categorie percepibili al nostro orecchio, rimangono un dato puramente ...
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Linguista, nato a Milano il 6 agosto 1904; figlio del romanista Pietro, è stato discepolo di M. Bartoli del quale ha continuato le ricerche di linguistica comparata indeuropea. Emigrato dall'Italia per [...] , il latino, le lingue baltiche, il romeno, l'albanese; anche importanti le sue ricerche sulla formazione dell'italiano e sui dialetti italiani.
Bibl.: L'elenco delle pubblicazioni di B. è negli Scritti in onore di Giuliano Bonfante, vol. II, Brescia ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] e XVI, Torino 1983, pp. 45-47; per l'edizione delle tre lettere, Alfredo Stussi, Venezia 1309, in AA.VV., Italiano e dialetti nel tempo: saggi di grammatica per Giulio C. Lepschy, Roma 1996, pp. 341-349.
25. Si tratta della combinazione di VIVACIUS e ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] e gruppi sociali («le diverse classi degli artefici si formano il loro gergo: i nobili hanno anche senza volerlo un dialetto diverso da quello del volgo») (Cesarotti 1969: 25-27). La lingua scritta è più stabile, regolata dagli scrittori, che possono ...
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GERMONIO, Anastasio
Sandra Migliore
Nacque nel marzo 1551 a Sale delle Langhe, da Giambattista (notaio in Torino) e da Caterina, dell'antica famiglia dei marchesi di Ceva.
Tra i suoi fratelli si ricordano [...] .
Segnalatosi in gioventù per il gusto delle lingue antiche, di cui più tardi illustrerà la superiorità sui moderni dialetti volgari nelle Pomeridianae sessiones (Torino 1580) ammirate da G. Tiraboschi, il G. studiò giurisprudenza a Pavia e a ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...