Etnografo e lessicografo russo, noto anche sotto lo pseudonimo di Kazak Luganskij, nato nel 1801, morto nel 1872. Di padre danese e di madre tedesca, cominciò già da giovanetto a raccogliere i materiali [...] le sue raccolte di proverbî e di parole, gli studî sulle credenze e superstizioni del popolo russo e quelli sui dialetti russi. La raccolta completa delle sue opere fu pubblicata in 10 voll. a Pietroburgo (1897-98).
Bibl.: Pypin, Istorija russkoj ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] che per primo portò a termine una ricostruzione completa in notazione fonetica della lingua di questa opera, il Qieyun rappresentava il dialetto parlato a Chang'an, la capitale delle dinastie Sui (581-617) e Tang (618-907). Oggi è chiaro, invece, che ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] anche per gli usi particolari di neologismi o tecnicismi attinti dalle lingue speciali, o più raramente dai dialetti, impiegati nella lingua di oggi con finalità specifiche di differenziazione o distanziamento consapevole dal linguaggio di tutti ...
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Inchauspe, Emmanuel
Scrittore e linguista basco (1816-1902), sacerdote nella diocesi di Bayonne, di cui fu anche vicario generale; collaborò col principe Luigi Luciano Bonaparte (figlio di Luciano), [...] , in specie religiosa (si ricorda una Via Crucis). Tra le versioni in basco (in realtà in dialetto suletino, uno dei numerosi dialetti baschi) è importante anche quella del primo canto del poema dantesco: Dante neurthizleariaren Lfernia lehen leloa ...
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Storia
Dispersione in varie parti del mondo di un popolo costretto ad abbandonare la sua sede di origine. In particolare, la dispersione degli Ebrei nel mondo antico, dopo le deportazioni in Assiria (721 [...] alla famiglia indoeuropea, in conseguenza degli spostamenti dei popoli che, dall’area molto più ristretta dove in origine tali dialetti erano parlati, si diffusero (a partire dalla fine del 3° millennio a.C.) nell’Europa centrale e poi occidentale ...
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Zapotechi Popolazione del Messico centro-meridionale, residente da antica data nella porzione meridionale dell’attuale Stato di Oaxaca. Gli Z. erano distinti in numerose tribù, riunite in uno Stato a regime [...] , colonnati, stele istoriate ecc.
La popolazione attuale della zona è divisa in numerosissimi sottogruppi parlanti dialetti mutualmente comprensibili. Dal punto di vista linguistico, lo zapoteco è inserito dagli studiosi nel phylum linguistico ...
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Sesta lettera dell’alfabeto greco comune più antico, indica la semivocale u̯ e ha la forma o [. Dapprima denominata con il nome dell’originaria lettera fenicia u̯àu, fu poi, considerato il suo aspetto [...] f.
In fonologia greca, si chiama d. anche il suono della semivocale u̯. Questa è documentata per quasi tutti i dialetti del greco antico, ma tende in genere a scomparire: nello ionico orientale scompare in fase preistorica, nell’attico verso l’8 ...
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RADLOFF, Wilhelm (negli scritti russi: Vasilij Vasil′ev Radlov)
Carlo Tagliavini
Insigne turcologo, nato a Berlino il 5 gennaio 1837 da famiglia prussiana, morto a Pietrogrado il 12 maggio 1918. Studiò [...] per escursioni estive. A Barnaul rimase fino al 1872, studiando intensamente con gl'indigeni il calmucco e altri dialetti turchi e mongolici e compiendo ogni estate lunghi viaggi di esplorazione, nei quali raccolse ingenti materiali linguistici e ...
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Insieme al nome regionale di Fiandra (Flandria, Flandra), s'incontra, a cominciare già dai secoli VIII e IX, anche quello dei suoi abitanti, in forme variabili: Flandri, Flandrenses, Flamingi. L'etimologia [...] il fiammingo (vlaamsch) è uno dei tre rami in cui si divide il francone occidentale: esso nei suoi due dialetti principali (fiammingo occidentale e orientale), occupa meno della metà del territorio linguisticamente germanico del Belgio. A oriente di ...
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Scrittore latino africano del sec. V, sulla vita del quale nulla è noto. Ch'egli fosse africano, o di Cirta o di qualche altra città, non può essere dubbio. Abbiamo di lui un trattatello De medicina, una [...] ; per la forma, oltre che conservarci tutt'una serie di appellativi medici latini, altrimenti sconosciuti, alcuni anche rimasti nei dialetti romanzi, ci documenta la lingua d'un periodo nel quale oramai l'Africa latina si era staccata dalla madre ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...