Vocabolo arabo che significa "padre di . . . . . . ", o, metaforicamente, "possessore di . . . . ", "dotato di . . . . ", "abbondante di . . . . ". Esso entra nella formazione di molti nomi proprî di persone e di luoghi anche in paesi musulmani di lingua non araba. Quando si tratta di persone, il composto (che si chiama kunyah e costituisce un soprannome inteso per lo più come onorifico) si forma premettendo ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] più di Livio e di Apuleio; ma accanto a questi esempi il Decameron ne offre altri e diversi, di un lessico vario sino al dialetto, di una sintassi snodata, nervosa, parlata; e i prosatori dei secoli seguenti terranno l’occhio o all’uno o all’altro di ...
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Per la particolare situazione linguistica della Sicilia, in cui i dialetti sono vivi e numerosi, è importante distinguere l’italiano regionale parlato da chi ha per madrelingua il dialetto da quello di [...] contesti formali e con interferenze dialettali più marcate per i parlanti istruiti; i secondi possono anche non conoscere il dialetto, e in questo caso i tratti locali non sono dovuti a un’interferenza diretta. Alcuni fenomeni dell’italiano regionale ...
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pluridialettale
agg. Relativo a più dialetti.
• L’opera che in Italia ha segnato uno spartiacque, tra un prima e un poi, è la «Storia linguistica dell’Italia unita» (1963). Per la prima volta un tema [...] di stretta pertinenza linguistica, l’evoluzione dell’italiano (anzi: la costruzione di «un» italiano, nel quadro estremamente frammentato e pluridialettale del tempo), viene affrontato con ampio ricorso ...
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SAIDICO
Michelangelo Guidi
Uno dei cinque dialetti della lingua copta usato in Alto Egitto (regione di Tebe), e così chiamato dal nome arabo Ṣa‛id dato all'Alto Egitto. Il saidico può considerarsi come [...] letteraria assa; notevole, poiché la letteratura copta ha avuto i suoi inizî nell'Alto Egitto, e i monumenti in dialetto saidico e achmimico (altro dialetto assai vicino al saidico e proprio della regione di Achmīm) sono tra i più antichi. Nel sec. X ...
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Idioma germanico, discendente direttamente da alcuni dialetti nederlandesi parlati nella seconda metà del Seicento, quando un contingente nederlandese si stanziò al Capo di Buona Speranza. Tali dialetti [...] subirono ben presto un processo di semplificazione per le modificazioni che vi apportarono i numerosi stranieri che operavano al Capo. L’a. quindi differisce dalla lingua madre per talune alterazioni fonetiche, ...
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Sottofamiglia del grande gruppo linguistico chibcha. Dialetti b. sono tuttora parlati dalle popolazioni Colorado e Cayapa (Ecuador), Cuna (Panama), Guatuso (Costa Rica). ...
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Linguistica
Fenomeno, presente nello spagnolo, nei dialetti italiani centro-meridionali, nel corso, nel sardo ecc., per cui si ha confluenza tra le consonanti v e b.
Medicina
Nel linguaggio medico, forma [...] di dislalia in cui diverse consonanti vengono sostituite dal suono b ...
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(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] e del caicavo. Il serbo è fondamentalmente stocavo; il croato, anch’esso in prevalenza stocavo, si articola anche nei dialetti ciacavo (Istria, isola del Quarnaro e fascia costiera) e caicavo (regione di Zagabria, Karlovac e Bjelovar). Lo stocavo a ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] lingua letteraria il p., o lingua d’oc, è documentato dall’inizio del 12° sec. e non rivela un particolare fondo dialettale, ma un carattere eclettico aperto anche a influssi francesi. Ebbe due secoli ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...