Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] ; però secondo J. Fochhammer si tratta propriamente d'una forte compressione delle corde vocali, che soltanto in alcuni dialetti può esser così forte da produrre la chiusura della glottide. Il vocalismo danese è caratterizzato da una grande varietà ...
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WARTBURG, Walther
Linguista, nato a Riedholz presso Soletta il 18 maggio 1888. Prese la libera docenza nel 1922 a Berna e nel 1929 fu chiamato alla cattedra di filologia romanza a Lipsia. Dal 1935 insegna [...] Lipsia, ora a Lipsia e Parigi) è la prima che raccolga il lessico completo di una grande lingua con tutti i suoi dialetti e che presenti tale immenso materiale nelle sue varie fasi storiche.
Oltre che a questioni lessicali (v. anche zur Benennung des ...
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Varietà diverse di tedesco sono parlate in Italia nell’Alto Adige (o Tirolo meridionale, Südtirol), e in una serie di piccole comunità linguistiche migrate in epoca medievale dalle propaggini meridionali [...] di movimenti migratori di contadini dai centri tedescofoni limitrofi (Folgaria, Montagnaga) e dal Tirolo attorno al XIII secolo. Il dialetto tedesco risulta parlato da 947 persone (nel 2009) nei tre centri (con un’incidenza sulla popolazione del 95,4 ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] (Alfonzetti 1992: 56), dove il parlante, non essendo in grado di portare a termine la frase in italiano, la riformula in dialetto:
(3) Tutti dobbiamo … Cci avissim’a gghiri a ddari a ffocu («Dovremmo andare a dargli a fuoco»)
(b) i riempimenti di ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] Rohlfs osserva anche che in Italia meridionale l’antico neutro ha dato il genere femminile. Esempi di nomi in alcuni dialetti meridionali sono:
(16) a. sicil.: la bistiami, la dintami, la murami «muratura»
b. calabrese: a ligami, a litami
c. napol ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] sillaba finale, dando luogo a forme con accento finale; in molte varietà regionali di italiano, così come nei dialetti corrispondenti, le forme dell’infinito presente generano parole ossitone; ad es., cantare → cantà, vedere → vedé (Rohlfs 1968: 359 ...
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Regione italiana (13.671 km2 con una popolazione di 5.712.143 ab. nel 2020; ripartiti in 550 comuni, densità 418 ab./km2). Si estende sulla costa tirrenica dalla foce del Garigliano al Golfo di Policastro [...] (betacismo), con esiti diversi secondo la posizione (bìrë «vedi», ma làvra «labbra»). Negli esiti di -u e -i finali latini, i dialetti del Cilento meridionale si regolano come i calabresi: -u e -i; gli altri hanno per tutt’e due questi suoni -ë ...
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Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe. I R. (in lingua romanés «uomo, essere umano») sono indicati anche con il termine Sinti (da Sindh, regione del [...] e le comunità possono mutare lingua o forma di insediamento nel corso del tempo: gruppi che sicuramente in passato parlavano dialetti del romanés, in seguito sembrano aver abbandonato tale lingua, mentre gli Khorakhané, nomadi in Italia, erano invece ...
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superstrato In linguistica, in relazione a una determinata area, lo strato linguistico che, per motivi di conquista o di prestigio culturale o politico, si è in un certo periodo storico sovrapposto alla [...] romanza, perché sono tra i più idonei a rendere conto, con il concorso di altri fattori, della formazione di dialetti nell’ambito di una unità idiomatica; ma essi risultano redditizi nella ricerca diacronica in genere, per l’evidente apporto recato ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] Gallo; e quelle di Torino a due frammenti di un commento latino al vangelo di S. Marco. Gli altri due dialetti gaelici, quello di Scozia e quello di Man, non hanno importanza a questo scopo, sia perché anticamente appena distinguibili dall'irlandese ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...