I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] Lingua e stile» 36, 1, pp. 81-96.
Rohlfs, Gerhard (1969), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3º (Sintassi e formazione delle parole) (1a ed. Historische Grammatik der italienischen Sprache und ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] dallo standard Küche (cfr. Serianni 1990: 98): anche il tedesco di partenza, quindi, può essere una varietà o un dialetto, spesso del sud, bavarese, o svizzero o austriaco. Dallo svizzero tedesco Mugg, Muchi «bovina giovane» proviene la voce mucca ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] riguardano l’interferenza fra sistemi linguistici di carattere interindividuale, ovvero fra lingue nazionali, fra una lingua e i suoi dialetti, fra vari registri o fasi diverse di una stessa lingua (prestito interno), fra lingue del passato e quelle ...
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risma
Maurizio Dardano
Arabismo, per " folla ", " schiera " (non è certo che abbia l'accentuazione spregiativa presente nell'italiano di oggi), che appare una sola volta, in rima (ed è l'unico esempio [...] . In italiano, oltre a r., si ritrovano anticamente le forme rìsima, lisma, lisima, resma (particolari esiti si ebbero nei dialetti); cfr. poi spagnolo e portoghese resma, catalano raima, francese rame. La polisemia originaria tende a conservarsi e a ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] e moderno avrebbe finito con il trasformare quel suono in i), mentre la pronuncia u si conservò in altri dialetti greci. Da uno di questi, il dialetto di Cuma, i Romani trassero la lettera V del loro alfabeto, con il valore di u. Ma nella grafia ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] , considerata come uno dei tre rami fondamentali del sistema altaico. Si divide in due gruppi: il gruppo occidentale, formato dai dialetti oirat, è suddiviso a sua volta in un sottogruppo europeo che comprende il derbet e il torghot di Astrahan´ e il ...
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SALVIONI, Carlo
Carlo Battisti
Linguista, nato a Bellinzona il 3 marzo 1858, fu dal 1884 docente di glottologia all'università di Torino; tenne dal 1890 la cattedra di Pavia; successe nel 1902 a G.I. [...] Ascoli nell'Accademia scientifica di Milano, ove morì il 20 ottobre 1920.
Dopo una magistrale dissertazione sulla Fonetica del dialetto moderno della citià di Milano (Torino 1884), che é il più esteso dei suoi lavori, la sua attività si scinde in un ...
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GRECI D'ITALIA
Ernesto Pontieri
Esistono in Italia due isole linguistiche greche, che costituirebbero la cosiddetta Grecìa d'Italia: una in terra d'Otranto, e comprende nove comuni (Martano, Calimera, [...] arcaici o magno-greci, che, abbarbicati o innestati ai nuovi rampolli, si son potuti così conservare (v. italia: Lingua e dialetti).
Bibl.: Rodotà, Dell'origine, progresso e stato presente del rito greco in Italia, voll. 4, Roma 1758-63; F. Trinchera ...
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Lingua letteraria turca (v. turche, lingue) dell'Asia Centrale, elaboratasi principalmente sotto i Timuridi e la cui area coincideva, però solo approssimativamente, col territorio che Giaghatāi, figlio [...] risulta che l'area di cui sopra era abitata, in quell'epoca, da elementi etnici svariati parlanti naturalmente dialetti diversi, la lingua letteraria suddetta risente di tali varietà dialettali, delle quali può considerarsi un risultato, però ...
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OVAMBO (Ov-Ambo)
Renato BIASUTTI
Carlo TAGLIAVINI
La più considerevole popolazione negra dell'ex-territorio germanico dell'Africa del Sud-Ovest (80.000 individui), stanziata fra i corsi del Cunene [...] elementi caratteristici della grande famiglia matriarcale.
Gli Ovambo sono divisi in una dozzina di tribù, che parlano dialetti differenti, per quanto simili tra loro: gli Ondonga parlano l'ošindonga; gli Unkuanyama parlano l'ošikuanyama, conosciuto ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...