BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] etiopico. Il 1910 segnò una svolta nei suoi studi: nessuno in Italia si era fino a quel momento specificamente interessato dei dialetti berberi, che con l'egiziano e le lingue cuscitiche, formano, come è noto, uno dei tre rami della famiglia camitica ...
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Nome dato a una popolazione del Montana occidentale e da questa passato a indicare una grande famiglia linguistica dell’America Settentrionale, che comprende numerosi gruppi abitanti la British Columbia [...] potlatch (➔) e la deformazione artificiale del cranio erano tratti caratteristici.
La famiglia linguistica s. comprende molti dialetti che si possono distinguere in due gruppi: dell’interno e della costa. Le parlate, caratterizzate dal diffusissimo ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] Bologna 1878; L. Frati, Il teatro del Corso, in Vita cittadina, Bologna 1920.
Letteratura dialettale.
Il bolognese è, fra i dialetti emiliani, uno di quelli che vantano una letteratura più antica e più ricca. Come lingua scritta fa la sua apparizione ...
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FRIULI (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Michele GORTANI
Carlo BATTISTI
Bindo CHIURLO
Francesco Balilla PRATELLA
Pier Silverio LEICHT
Regione storica situata tra la Livenza, le Alpi Carniche, le [...] Monfalcone. Ma è un confine recente, perché a Trieste e nella vicina Muggia si parlava fino un secolo fa un dialetto ladino. Nella Carnia centro-occidentale è una minuscola colonia tedesca l'appartato villaggio di Sauris (Ampezzo); una seconda è più ...
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NÖLDEKE, Theodor
Giorgio Levi Della Vida
Orientalista, nato a Harburg il 2 marzo 1836, morto a Karlsruhe il 25 dicembre 1930. Compiuti gli studî a Gottinga, dove fu scolaro di G. H. A. Ewald (v.), fu [...] Akad. d. Wiss., Vienna 1890, Untersuchungen zum Ahiqarroman, in Abhandlungen dell'Accademia di Gottinga, 1913); nello studio dei dialetti arabi moderni, e in altri ancora. Minore numero di opere, ma non minore importanza di contributi, diede altresì ...
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Orientalista francese, nato a Lunéville il 24 luglio 1855, morto ad Algeri il 14 gennaio 1924; nel 1880 professore nell'Ècole supérieure des lettres di Algeri, dal 1894 direttore della stessa. Si occupò [...] esplorò ripetutamente per missione del governo francese. Ma la sua fama è soprattutto affidata ai grandiosi lavori sui dialetti berberi, dei quali fissò per primo con rigore scientifico le relazioni linguistiche e la grammatica, dandone anche una ...
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Nome arabo (\arabo\) d'un lungo e ampio mantello da gettare sulle spalle e fornito di cappuccio, che un tempo era usato in molti paesi di lingua araba, ma che negli ultimi tre secoli circa sembra essere [...] civili dell'interno. Si fa per lo più di lana e cotone od anche di cotone e seta. La pronunzia prevalente nei dialetti dell'Africa settentrionale è ora \arabo\, bernūs o barnūs; al Marocco si usa anche come suo sinonimo selhām o selham.
Leonardo da ...
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KRETSCHMER, Paul
Glottologo e filologo tedesco, nato a Berlino il 2 maggio 1866. Docente a Berlino dal 1891, nominato professore a Marburgo (Assia) nel 1897, passò nel 1899 a Vienna. Il campo preferito [...] 1925. Nel vol. I di Glotta è importante un articolo in cui il K. espone nuove vedute circa la stratificazione dei dialetti greci antichi. Numerosi scritti di varia estensione, sparsi in quella e in altre riviste, riguardano, oltre al greco, le lingue ...
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Glottologo, nato a Durlach presso Karlsruhe il 2 febbraio 1855, morto a Halle il 9 marzo 1924. Insegnò nelle università di Gottinga (dal 1878) e di Halle (dal 1895 fino alla morte). Esordì con lavori che [...] la sua attenzione si concentrò sulla lingua greca; furono argomenti da lui prediletti l'epigrafia, l'onomastica, Omero e i dialetti greci antichi, la cui illustrazione in tre volumi coronò degnamente la sua vita scientifica. Nel 1884 si era associato ...
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XENOGLOSSIA (dal gr. ξένος "straniero" e γλῶσσα "lingua")
Emilio Servadio
Termine introdotto da Ch. Richet per definire i casi in cui un soggetto medianico parla o scrive una lingua a lui normalmente [...] o un bambino, e quelli in cui le lingue parlate o scritte sono parecchie, o specialmente estranee al soggetto (lingue morte, dialetti particolari, lingue orientali, ecc.).
I casi di xenoglossia sono tra i più ardui a spiegarsi con ipotesi a carattere ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...