BEOLCO, Angelo, detto Ruzzante
Carlo Grabher
La tradizione che risale allo Scardeone lo vuole nato nel 1502.
I contributi biografici più recenti concordano nel voler retrodatare l'anno di nascita del [...] insieme, con diversi intenti, il gusto, il mondo, i modi della commedia classica e quelli delle sue precedenti commedie in dialetto. E il dialetto egli qui continua a usare; salvo in quei luoghi in cui ha usato l'italiano o anche il veneziano accanto ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] ateo e libertino, famoso per il suo linguaggio colorito che abilmente mescolava, a fini espressivi, latino, volgare e dialetto, termini colti ed espressioni idiomatiche, lessico filosofico e detti triviali.
Non è facile seguire i movimenti dei F. da ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] affrontare un teatro in lingua con una duttilità espressiva che trascolorasse, all'occorrenza, negli accenti dei vari dialetti: un linguaggio caratterizzato da impurità ed inflessioni, ma caldo e festoso.
La nuova gestione capocomicale ebbe inizio ...
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BANCHIERI, Adriano
Oscar Mischiati
Nacque il 3 sett. 1568 a Bologna, dove fu battezzato il 3 ottobre successivo col nome Tommaso, da Antonio de Banchieri lucchese e da Caterina. A diciannove anni entrò [...] . di storia patria per le prov. di Romagna, s. 4, XVI (1926), pp. 20-34, 46-53 (riproduce brani dalle commedie in dialetto bolognese); F. Vatielli, Il madrigale drammatico e A. B.,in Arte e vita musicale a Bologna, Bologna 1927, pp. 57-115; F. T ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] , intimamente connessa a quella della lingua. Mentre non hanno più credito sia la teoria della "mescidanza" di vari dialetti, sia quella dell'appartenenza all'area pugliese, magari nel senso di genericamente meridionale o all'area napoletana, è quasi ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] Le galline pensierose (Torino 1980), Storiette tascabili (Torino 1984); compilò Le parole abbandonate (Milano 1977), un glossario dei dialetti delle alte valli del Taro e del Ceno, nel quale i lemmi della civiltà contadina ormai al tramonto furono ...
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CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] tipici della commedia dell'arte in diverse composizioni crocesche e, insieme, del gusto per la mescolanza di lingue e dialetti. Ne sono esempio: Disgratie del Zani. Narrate in un sonetto di diciassette linguaggi. Come giungendo ad una hosteria ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] delle situazioni reali.
In queste Muse napolitane il B. appare in molti tratti vicino a G. C. Cortese, restauratore del dialetto napoletano e autore di opere come la Vaiasseide (1615), il Micco Passaro (1619), Li travagliase amure de Ciullo e Perna ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] 318 degli Scritti critici e teorici, a cura di A. Quondam, Bari 1973). Al C. dedicò particolare attenzione F. Galiani, in Del dialetto napoletano (cfr. le ediz. a cura di F. Nicolini, Napoli 1923, e di E. Malato, Roma 1970: entrambi importanti per le ...
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ISELLA, Dante
Cristina Montagnani
Nacque a Varese l’11 novembre 1922, da Umberto e da Maria Martignoni, sesto figlio di una famiglia della nascente borghesia imprenditoriale, impegnata in «un’azienda [...] finalmente il suo posto fra i grandi del Novecento e dell’espressionismo.
La 'lombardità', ovviamente, non è veicolata solo dal dialetto e infatti Isella dispiegò la sua perizia anche su scrittori in italiano. Parini e Manzoni, dunque, e poi via via ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...