FUCINI, Renato
Domenico Proietti
Nacque l'8 apr. 1843 a Monterotondo, frazione di Massa Marittima, da David e Giovanna Nardi.
Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro [...] Il mito di Garibaldi nella "Nuova Antologia", Firenze 1982, pp. 169-174; R. Ambrosini, Modi e forme degli apporti della lingua ai dialetti letterari, in Annali della Fac. di lettere e filosofia dell'Univ. di Palermo, V (1984), pp. 140-142; M. Ciccuto ...
Leggi Tutto
DAL POZZO, Giuseppe Maria Ferdinando
Marco Gosso
Di famiglia di origine alessandrina, quintogenito di Angelo Francesco, quinto conte di Castellino e San Vincenzo, e di Teresa Cristina Della Valle Galliziano, [...] un'associazione per tutta Italia, avente per oggetto la diffusione della pura lingua italiana e la contemporanea soppressione de' dialetti che si parlano ne' vari paesi della penisola. Prima di rientrare in Piemonte, il D. effettuò ancora un viaggio ...
Leggi Tutto
DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] profeti e da Pitagora, ma fu bloccato dalla mancanza di libri a Revello; si diede quindi alle ricerche etimologiche sui dialetti piemontesi, senza andar troppo avanti: però l'idea resterà, e sfocerà molto più tardi nelle opere di etimologia comparata ...
Leggi Tutto
PASCOLI, Giovanni
Giuseppe Nava
PASCOLI, Giovanni. – Quarto di ben dieci figli, nacque il 31 dicembre 1855 a San Mauro di Romagna (Forlì), da Ruggero e Caterina Alloccatelli Vincenzi.
Il padre, di famiglia [...] , Lettere, storia e filosofia, s. 2, XXXVIII (1969), 1-2 (rist. in Id., Studi e documenti di storia della lingua e dei dialetti italiani, Bologna 1982, pp. 237-273); P.V. Mengaldo, La tradizione del Novecento, Milano 1975, n.s., Firenze 1987, s. 3 ...
Leggi Tutto
MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] L’ideale di questa fase era una lingua comune, fatta di parole e modi esistenti in toscano e corrispondenti in altri dialetti.
Non è facile stabilire il momento nel quale la lingua toscana (con le varietà locali e sociali caratterizzanti) fu adottata ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] 'artista, nell'aver adottato come mezzo di espressione quel dialetto che, purgato delle forme plebee condannate nel De vulgari , per armonia di suoni e di forme, tra tutti i dialetti della penisola, a diventare l'ideale volgare italico dei dotti, ...
Leggi Tutto
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...