Abbiamo presentato in una precedente rubrica i suffissi più produttivi dell’onomastica cognominale italiana, -ino ed -ello (con le varianti -illo, -lillo, -iddu). Il terzo posto per frequenza e diffusione [...] nomi mariani nel tempo e nello spazio50 Quando i cognomi rendono famosi i toponimi51 I cognomi italiani uscenti in -is52 Dialetto e lingua: il conflitto che spiega frequenza e rarità dei nomi di famiglia53 Un fiore per nome54 Soprannomi di famiglia ...
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Un piccolo compendio dell’universo. L’avventurosa storia della letteratura nella lenghe friulanaTris d’assi inizialeNel recensire Il Ghebo di Elio Bartolini, il critico Walter Mauro così sintetizza [...] che, infatti, fa Pasolini con Poesie a Casarsa del 1942 è rivoluzionario: prendere una parlata di contadini, il dialetto di Casarsa, finora esclusivamente orale, in grado di nominare pochi concretissimi realia, ed elevarla a lingua della più moderna ...
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Patria, nazione e i loro derivati hanno assunto significati differenti, riplasmati, nel tempo, in seguito a radicali mutamenti storici, politici e sociali.Dei significati che assunsero a metà del Settecento [...] ricordò Parini in un passo della prima risposta a Branda, nel quale celebrava quei «Milanesi, i quali hanno saputo volgere il loro dialetto, e i loro versi in esso scritti a un sì lodevole, e vantaggioso fine, quanto si è quello di ammaestrare, e di ...
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Luigi Matt«Una soluzione irresistibile» per Gadda: la «lingua italiana arcaica» del Primo libro delle Favole«Studi di grammatica italiana», XLII, 2023, pp. 203-67 Uno degli ingredienti del gran calderone [...] gaddiano – oltre ai dialetti, alle lingue classiche e moderne, ai letterarismi, ai linguaggi settoriali e gergali, ai poeticismi, alle rietimologizzazioni, alle neoconiazioni non meno semantiche che lessicali – è indubbiamente rappresentato dagli ...
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PreliminariDell’influenza esercitata dall’inglese nordamericano sull’italiano e sui dialetti d’Italia si è scritto molto, fin dagli inizi del Novecento. Il solco era stato tracciato dal Pascoli col poemetto [...] Italy (1904), nel quale si inscena il momentaneo rimpatrio (da Cincinnati a Castelvecchio) degli emigrati Ghita e di Beppe di Taddeo e della loro figlioletta Molly, e in cui lo sperimentalismo linguistico, ...
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«I manoscritti non bruciano»Michail Bulgakov, Il maestro e Margherita, 1967 «L’uomo produce il male come le api producono il miele»William Golding, Il signore delle mosche, 1954 Red Bull 64 Bars è lo [...] perdùne che dirada le nubi della collinaNelle 64 barre, il rapper utilizza la lingua del suo fegato, il dialetto tarantino, per le punchline sferrate ai rivali: aizza la folla con un’esclamazione, «sciamn!» (‘andiamo!’); preannuncia le raffiche ...
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«Fu chiamato analfabeto, come quasi non havesse imparato nè pur l’alfabeto». Storia della parola analfabeta (o analfabeto) in italianoRocco Luigi Nichil«Fu chiamato analfabeto, come quasi non havesse imparato [...] ». Storia della parola analfabeta (o analfabeto) in italiano, di Rocco Luigi Nichil e pubblicato nella collana LiDI (Lingua e Dialetti D'Italia) dell'Università del Salento, con sistema open access, è un piccolo sistema planetario al centro del quale ...
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Microcontact, il microcontatto, è il concetto su cui si incentra il progetto finanziato dallo European Research Council per lo studio delle lingue degli emigrati italiani nelle Americhe.Dopo la Seconda Guerra Mondiale, moltissimi italiani emigrarono ...
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(I gueffus) Si chiamano così perché quando li mettiamo a caramella nella carta, tagliuzziamo i bordi a denti piatti, come le torri dei castelli guelfiMichela Murgia L’Italia dei mille campaniliI prestiti [...] dopoguerra si assiste a un grande rigoglio di cucine e nomi regionali e locali parallelamente all’apporto di molti dialettismi / regionalismi al lessico italiano. Il Viaggio in Italia di Guido Piovene (edito a Milano nel 1959), realizzato fra il ...
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Dopo aver motivato la non banale differenza di frequenza dei cognomi italiani con la poligenesi della forma e la diversa rilevanza statistica, storica, culturale, politica, sociale dei referenti etimologici [...] che fanno riferimento a una voce a diffusione nazionale, o che è stata tradotta più spesso in italiano dal dialetto d’origine, hanno conosciuto una diffusione maggiore rispetto alle forme dialettali, legate a un territorio ristretto. Si vedano alcuni ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal senso hanno risposto solo in parte a due...
stocavi, dialetti Dialetti del serbocroato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti perché su di essi si fonda la lingua letteraria (➔ caicavi, dialetti; ciacavi, dialetti).