Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] film in costume e di propaganda, e le soluzioni di artefatta medietas del teatro borghese. A parte i film in dialetto (come 1860, di Alessandro Blasetti, 1934), sembra mancare, nel cinema italiano dei primi anni Trenta del Novecento, un parlato medio ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] tradizione scritta, in molte situazioni mondiali, specie in Africa.
Il concetto di lingua standard si oppone a quello di dialetto (➔ dialetti). La lingua standard ha prestigio, è la norma approvata, il modo di usare la lingua degno di imitazione. I ...
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Etnico è un termine (si tratta di solito di un aggettivo, ma anche di un nome) indicante l’appartenenza a una nazione, un popolo, una regione, una città: ad es., romano in rapporto a Roma o milanese in [...] italiani (Serianni 1998: 55). Al maschile singolare e con l’articolo determinativo gli etnici possono designare la lingua o il dialetto corrispondente: il francese (l’articolo può mancare se l’etnico è introdotto da verbi come parlare, scrivere o se ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] norma superiore di lingua non c’è mai stata, l’italiano di ogni luogo ha senz’altro alla base le modalità del dialetto locale, cui resta più o meno aderente. Anche i fatti fonetici sono altamente caratterizzanti data l’altissima frequenza dei suoni ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] solo dopo il verbo o in frasi ellittiche (questo lo sai pure te; io sto bene, e te?; te che dici?); risalgono dal dialetto l’uso di si anche come riflessivo di prima persona plurale (andiamo a sedersi), di ci invece di lo (in espressioni come ci sei ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] sia alla base di tutte le operazioni che vengono fatte per modificare il lessico di una lingua o di un dialetto, col risultato di renderlo non comprensibile. Gli stessi parlanti sono consapevoli della necessità di segretezza; prova ne è che qualsiasi ...
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L’➔articolo determinativo davanti al cognome (➔ cognomi) è diffuso al nord della Penisola (dove l’articolo è usuale anche con il nome proprio: il Giovanni; il femminile ha invece estensione areale molto [...] e epiteti): Signor, Ragionier, Dottor, ecc. È invece poco diffuso nel Centro-Sud o nelle isole, salvo il Salento, nei cui dialetti l’articolo determinativo sta davanti sia al cognome che al nome: lu Carlu, la Luisa.
L’articolo al plurale si adopera ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] anche per gli usi particolari di neologismi o tecnicismi attinti dalle lingue speciali, o più raramente dai dialetti, impiegati nella lingua di oggi con finalità specifiche di differenziazione o distanziamento consapevole dal linguaggio di tutti ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] Rohlfs osserva anche che in Italia meridionale l’antico neutro ha dato il genere femminile. Esempi di nomi in alcuni dialetti meridionali sono:
(16) a. sicil.: la bistiami, la dintami, la murami «muratura»
b. calabrese: a ligami, a litami
c. napol ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] Lingua e stile» 36, 1, pp. 81-96.
Rohlfs, Gerhard (1969), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 3º (Sintassi e formazione delle parole) (1a ed. Historische Grammatik der italienischen Sprache und ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...